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Tripoli. La borsa esulta

Tripoli. La borsa esulta

(23 Agosto 2011) Enzo Apicella
Le quotazioni in borsa delle multinazionali imperialiste crescono alla notizia dell'occupazione NATO di Tripoli

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze

(364 notizie dal 7 Marzo 2011 al 30 Agosto 2020 - pagina 18 di 19)

Oggi domenica 20/03 ore 16.00 tutti in P.zza S. Babila a Milano

Presidio contro i bombardamenti!

Da stasera i paesi di un'alleanza composta da cinque paesi NATO, tra cui l'Italia, hanno iniziato a bombardare la Libia (con centinaia di missili Cruise lanciati dalle porta-aerei americani e da caccia della coalizione) con il chiaro intento di ridefinire e consolidare la propria presenza in quella regione così importante per la produzione e la distribuzione delle materie prime energetiche...

(20 Marzo 2011)

E' iniziata la guerra contro la Libia

Una colonna di carri armati, per iniziare. Questo il primo obiettivo colpito dai caccia bombardieri francesi, che sono arrivati sulla Libia qualche minuto dopo la fine della riunione a Parigi tra la nuova coalizione dei volenterosi. Poi la pioggia di razzi su Tripoli, sparati dalle navi della marina Usa. A Bengasi si combatte con le truppe lealiste in città, almeno trenta morti. Civili in...

(20 Marzo 2011)

Cristian Elia - Peacereporter

Domenica e Lunedì: presidio e assemblea contro la nuova "guerra umanitaria" in Libia

CONTRO LA NUOVA "GUERRA UMANITARIA"! Sabato 19 marzo 2011, ore 17:45: dal cielo della Libia vengono lanciate le prime bombe dagli aerei francesi della NATO. Il via libera alla nuova "guerra umanitaria" è stato dato dal consiglio di Sicurezza dell'ONU e si è perfezionato nel pomeriggio di sabato in un vertice dei capi di stato all'Eliseo. Pochi minuti dopo l'intervento del presidente...

(20 Marzo 2011)

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

L'aggressione militare alla Libia è cominciata! Tutti in piazza contro la guerra: a Roma dalle 17 a Piazza Farnese

19-03-2011/16:18 --- La illegale decisione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che autorizza la guerra contro Tripoli, rende evidente come per la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti e per le potenze europee la posta in gioco in Libia non siano affatto i diritti del popolo libico quanto gli abbondanti giacimenti e rifornimenti di petrolio e di gas. Un obiettivo questo ritenuto strategico di...

(19 Marzo 2011)

Radio Città Aperta - Roma

Francia lancia attacco, italia presto in guerra

LIBIA. I primi raid aerei sono della Francia. Sarkozy annuncia soddisfatto che i suoi caccia sono nello spazio aereo libico. Ma in guerra andrà presto anche l’Italia. I nuovi caccia Eurofighter sono schierati assieme ai Tornado a Trapani pronti a levarsi in volo.

Roma, 19 marzo 2011, Nena News - «Già da adesso jet francesi impediscono attacchi contro Bengasi. Altri velivoli francesi sono pronti ad intervenire contro i carri armati che minaccerebbero i civili disarmati». Con queste parole il presidente francese, Nicolas Sarkozy ha annunciato questo pomeriggio l’avvio dell’attacco – con 2 Rafales, 2 Mirages e un Awacs -...

(19 Marzo 2011)

Nena News

Le vere ragioni dell'italia in guerra.

il pd salva berlusconi nel nome del sostegno alla guerra. le sinistre rompano con tutti i partiti di guerra, e si mobilino unite contro di essa. non un soldo per la guerra libica.

Il Presidente Napolitano ha fatto sfoggio della sua migliore ipocrisia presentando l'ingresso dell'Italia in guerra come sostegno al “Risorgimento arabo”. Il risorgimento arabo in Tunisia, Egitto, Libia si è levato esattamente CONTRO i regimi dispotici che tutti i governi italiani hanno sostenuto, economicamente e politicamente, facendo con essi i migliori affari. USA e UE continuano...

(19 Marzo 2011)

MARCO FERRANDO (Partito Comunista dei Lavoratori)

Opponiamoci all'intervento imperialista in Libia

E' iniziato l'intervento imperialista in Libia. Scendiamo in piazza per gridare il nostro NO!

