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L'arma della disinformazione

Commento a: «In Mali il volto armato della cooperazione italiana»

(6 Dicembre 2009)

Egr. Mazzeo,
Evidentemente Lei non ha fatto parte della delegazione di giornalisti che ha visitato la missione in Mali. Io ne sono stato ospite grato, per effettuare un sopralluogo necessario al prossimo programma, finanziato dalla Cooperazione Italiana, alla cui realizzazione tenterò di contribuire con la solita passione ed onestà.
Dicevo, oltre a non esser stato presente (altrimenti avrebbe certo saputo cogliere informazioni, che avrebbero mutato il taglio del suo articolo) dovrebbe vagliare e verificare meglio le sue informazioni e chi gliele fornisce.
Mi occupo di cooperazione sanitaria internazionale da 10 anni come collaboratore dell'Istituto Superiore di Sanità, durante la mia attività e soprattutto in quest'ultima missione cui ho partecipato ho visto solo realizzarsi attività dove la sinergia tra diverse forze ha consentito il raggiungimento degli obiettivi.
Le darò infine una notizia scoop, il prossimo intervento, finanziato dalla Farnesina, che sarà coordinato ed eseguito dall'ISS vedrà come partner una ONG, l'AFMAL, che metterà a disposizione personale specializzato in oftalmologia e tutto il know how maturato in questi anni di cooperazione anche con le forze armate.
Cordiali saluti

Luca Avellis
Dipartimento di Malattie Infettive Parassitarie ed Immunomediate
Istituto Superiore di Sanità
Roma

lavellis@iss.it