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(9 Dicembre 2009)

E' il titolo/nome di un gruppo che ho creato su Facebook, ora non più esistente perchè l'ho cancellato.

Ho creato il gruppo se non ricordo male il 27/11/2009.
Con lo scopo di inserire tra i membri i miei ex colleghi di lavoro lasciati a casa dal mattino al pomeriggio solo perchè abbiamo aperto una vertenza sindacale con la CGIL di Suzzara (MN) tramite lo sportello NIDIL a carico della Società Cooperativa per la quale lavoravamo.

Tutt'ora questa vertenza è ancora in corso, non solo per la lentezza burocratica italiana, ma anche perchè solitamente le cause di lavoro possono richiedere cinque anni per poter approfondire e verificare bene ogni singola situazione.
Non aiuta il nostro caso, il fatto che l'organo vigilante sia attualmente commissariato in quanto il suo ex-dirigente è tutt'ora in carcere in quanto colto infrangrante nel ricevere tangenti volte all'ostruzione di alcune pratiche.

Ritornando al mio caso, nella mattinata del 30/11/2009 sono stato contattato telefonicamente dal comandante della Polizia Postale di MANTOVA per informarmi di un procedimento penale a mio carico.

Il 4/12/2009 ho avuto convocazione per verbalizzare la querela sporta dagli ex-dirigenti della società, con l'accusa di diffamazione, tormento, riporto di informazioni e dichiarazioni false, inerenti la vicenda.
Ovviamente da subito ho ammesso di aver creato quel gruppo dove non vi era inserito alcun commento ancora da parte di nessuno di noi ex-lavoratori, se non una breve sintesi della situazione come descrizione del gruppo.

Praticamente sono stato censurato pubblicamente visto che è stato anche realizzato un servizio giornalistico diffuso qualche giorno fà a proposito,
si può solamente concludere ancora per l'ennesima volta che in Italia non esiste la libertà vera di informazione. Il mio caso è l'ultima dimostrazione.

La mia intenzione sarà quella di esporre una contro-querela in quanto in fase di stilazione è stato detto che tutta la vicenda è falsa, questo significherebbe che la pagina di giornale sovrastante non è mai stata ne stampata e ne mai pubblicata, che non dovrebbe esserci alcuna documentazione scritta che attesti l'esistenza di una vertenza sindacale, pratiche aperte presso i relativi organi ispettivi preposti alle indagini per cause di lavoro.

A mio giudizio, le persone che mi hanno querelato, hanno avvertito il senso di colpa perchè e proprio così, la cosidetta "coda di paglia".
Nella psiche umana scatta un meccanismo di contro attacco che induce a compiere determinate azioni nel momento in cui si va a creare uno stimolo sul senso di colpa specie quando il soggetto ha avuto e forse ha tutt'ora un comportamento losco; perchè se avrebbe riconosciuto da subito l'aver commesso delle scorrettezze verso terze persone, qual'ora avesse letto un commento negativo nei suoi confronti non avrebbe avuto la sfrontatezza di censurare la verità.

Michel Gambuzzi

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