">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Dossier > Indice dei dossier > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Iraq occupato

immagini dell'invasione imperialista

(254 notizie dal 6 Ottobre 2002 al 14 Febbraio 2019 - pagina 12 di 13)

Non un uomo, non una donna, non un euro per le guerre

Ancora morte che si aggiunge a morte. I morti irakeni - migliaia, civili e militari -, i morti americani e ora i morti italiani. Morte annunciata, morte prevedibile. Ancora orfani, ancora vedove, ancora genitori che piangono i figli. Tutti sembrano capaci di capire, di spiegare il senso di queste morti e sembrano sicuri su quello che si deve fare. Per noi, che pensiamo che l'uso della forza...

(14 Novembre 2003)

Donne in Nero di Padova

L'Irak agli Irakeni

Il governo italiano che prima ha applaudito i bombardamenti dei B52 sulla popolazione irakena e poi ha partecipato all'occupazione coloniale dell'Irak recita oggi l'ipocrisia del "dolore" e dell'"indignazione" per l'uccisione dei militari italiani. E' rivoltante. La verità è che il governo Berlusconi e quelle forze del centro dell'Ulivo che hanno votato la spedizione militare sono i...

(14 Novembre 2003)

AMR Progetto Comunista sinistra del PRC

Il cordoglio non può essere cieco

Comunicato del PRC di Casalecchio (BO)

Siamo colpiti dalla tragedia di Nassiriya e per rispetto ai familiari delle vittime abbiamo ritenuto importante sottolinearlo ponendo la nostra firma al documento che è stato licenziato dalla Conferenza dei Capigruppo. Un documento che abbiamo chiesto, ed ottenuto, fosse spogliato di ogni riferimento politico proprio per ottenere un ampio consenso almeno sulla solidarietà ai familiari...

(14 Novembre 2003)

Per il Gruppo Consiliare Comunale del PRC Il Presidente: Odorici Marco

Iraq: no alle strumentalizzazioni ipocrite

solidarietà unità internazionale contro la guerra

L’attentato contro le Forze Armate Italiane che ha provocato vittime anche tra i civili iracheni ci proietta una volta per tutte in un conflitto che – prima della conta giornaliera dei morti Usa - ha già provocato decine di migliaia di morti tra la popolazione irachena e dal quale solo pochi giorni fa esponenti governativi vantavano di aver lasciato fuori l’Italia. E’...

(13 Novembre 2003)

Confederazione Cobas

No alla guerra!

Il Coordinamento contro la guerra “senza se e senza ma”, formato da associazioni e organizzazioni pacifiste Padovane, appresa la notizia della strage avvenuta in Iraq presso il contingente dei militari italiani a Nassiriya, esprime il proprio profondo cordoglio per le vittime italiane ed irachene, solidarietà alle famiglie e invia auguri ai militari feriti. Ciò detto,non...

(12 Novembre 2003)

Coordinamento contro la guerra “senza se e senza ma”

Per non dimenticare: GORIZIA (1916)

Voi chiamate il campo d'onore questa terra di lì dei confini; qui si muore gridando: assassini! maledetti sarete un dì

La mattina del cinque di agosto si muovevano le truppe italiane per Gorizia, le terre lontane e dolente ognun si partì. Sotto l'acqua che cadeva a rovescio grandinavano le palle nemiche; su quei monti, colline e gran valli si moriva dicendo così: O Gorizia, tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza; dolorosa ci fu la partenza e il ritorno per molti non fu. O vigliacchi che...

(12 Novembre 2003)

Iraq: di questi invece non gliene frega niente a nessuno

5 iracheni fucilati dagli americani - televideo la chiama "sparatoria"

12/11 10:15 Iraq,Fallujah: sparatoria, morti 5 civili (notizia televideo.rai) Almeno 5 civili iracheni sono rimasti uccisi e altri 4 feriti in una sparatoria avvenuta ieri sera sulla strada di ingresso a Fallujah, a circa 50 km a ovest di Bagdad,quando soldati americani hanno aperto il fuoco su un camion. Lo hanno denunciato stamane fonti della polizia locale,definendo "ingiustificato"il comportamento...

