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(1235 notizie dal 22 Maggio 2002 al 26 Marzo 2024 - pagina 22 di 62)
Le radici della guerra vanno ricercate nella situazione economico sociale dei paesi implicati e in quella generale, ed è quindi da respingere la teoria che le fa dipendere da dittatori pazzi e malvagi, da complotti di servizi segreti, da intrighi diplomatici. A differenza del materialista, l’ideologo ha una falsa coscienza, sostituisce le cause reali con quelle apparenti , e pensa idealisticamente...
(21 Gennaio 2015)
Michele Basso
La profonda crisi di sovrapproduzione in cui si trova intrappolato il sistema capitalista ha inasprito i contrasti tra le principali potenze imperialiste e intensificato la loro aggressività. Assieme alle dispute economiche e politiche si moltiplicano i focolai di guerra, accelera la corsa al riarmo, si rafforzano le alleanze militari. Sebbene gli Stati Uniti siano ancora la principale potenza...
(19 Gennaio 2015)
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
“Le guerre totali della nostra epoca hanno questo carattere specifico: sono il frutto dell'incontro mortifero e programmato della tecnica, che ha alla sua base i progressi scientifici, con la violenza esistente nel cuore della società di massa” (C. Pavone, Apuntes para una investigación sobre la guerra total en el siglo XX , in AA.VV, La guerra en la Historia, Ediciones Universidad...
(15 Gennaio 2015)
Rossana De Simone
L’eccidio di Parigi, per mano, dicono, di “estremisti islamici”, viene descritto da tutti i regimi borghesi e dai media, allineatissimi, come episodio di un inevitabile scontro fra civiltà, religioni e razze, e si ripete che da questa aggressione, da questa guerra, “tutti noi” saremmo costretti a difenderci. Di conseguenza, “contro il terrorismo” sono...
(14 Gennaio 2015)
PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALE
E’ una vittoria perché tornano a scuola, contro chi vuole calpestare questo strumento di crescita e trasformarlo in luogo di paura. La divisa verde che li contraddistingue fa più college British che caserma sebbene il luogo, dopo l’attentato della follìa, costato la vita a centoquarantanove fra bambini scolari e giovani studenti, sia controllatissimo e cinto di filo...
(13 Gennaio 2015)
Enrico Campofreda
Editoriale de "Il programma comunista" n.1/2015 Se il buongiorno si vede dal mattino... Il nuovo anno si apre con ulteriori, gravi sussulti del modo di produzione capitalistico: discesa inarrestabile dei prezzi del petrolio e delle materie prime, altalena vertiginosa delle monete internazionali, perenne instabilità della Grecia, difficoltà dell'economia russa, rallentamento di quella...
(13 Gennaio 2015)
Partito comunista internazionale (il programma comunista)
Mercoledì 7 gennaio 2015 un gruppo armato di fanatici jihaidisti ha attaccato a Parigi la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, massacrando la sua redazione. Dodici i morti e numerosi i feriti. Alle famiglie e agli amici dei giornalisti assassinati vanno le nostre condoglianze, ai feriti gli auguri di pronta guarigione, assieme alla solidarietà politica e umana. In seguito al...
(8 Gennaio 2015)
Piattaforma Comunista - per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
Mentre il crollo del prezzo del petrolio mette alle corde la Russia che, già in crisi per le sanzioni Usa/Ue, vede retringersi gli sbocchi delle sue esportazioni energetiche, gli Stati uniti stanno divenendo il maggiore produttore mondiale di greggio, spiazzando l’Arabia Saudita, e saranno presto...
(6 Gennaio 2015)
Manlio Dinucci - il manifesto
Il “Corriere della Sera” di oggi, 31 Dicembre, scrive di una nuova dottrina militare di Putin rivolta a individuare negli USA il nemico principale: si costruirebbe così un nuovo bipolarismo a livello planetario. Naturalmente uno scenario ben diverso da quello della “guerra fredda” post-secondo conflitto mondiale ma che, comunque, richiama due elementi molto importanti...
(31 Dicembre 2014)
Franco Astengo
La strage degli studenti di Peshawar ha lasciato ulteriori strascichi repressivi nelle aree tribali (Fata) e nel territorio pakistano. Nella provincia detta Khyber Agency è stato colpito a morte un noto comandante talebano denominato Saddam. Lo comunicano le forze di polizia pakistane responsabili dell’azione che hanno anche ferito suoi sei complici. L’ucciso era sospettato d’aver...
