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NO MONTI - NO IMU - NO TICKETS - NO AUMENTI
Dopo 4 anni di crisi economica le famiglie dei lavoratori sono sempre più povere e devono affrontare un costo della vita in continuo aumento con entrate che diminuiscono di giorno in giorno per effetto dei licenziamenti, della cassa integrazione, della precarietà, della disoccupazione crescente.
E adesso il governo Monti pretende che a pagare il debito pubblico siano quasi solo i lavoratori dipendenti. Lo fa imponendo tasse che vengono pagate da tutti indistintamente, a prescindere dal reddito e dai patrimoni.
Ma non c'è nulla di più disonesto di trattare ricchi e poveri alla stessa maniera.
L'unica imposta sui patrimoni è stata applicata a tutti indistintamente attraverso l'IMU, che si applica anche sulla prima casa.
Chi in questi anni è stato costretto a comprare la casa in cui vive, a causa degli aumenti degli affitti o per la vendita della case popolari, oggi subirà un salasso vero e proprio e dovrà pagare con la nuova IMU il doppio di quello che pagava con l'ICI.
Un'altra tassa applicata a tutti è quella dei tickets sulle prestazioni della sanità pubblica che vale 140 euro anno in media per ogni cittadino. Le esenzioni le ha solo chi è ridotto in miseria o chi ha la possibilità di evadere la tasse.
E in cambio di queste nuove tasse e di tutte le altre che i lavoratori dipendenti pagano in busta paga senza poter evadere nulla abbiamo servizi sempre più privatizzati, inefficienti e costosi.
Le nuove tasse volute dal governo Monti rubano in maniera diretta, mentre la mancanza di servizi ruba in maniera indiretta.
Per questi motivi noi diciamo che i lavoratori dipendenti e i pensionati che percepiscono meno di 1300 euro netti, i disoccupati e le loro famiglie devono essere esentati dall'IMU sulla prima casa e dai tickets sanitari e non devono pagare i rincari sui trasporti e sulle tasse scolastiche.
Organizza: Comitato Noi No Debito - Padova
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