(12 Novembre 2003)

Body bags

0. E che s'aspettavano? D'essere accolti a Refosco e polenta? Ce n'est qu'un debut. 1. I "nostri" soldati"? I "nostri" carabinieri? I *loro* carabinieri ce li ricordiamo molto bene in via Tolemaide, a Genova. Dei *loro* soldati ricordiamo le torture in Somalia, la morte di Emanuele Scieri e lo "zibaldone" del generale Enrico Celentano. 2. I *loro* soldati sono in Iraq per difendere gli yacht e le...

(12 Novembre 2003)

WU MING

Iraq: rifiuto della guerra e ritiro immediato dei soldati

solo così potremo evitare nuovi tragici eventi

La morte di almeno 14 militari italiani in Iraq rende evidente a tutti quello che per mesi il governo ha cercato di nascondere con una martellante e melensa campagna sulla missione di pace: l'Italia è stata coinvolta in una guerra e questa guerra continuerà sino al ritiro delle truppe straniere dall'Iraq. I responsabili di queste morti, coloro che hanno voluto la guerra, si affrettano...

(12 Novembre 2003)

Confederazione Unitaria di Base

Iraq: cordoglio per le vittime, immediato ritiro del contingente

Il grave attentato che ha colpito il contingente italiano in Iraq era prevedibile, lo temevamo e purtroppo è accaduto. Il nostro primo pensiero va ai famigliari delle vittime italiane ed irachene di questa grande e assurda tragedia a cui facciamo giungere il nostro cordoglio e la nostra solidarietà. Ma la solidarietà non può esimerci dal richiamare quello che abbiamo...

(12 Novembre 2003)

Un Ponte per ...

L'inevitabile è accaduto. Ritiro immediato dei militari italiani dall'Iraq

In Iraq, dopo la morte dei soldati americani, inglesi, polacchi, spagnoli, anche dodici militari italiani (nove carabinieri e tre soldati) - di stanza nella base "Animal House" di Nassiriya - sono rimasti uccisi e altri sarebbero feriti sotto le macerie della caserma. Davanti alla irresponsabilità della classe dirigente italiana e del governo Berlusconi, che hanno reso il nostro paese complice...

(12 Novembre 2003)

La Rete dei Comunisti/Communist Network

A Madrid in discussione il futuro dell'Iraq

Di Herbert Docena

Con il petrolio iracheno rivelatosi insufficiente a finanziare l' occupazione, e i contribuenti statunitensi non disposti a sobbarcarsi il relativo onere, l'esito della conferenza dei donatori in programma a Madrid sarà decisivo per capire se gli Stati Uniti potranno restare in Iraq. Ma l' occupazione, a sua volta, potrà proseguire solo se dall'attuale modello di appropriazione unilaterale...

(20 Ottobre 2003)

Herbert Docena Traduzione a cura dei TpP (Traduttori per la pace) Diffusione a cura dell'Osservatorio Iraq

Iraq: l'occupazione prosegue e i diritti civili vengono calpestati

Sono passati sei mesi dalla fine della guerra e l'occupazione pesa sempre di piu' sulle spalle dei civili iracheni. Baghdad cambia faccia di giorno in giorno a seconda delle esigenze dell'occupante. Un hotel e' ritenuto a rischio: si costruisce un muro per proteggerlo. Serve una zona per ospitare i soldati: la si isola e spesso si occupano costruzioni civili, monumenti (come nel caso del mausoleo...

(13 Ottobre 2003)

Paola, Occupation Watch Baghdad

Qualche utile tabella sulla guerra e i morti americani

date salienti della guerra in Iraq Il 20 marzo 2003 inizia l'aggressione angloamericana all'Iraq. Tra il 9 aprile e il 10 aprile, con lo squagliamento della difesa irachena, c'è la caduta di Bagdad. A metà aprile si hanno le prime notizie di imboscate contro gli occupanti. Il 28 aprile la rivolta popolare a Falluja (seguita da una cruenta repressione americana) segna l'avvio su ampia...