(27 Dicembre 2014)
Enrico Campofreda
Quest’autunno l’Europa ha celebrato l’anniversario della sua unificazione: venticinque anni fa il principale simbolo di divisione, il Muro di Berlino, fu demolito. Quell’evento dell’epoca ispirò la famosa diagnosi del politologo statunitense Francis Fukuyama sulla “fine della storia”, rimasta in voga per oltre dieci anni. Nel tempo tuttavia è...
(21 Dicembre 2014)
Franco Astengo
L’enormità del massacro, operato in gran parte sparando sull’indifeso bersaglio infantile e adolescenziale, la volontà di motivarlo come una vendetta per gli attacchi subiti dall’esercito pakistano su quell’area tribale considerata (e di fatto vissuta) come il proprio territorio pashtun, mostrano la durezza e la bestialità dello scontro fra i Tehreek-e-Taliban...
(17 Dicembre 2014)
Enrico Campofreda
Un attacco senza cuore, rivolto ai figli dei militari, bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni. Sferrato stamane a Peshawar da un commando talebano, i Tehreek-e-Taliban, una delle formazioni più intransigenti della galassia fondamentalista. Volto a vendicare l’offensiva che l’esercito pakistano conduce dallo scorso giugno nella zona del nord Waziristan, sul confine afghano. E’...
(16 Dicembre 2014)
Enrico Campofreda
Il terzo convegno organizzato dal Comitato NO-M346 del varesotto e dal Movimento NO-F35 del novarese si è posto l'obiettivo di analizzare l'holding della difesa e sicurezza Finmeccanica, uno dei comparti più importanti del sistema paese. Finmeccanica è stata definita dal “Libro bianco della difesa” elemento essenziale non solo per la difesa e sicurezza degli interessi...
(12 Dicembre 2014)
Rossana De Simone
Uno è Samir Naji, yemenita. Accusato d’aver servito Osama Bin Laden e per questo rinchiuso per anni nel super lager di Guantanamo Bay. E lì “trattato” sostiene l’altro, lo statunitense John Brennan direttore della Cia. Vite indirettamente incrociate nell’angolo nero dell’isola cubana dove certe pratiche sono diventate scuola di rinnovata coercizione....
(12 Dicembre 2014)
Enrico Campofreda
Per il ministro allo Sviluppo tedesco, Gerd Mueller, il Qatar è il “bancomat dell’Isil”, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante che ha lanciato la guerra santa all’Occidente. Ancora più duro l’ambasciatore israeliano all’Onu, Ron Prosor, che sul New York Times ha definito l’emirato il “Club Med dei terroristi” internazionali....
(29 Novembre 2014)
Antonio Mazzeo
La Rete No War condanna nel modo più fermo l'inizio di una nuova avventura militare che il governo Renzi intende attuare in spregio all'articolo 11 della nostra Costituzione e - al solito - senza consultare il Parlamento, né le Commissioni parlamentari. L'invio in Iraq di una squadriglia di aerei da combattimento, come i Tornado, fa entrare l'Italia di nuovo in guerra dopo quelle contro...
(17 Novembre 2014)
Rete No War
I ruffiani di Obama al G20 a cominciare dai governi australiano e canadese hanno fatto di tutto per offendere Putin e costringerlo ad andarsene prima che i lavori terminassero. Ha cominciato il pazzo criminale Obama che ha accusato la Russia di essere un pericolo per il mondo trascurando il dettaglio che tutte le guerre in corso nel pianeta sono opera degli americani compresa la guerra di Ucraina....
(16 Novembre 2014)
Pietro Ancona
Due settimane per provare i reparti di pronto intervento Nato destinati ad ostacolare in Europa orientale ogni manovra politico-militare della Russia di Putin. L’8 novembre ha preso il via presso il Nato Joint Forces Command (FC) di Napoli l’esercitazione internazionale “Trident Juncture 14” che si concluderà lunedì 17. I complessi war games avranno il compito...
(15 Novembre 2014)
Antonio Mazzeo
Pericolosi venti di guerra soffiano nel nostro pianeta. Una gravissima crisi economica, la peggiore che il capitalismo ricordi, sta imperversando trascinando con se le fragili conquiste che le classi sociali più povere erano riuscite a conquistare con durissime lotte. Il capitalismo non intende pagare la crisi da esso stesso prodotta, perché non vuol rinunciare ai suoi grandi margini...
(14 Novembre 2014)
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