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Il predellino

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(29 Marzo 2011) Enzo Apicella
Guerra in Libia. Videoconferenza tra Obama, Merkel, Cameron, Sarkozy. Il governo italiano non è invitato

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze

    (364 notizie dal 7 Marzo 2011 al 30 Agosto 2020 - pagina 16 di 19)

    NO a qualsiasi intervento neo-colonialista in Libia.

    Sarkozy, Bernard Henry-Levy, Obama, Cameron, giù le mani!

    E' impossibile idealizzare Gheddafi, la cui politica fluttuante ha oscillato tra l'anti-imperialismo incoerente e, in seguito al collasso dell'Unione Sovietica, un riallineamento neanche mascherato, alle politiche occidentali. Il PRCF ha ripetutamente espresso la sua analisi e le sue posizioni sulla crisi in Libia. Ma oggi, la questione che si pone è quella di impedire la smarcata ricolonizzazione...

    (23 Marzo 2011)

    Pôle de renaissance communiste en France (PRCF)

    Alcune pacate considerazioni sulle vicende libiche

    Le rivolte in Nord-Africa hanno già rotto l’equilibrio politico su cui si reggevano Tunisia ed Egitto, interessato Yemen e Bahrein, lambito Giordania, Arabia Saudita, Algeria e Marocco. In ognuno dei paesi ci sono particolarità e motivi specifici, ma, ovunque, ricorrono due temi: rivendicazione di migliori condizioni economiche e di vita, rifiuto di regimi polizieschi e oppressivi....

    (23 Marzo 2011)

    Nicola Casale

    Alla conquista del... gas

    Contro l'aggressione imperialista, dalla parte del popolo libico

    L'intervento “umanitario” è, infine, cominciato. Paesi ex-colonialisti ed ex-schiavisti hanno deciso, in nome di quei diritti umani da essi sistematicamente calpestati, di applicare anche alla Libia il “trattamento Jugoslavia”: guerra e smembramento del territorio in entità nazionali separate. Lo hanno fatto per interessi economici, per il gas, per rinsaldare...

    (23 Marzo 2011)

    CSPAAAL - Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'Asia, dell'Africa, dell'America Latina

    No all’intervento militare contro la Libia. No alla concessione delle basi italiane per la guerra

    Appello per una manifestazione nazionale

    Le bombe della cosiddetta “coalizione dei volonterosi” colpiscono da giorni la Libia, le città, i porti e le infrastrutture di un paese sino a poche settimane fa alleato sicuro e fedele di chi oggi lo sta bombardando. Gran parte degli aerei partono dal nostro paese, trasformando per l’ennesima volta l’Italia in una grande portaerei di guerra. La “No Fly Zone”...

    (22 Marzo 2011)

    La Rete nazionale “Disarmiamoli!!”

    No alla guerra imperialista in libia

    Dopo il via libera della risoluzione ONU sulla “No-Fly Zone”, Francia, Gran Bretagna e USA hanno cominciato i bombardamenti sul suolo dello Stato libico provocando le prime morti e distruzioni. Questa nuova sporca guerra, condotta dalle potenze imperialiste sotto il falso ombrello ONU di una missione di protezione civile, viola ancora una volta ogni norma di legalità e civiltà...

    (22 Marzo 2011)

    Comunisti Uniti

    Aggressione militare alla Libia. Nuestra America dice no!

    22-03-2011/13:05 --- Mentre continuano i bombardamenti sulla Libia, sostenuti a gran voce da emittenti televisive e giornali europei e statunitensi, tutta un’altra aria ci arriva dall’America Latina. In Venezuela dopo la condanna pronunciata dal Presidente Chavez si sono svolte manifestazioni contro l’intervento militare in Libia; i manifestanti hanno lanciato un appello per il...

    (22 Marzo 2011)

    Grazia Orsati, Radio Città Aperta

    No alla guerra del petrolio. Fermiamo l'attacco militare sulla Libia.