Dopo settimane di pressioni da parte di USA, Francia e Gran Bretagna, il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha approvato una risoluzione che autorizza la “no fly zone” contro le forze militari di Gheddafi, sostenuto e armato fino a ieri dagli stessi stati imperialisti che ora l'attaccano. La risoluzione ha visto l'astensione di Russia, Cina, Germania, Brasile e India, segno delle contraddizioni...

(19 Marzo 2011)

Piattaforma Comunista

Libia. Contro l'intervento, per la rivoluzione!

“Ci sono dei momenti in cui la democrazia ha bisogno di fatti. Più utile che invocare le piazze pacifiste è agire per fermare i regimi, per sostenere le fragili democrazie, per accogliere i profughi. Oltre che prefigurare i danni di un intervento Nato, va messo in campo ciò che serve affinché i libici possano riprendere autonomamente in mano il proprio destino”. (...

(19 Marzo 2011)

COMBAT

Libia: Il neo colonialismo vola sulle ali della "No Fly zone"

Battiamoci per fermare la nuova aggressione USA / NATO nel cuore del Mediterraneo.

La volata in questa nuova escalation di guerra l’ha tirata il Presidente francese Nicolàs Sarkozy, il quale lo scorso 10 marzo - dopo l’incontro con il Consiglio Nazionale Transitorio libico, insediatosi a Bengasi e subito riconosciuto come unico rappresentante del popolo libico - chiedeva bombardamenti mirati sulla Libia. L’approvazione della risoluzione ONU per l’instaurazione...

(19 Marzo 2011)

La Rete nazionale Disarmiamoli!

Libia: onu approva nuova guerra umanitaria

Sotto la pressione di Usa, Francia e GB, il Consiglio di Sicurezza approva la zona di interdizione al volo per tutti gli aerei libici e attacchi Nato alle truppe agli ordini di Gheddafi. L'Occidente dice di voler proteggere i civili ma pone le basi per fare della Libia un nuovo Iraq.

Roma, 19 marzo 2011, Nena News - Con 10 voti a favore, 5 astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza dell'Onu la scorsa notte ha approvato la risoluzione che autorizza l'imposizione di una no-fly zone sulla Libia «con tutti i mezzi a disposizione», incluso il ricorso all'uso della forza. Siamo ad un replica della tragedia "irachena":...

(19 Marzo 2011)

Nena News

L'Italia di Maramaldo

Maramaldo è vivo e vegeto. All'indomani della festa dell'Unità d'Italia svoltasi in un clima di patriottismo inquieto e pieno di interrogativi nella quale non è vero che il "nobilissimo" discorso del Presidente abbia indicato un orizzonte certo per il futuro, l'Italia, con una doppietta veloce ed impudente da voltagabbana, dapprima ha dichiarato la disponibilità delle basi...

(19 Marzo 2011)

Pietro Ancona

No alla nuova guerra “umanitaria” occidentale in libia.

La ribellione del popolo libico non deve diventare il grimaldello per scardinare la cassaforte petrolifera del nordafrica.

L’ipocrisia degli occidentali non ha limite, guidati dai più che interessati francesi e inglesi, con al carro il premio Nobel per la pace Obama, si preparano all’ennesima guerra umanitaria. Tutti i paesi arabi sono in fiamme, dal Marocco allo Yemen, ma gli europei e gli americani che fanno, scelgono un obiettivo militare per niente casuale, la Libia dell’inaffidabile, per...

(19 Marzo 2011)

Associazione Culturale CASA ROSSA

Inizia il count down per i bombardamenti sulla Libia. I primi appuntamenti contro l'intervento militare

18-03-2011/16:00 --- Francia e Gran Bretagna accelerano i preparativi per l'attacco militare alla Libia. Gli USA 'esternalizzano' e mandano avanti l'Egitto e il Qatar. Al Jazeera si prepara alla copertura mediatica dell'aggressione nel mondo arabo. Il primo ministro britannico David Cameron, intervenendo questa mattina in Parlamento, ha annunciato che la Gran Bretagna fra poco inizierà a spostare...

