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(14 Agosto 2010)
Continuo il discorso con un'amara constatazione,
Oggi più di sempre l'elettore italiano medio è una "battona in cerca di protettore".
Un tempo c'era il PCI che soddisfaceva questo bisogno in modo meno traumatico degli altri, pur avendone anch'esso alcune caratteristiche fondamentali: la cieca obbedienza denominata centralismo democratico e il "piccolo voto di scambio": figlio viigile, figlia infermiera, commessa per l'aziendina artigiana.
Nel tempo e con la generazione comunista più ideologica vera ed eretica del '68 questa funzione ha perso slancio a favore di un elaborazione teorica più matura, ma che fa meno presa sulle nuove "battone" che iniziano a rivolgersi ad altri protettori più tradizionali.
Col tempo, quei "compagni" ignoranti e rozzi che facevano le feste dell'Unità solo come do ut des per i favori ricevuti, si sono messi in proprio e sono esplose le feste dello sport,del cotechino, del salame e via dicendo, fino alle attuali feste padane.
Nel frattempo una sistematica campagna di denigrazione delle idee sostenuta con la corruzione ideologica di vari dirigenti, ha di fatto appannato l'immagine del Partito come "protettore". Immagine che Rifondazione non ha potuto raccogliere perchè nata piccola ed espropriata dalla maggioranza PDS. Facendo la fine del buon partito dentro alle discoteche, snobbato perchè troppo squattrinato.
Questa, che piaccia o no è l'operazione di demolizione operata contro quello che fu per definizione unanime "il Partito.
Non so se ce la faremo.
So solo che dal partito perseguitato di Gramsci a quello vittorioso di Berlinguer è trascorso tantissimo tempo.
Giuseppe
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