    Report della riunione cittadina del 21 marzo a Roma

    La riunione cittadina di lunedì 21 marzo, ha visto la numerosa presenza di realtà politiche, associative e sindacali e una buona discussione iniziale che ha prodotto un primo calendario di iniziative a Roma contro l’attacco militare sulla Libia scatenato dalle potenze della NATO. E’ stata decisa una manifestazione cittadina con corteo per martedì 29 marzo (partenza...

    (22 Marzo 2011)

    22.03.2011 - documento de "La Cgil che vogliamo" sulla Libia

    Martedì 22 Marzo 2011 09:22 L’attacco alla Libia nella quale è pienamente coinvolto il nostro Paese, nuovamente in violazione dell’art. 11 della Costituzione, rischia di essere l’avvio, se non sarà fermato, di una nuova guerra coloniale. La confusione provocata dalle ragioni “umanitarie” con le quali viene mascherata la guerra, rende più...

    (22 Marzo 2011)

    Coordinamento “La CGIL che vogliamo” Lombardia

    La morte “umanitaria” è in volo sulla Libia

    Solo un ingenuo può stupirsi per il voltafaccia di Berlusconi nei confronti di Gheddafi, al quale con un trattato d’amicizia aveva assicurato che mai si sarebbero concesse le basi italiane per un’operazione militare antilibica. Non è una novità, ma è la continuazione della politica di Casa Savoia e dei governi italiani, che passavano con la massima disinvoltura...

    (22 Marzo 2011)

    Michele Basso

    Libia: l'imperialismo democratico e umanitario sfodera gli artigli

    (accolti gli appelli delle colombe pacifiste)

    Dunque: il segretario generale della Nato Mr Rasmussen nella serata di mercoledì 17 marzo ha dettato la linea. Ha sentenziato come “inaccettabile” la vittoria che sul campo si è profilata schiacciante da parte delle forze pro-Gheddafi. Un affronto inaccettabile, intollerabile, che non può e non deve passare senza una adeguata replica e castigo. La Clinton nelle stesse...

    (22 Marzo 2011)

    Nucleo Comunista Internazionalista

    Libia: anche aerei italiani sganciano bombe

    L’Italia partecipa pienamente all’offensiva scatenata dalla coalizione occidentale. Ma per Napolitano, in piena euforia risorgimentale, «non siamo in guerra». Ieri colpita la residenza di Gheddafi.

    Roma, 21 marzo 2011, Nena News – Il governo Berlusconi è entrato pienamente in guerra. Aerei da combattimento italiani hanno preso parte ieri alle prime missioni, al fianco dei jet statunitensi, britannici e francesi. Sei Tornado italiani sono decolati intorno alle 20 dalla base di Trapani Birgi e due ore dopo sono rientrati alla base dopo aver sganciato missili e bombe «sulle postazioni...

    (22 Marzo 2011)

    Nena News

    Sopravvivere alla propaganda di guerra è possibile. Qualche risorsa.

    Raccogliamo qui qualche link di approfondimento e notizie sull'operazione in Libia. Sono materiali che girano sulla mailing list del nostro collettivo, speriamo possano essere utili a quanti vogliono "uscire vivi" dalla freneitica attività della macchina della propaganda. l'arma più pericolosa, quella che accompagna tutte le guerre imperialiste. 1. Scalfari, ispiratore del PD, ci regala...

    (22 Marzo 2011)

    Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

    Comunicato sulla guerra in libia.

    Come avevamo sostenuto nell’appello diffuso sulle rivolte popolari nel nord Africa: “Le sommosse nordafricane interagiscono profondamente con la crisi strutturale in cui versa la società capitalistica e segnano una risposta proletaria a tale crisi. Pur apparendo ancora incerte le prospettive perseguite dalle masse nordafricane in rivolta, la loro mobilitazione tende a mettere in...