(18 Marzo 2011)

Contropiano

No all'attacco militare imperialista

Giu' le mani dalla rivoluzione araba. Sia il popolo libico a regolare i conti con Gheddafi, non i bombardieri occidentali

L'aggressione imperialista alla Libia non ha alcuno scopo “umanitario”. E' difficile immaginare scopi “umanitari” in chi ha armato per decenni regimi arabi torturatori, ed oggi appoggia la criminale dittatura saudita e la sanguinosa repressione in Bahrein. La verità è che dietro il velo ipocrita della propaganda, USA e UE cercano di riprendere il controllo politico...

(18 Marzo 2011)

Partito Comunista dei Lavoratori

18.03.11 - La Cgil deve stare fuori dal coro interventista in Libia

Venerdì 18 Marzo 2011 11:30 Quanto sta accadendo in questi giorni intorno alla vicenda libica deve essere per la Cgil fonte di profonda riflessione e di obiettiva valutazione. (...) Una sottovalutazione dei fatti porterebbe la confederazione ad assumere posizioni che invece di andare a sostegno delle popolazioni in rivolta, agevolerebbero la conservazione del dominio dei paesi occidentali...

(18 Marzo 2011)

Rete del 28 aprile per l'indipendenza e la democrazia sindacale

L'Occidente attacca la Libia. Ora non si tratta più di un fatto interno

Come volevasi dimostrare. Non riuscendo i secessionisti a vincere il confronto armato, alla vigilia della loro sconfitta, mentre le forze lealiste sono alle porte di Bengasi interviene la risoluzione dell'ONU che autorizza l'intervento aereo ed i bombardamenti su Tripoli per ribaltare la situazione sul campo a loro favore. I ribelli, che nessuno conosce ma che tutta la stampa mondiale identifica come...

(18 Marzo 2011)

Pietro Ancona

No a qualsiasi intervento militare. sosteniamo le rivolte dei popoli arabi

Le rivolte delle popolazioni arabe contro i regimi autoritari, da sempre amici dei governi occidentali, rappresentano uno sconvolgimento di portata storica. Sono le prime rivoluzioni nella fase della crisi del sistema a livello planetario, rivolte per la libertà, la partecipazione, la giustizia sociale. Donne e uomini, lavoratrici e lavoratori, più o meno precari, giovani in cerca di...

(17 Marzo 2011)

S.I. Cobas - Sindacato Intercategoriale Lavoratori Autorganizzati

I liberal USA vogliono bombardare Tripoli

I rivoltosi di Bengasi godono di appoggi di grandissimo rilievo sul piano internazionale. Addirittura i liberal USA criticano Obama perchè non è accorso con sollecitudine in loro favore magari muovendo le portaerei che stazionano nel mediterraneo. Riviste come New Repubblic e giornali come il NYT (New York Times) e Washington Post lamentano che Obama non abbia mostrato amicizia per gli...

(17 Marzo 2011)

Pietro Ancona

ATTORNO ALLA LIBIA
SI STRINGE IL CAPPIO DELL’IMPERIALISMO DEMOCRATICO E UMANITARIO

Si spara, si tratta nella “nostra quarta sponda” (a 100 anni esatti dalla guerra di conquista coloniale italiana)

Sulla spinta degli avvenimenti in Tunisia ed Egitto la iniziale rivolta di masse giovanili in Libia è diventata una sollevazione popolare che rapidamente ha guadagnato la Cirenaica, parte orientale del paese, per poi puntare al rovesciamento del regime. Gheddafi e i suoi resistono in Tripolitania mobilitando una propria base popolare e contrattaccano (contenendo al massimo l’uso della...

(11 Marzo 2011)

Nucleo Comunista Internazionalista

No all'intervento armato in Libia

La crisi libica sta facendo crescere la tensione in tutto il Mediterraneo. A largo delle coste libiche, nel golfo della Sirte, stazionano navi da guerra italiane, tedesche, inglesi e statunitensi. Le basi militari italiane e USA di Sigonella (Ct), Augusta (Sr), Niscemi (Cl), Birgi (Tp) sono state messe in preallarme pronte ad ospitare navi ed aerei da guerra per un eventuale attacco contro la Libia. Nascosti...

(10 Marzo 2011)

>Confederazione COBAS della Sicilia

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