(25 Agosto 2003)

Notiziario del Campo Antimperialista .... 25 agosto 2003

I membri dell'Unione dei Disoccupati in Iraq devono essere rilasciati immediatamente!

Il 2 Agosto 2003 alle 23:30, forze USA hanno arrestato nuovamente Qasim Hadi, il segretario dell'Unione dei Disoccupati in Iraq (UUI), ed altri 55 membri nel tentativo di fermare il sit-in della UUI cominciato il 29 Luglio e seguito dai media internazionali. Le forze USA hanno distrutto la societa' Irachena e le sue infrastrutture, creato milioni di disoccupati e non si sono assunte alcuna responsabilita'...

(17 Agosto 2003)

Partito Comunista dei Lavoratori dell'Iraq

Di nuovo a Bagdad /7

La voce delle donne irakene: Yanar Mohammed (Organisation of the Women’s Freedom)

Minuta, sorridente e con gli occhi vivaci: Yanar Mohammed, appartenente al Partito Comunista dei Lavoratori Irakeni, dirigente dell’Organizzazione per la Liberta’ delle Donne e capo redattrice del giornale della stessa organizzazione Al Mousawat- L’uguaglianza-. Questa organizzazione nasce subito dopo la guerra e confluisce in essa la Indipendent Women, che esisteva gia’ da...

(7 Agosto 2003)

Sabrina Merzari e Simona Giannangeli della delegazione “un ponte per....”

Di nuovo a Bagdad /6

3 agosto 2003: Ragazze e ragazzi di strada a Baghdad

Con un taxi, insieme al nostro amico ed interprete Youssuf, ci rechiamo all’estremo sud della capitale irachena e veniamo avvolti dalla sabbia e dalla polvere. Zone degradate, soffocate da una miseria estrema, un senso di desolazione che ti afferra alla gola, donne, uomini e bambini che su strade bollenti strappano brandelli per sopravvivere, per inventarsi uno straccio di esistenza. E’...

(7 Agosto 2003)

Sabrina e Simona delegazione "Un ponte per……."

Di nuovo a Bagdad /5

1 agosto 2003: Bombe sul mercato

Questa mattina siamo andati a nord di Baghdad, nel quartiere di Al Shaiab, vicino al mercato dove nei primi giorni di guerra gli americani sganciarono due bombe intelligenti. Siamo andati a vedere gli effetti di queste bombe e le immagini che ora porto dentro mi hanno gelato. Palazzi distrutti, resti di autovetture carbonizzate, polvere pesante che avvolge ogni cosa. Subito alcuni irakeni ci chiamano,...

(7 Agosto 2003)

Sabrina e Simona delegazione "Un ponte per……."

Di nuovo a Bagdad /4

29 e 30 luglio 2003: Manifestazione

E’ il 29 luglio ci troviamo in Al Rashid Street, sta per iniziare la manifestazione organizzata dall’Unione dei Disoccupati Irakeni cui ha aderito il Partito Comunista dei Lavoratori. Ci sono gia’ molti uomini di tutte le eta’ che oggi sfileranno per le strade di Baghdad rivendicando un posto di lavoro ed un salario, dato che sono 4 mesi che nessuno di loro percepisce uno...

(7 Agosto 2003)

Sabrina e Simona delegazione "Un ponte per……."

Di nuovo a Bagdad /3

27 luglio 2003

Questa mattina siamo stati a casa di Fawsiye Hussein Sabiha, 73 anni, appartenente dagli anni ’60 al Partito Comunista Irakeno. Figura storica straordinaria insieme al marito Hadi Al Timini, uno dei fondatori del Partito. Ci raccontano una vita di attiva militanza politica piena di arresti, carcere, torture ed intimidazioni continue da parte del regime di Saddam. In un dei tanti periodi di...

(7 Agosto 2003)

Sabrina e Simona delegazione "Un ponte per……."

<<    | ... | 11 | 12 | 13 |    >>

160938