    (22 Marzo 2011)

    Sindacato Intercategoriale COBAS

    Opporsi alla guerra imperialista contro la libia Costruire un’alternativa di classe

    Con l’attacco militare alla Libia un altro fronte di guerra si è aperto nel mondo. Anche questa volta a due passi dall’Italia come era già accaduto nel 1999 con la guerra contro la Yugoslavia. Mascherata da impresa umanitaria questa guerra è in realtà volta ad assicurare, agli USA ed alle principali potenze occidentali, il pieno controllo sulle risorse naturali...

    (22 Marzo 2011)

    SLAI COBAS - COORDINAMENTO NAZIONALE

    Coalizione di banditi.

    Non c'è limite all'insaziabile bisogno di profitto delle multinazionali in perenne competizione tra loro. Non c'è morale né umanità e neppure pietà per gli innocenti che già subiscono e quelli che subiranno il peso delle guerre di spartizione neo-coloniale delle materie prime. I ricchi, i potenti, gli opportunisti che si schiereranno dalla parte giusta (che...

    (22 Marzo 2011)

    Ravenna AUT (Assemblea Autoorganizzata Territoriale)

    Per l’autodeterminazione dei popoli

    Contro l’aggressione imperialista in Libia

    L’aggressione militare che in queste ore è stata rivolta alla Libia, da Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Italia, dietro il pretesto di un intervento fatto a fini umanitari, per impedire l’ulteriore uccisione di civili oppositori al regime di Gheddafi è in realtà l’ennesimo inganno operato a danno delle popolazioni dei paesi coinvolti nel conflitto. Attraverso...

    (22 Marzo 2011)

    SI COBAS MODENA

    Per favore, non siate mai umanitari con me!

    Per attaccare l’Iraq mentirono sull’esistenza di armi chimiche, lanciarono le loro bombe implacabili e questo oggi è un paese distrutto, con centinaia di migliaia di morti e una miseria atroce. In Libia mentono di nuovo quando non ascoltano le richieste di cessate il fuoco. Il governo libico ha offerto un dialogo e ha chiesto che intervenissero osservatori imparziali a Bengasi,...

    (21 Marzo 2011)

    Sara Rosemberg (*) – 21 marzo 2011; insurgente.org

    21.03.2011 - No alla guerra, sempre.

    Lunedì 21 Marzo 2011 16:11 articolo di Giorgio Cremaschi [pubblicato oggi su Micromega on-line] (...) Non penso che si debba cambiare idea. Siamo stati contro la guerra in Iraq, che pure avveniva per spodestare un dittatore più feroce di Gheddafi, che aveva gasato il suo popolo. Siamo contro la guerra in Afghanistan che, tra l’altro, non ha alcuna via d’uscita. Non vedo...

    (21 Marzo 2011)

    Giorgio Cremaschi

    US AFRICOM e i Marines per la guerra contro la Libia

    Washington annuncia la propria disponibilità a cedere a Francia e Gran Bretagna la leadership nella conduzione della guerra contro la Libia ma potenzia intanto il proprio dispositivo militare nel Mediterraneo. La forza anfibia di pronto intervento Bataan ARG salperà entro 48 ore dalla costa atlantica degli Stati Uniti d'America per raggiungere le unità navali già impegnate...

    (21 Marzo 2011)

    Antonio Mazzeo

    Libia. Dalla guerra civile alla guerra del petrolio

    Perché è saltato l’equilibrio di potere di Gheddafi? Chi sono “quelli di Bengasi”? Questa è una vera guerra del petrolio, rivelatrice della competizione globale e piena di incognite di Sergio Cararo (Direttore di Contropiano, Giornale della Rete dei Comunisti) “E’ una rivolta dei giovani. Sono loro che hanno iniziato la rivoluzione… noi ora...

    (21 Marzo 2011)

    Sergio Cararo - Contropiano

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