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L'Italia tripudia la guerra

L'Italia tripudia la guerra

(5 Novembre 2010) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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SITI WEB
(Go home! Via dell'Iraq, dall'Afghanistan, dal Libano...)

Go home! Via dell'Iraq, dall'Afghanistan, dal Libano...

Per il ritiro immediato delle truppe d'occupazione e delle "missioni di pace"

(571 notizie dal 6 Novembre 2002 al 28 Settembre 2011 - pagina 14 di 29)

Il nuovo vecchio sindaco di Roma

... perseverare diabolicum

"Da mesi parlo della Birmania, del Ruanda, di Cuba e dei dissidenti sbattuti in galera da Castro, o ricordavo a Jang Zemin in visita in Italia le esecuzioni degli oppositori in Cina. Adesso si vede qual è il filo conduttore di questa politica: il tentativo di costruire una Sinistra che faccia dei diritti umani il suo nuovo 'internazionalismo', come ha detto Tony Blair alla convention dei socialisti...

(31 Maggio 2006)

Il palco della guerra e le piazze antimilitariste

Nonostante le formali dichiarazioni di pacifismo il nuovo governo ha deciso di confermare la parata militare del prossimo 2 giugno. Una parata introdotta proprio per esaltare il militarismo crescente delle classi dirigenti italiane tanto in politica estera che in quella interna. Dietro il fumo propagandistico il nuovo governo sembra voler ribadire tale scelta politica. Infatti non solo si festeggia...

(31 Maggio 2006)

Comitato napoletano contro la guerra

Iraq, il governo prepara la «missione civile»

Vertice D’Alema-Parisi. Non prima dell’autunno il completamento della riconversione

ROMA—Chi si aspetta un retrofront alla spagnola, come quello ordinato da José Luis Zapatero dopo aver vinto le elezioni nel 2004, dovrà rifare i propri calcoli. Più attenti a guardare dove conviene mettere i piedi che a correre, il ministro degli Esteri Massimo D’Alema e il ministro della Difesa Arturo Parisi hanno cominciato ieri a esaminare le possibili opzioni sulla...

(28 Maggio 2006)

Maurizio Caprara 25 maggio 2006 http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/25/caprara.shtml

Non vogliamo Blair a Roma

Prodi provoca il movimento no-war

In questi giorni abbiamo chiesto ripetutamente al governo Prodi di abolire l’oscena parata bellica del 2 giugno. Perché la festa della Repubblica deve essere celebrata con armi di morte e reparti che sono truppe di occupazione in Iraq e Afghanistan? Perché non trasformarla in una festa di tutti/e, eliminando la presenza militare? Nessuna risposta: la parata è stata confermata....

(27 Maggio 2006)

Piero Bernocchi Confederazione COBAS

Basta con la parata militare, basta con le missioni militari

Il 2 giugno l’Italia celebra la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione. Entro il 30 giugno il nuovo Parlamento dovrà votare sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero. La Costituzione Italiana e i diritti sociali che garantisce a tutti i cittadini e le cittadine sono sotto attacco. Il ripudio della guerra da essa sancito è stato stracciato...

(27 Maggio 2006)

Sospendete la parata militarista del 2 giugno

Oppure la contesteremo pacificamente ma con ogni mezzo

“Lo abbiamo fatto quando c’era il governo Berlusconi, lo faremo anche con il governo Prodi. Il problema non è chi siede nel palco delle autorità ma il segnale militarista e di legittimazione della guerra che si manda al paese” E’ perentoria la dichiarazione del Comitato per il ritiro dei militari italiani dall’Iraq e dall’Afganistan sulla parata del...

(25 Maggio 2006)

Comitato per il ritiro dei militari italiani da Iraq e Afganistan www.disarmiamoli.org

Il tragico inganno del “peace keeping”

Guerra sporca in Iraq ma guerra “pulita” in Afganistan? Le manifeste ambizioni del nucleo duro del governo Prodi

In un mondo minacciato dalla guerra e dalla disperata ricerca degli Stati Uniti tesa a mantenere ed estendere la propria egemonia globale, in molti ambiti cerca di riaffacciarsi l’ambizione ad un multilateralismo nella gestione delle relazioni internazionali che ridimensioni la supremazia statunitense, ricostruendo così quelle condizioni di equilibrio che, nel bene e nel male, il bipolarismo...

(23 Maggio 2006)

Sergio Cararo direttore di Contropiano per la rete dei comunisti

La politica prenda il posto delle armi.

Basta con la parata militare, basta con le missioni militari

Il 2 giugno l’Italia celebra la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione. Entro il 30 giugno il nuovo Parlamento dovrà votare sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero. La Costituzione Italiana e i diritti sociali che garantisce a tutti i cittadini e le cittadine sono sotto attacco. Il ripudio della guerra da essa sancito è stato stracciato...

(23 Maggio 2006)

Non più un uomo nè un euro per le missioni e le parate di guerra

Report della riunione nazionale del 20 maggio

La riunione nazionale di Roma del 20 maggio di associazioni, reti e comitati provenienti da diverse città, ha discusso e valutato i passaggi e le scadenze che attendono il movimento contro la guerra nel mese di giugno. Due in particolare: la votazione sul decreto per il rifinanziamento delle missioni militari italiane in Iraq e Afganistan e la parata militarista del 2 giugno. La discussione...

(23 Maggio 2006)

Milano - 15 maggio 2006: Il Parco della Martesana cambia nome?

Ricevo da parte del Sindaco Albertini un invito: una cerimonia per intitolare il Parco della Martesana", nome bellissimo e che rimanda alle migliori tradizioni e storia milanesi, "In memoria dei martiri della libertà iracheni vittime del terrorismo". Questa frase non ha alcun significato, contenendo almeno due contraddizioni. Innanzitutto, in Iraq, occorre distinguere la resistenza all'occupazione...

(15 Maggio 2006)

Vincenzo Viscuso Cittadino Milanese Membro del Tribunale Internazionale B.Russel's sui crimini di guerra in Iraq Gestore del sito www.uruknet.eu

E ora via le truppe dall'Iraq. Subito!

iniziativa per il ritiro delle truppe a Genova

Nei giorni scorsi si sono svolte alcune riunioni che hanno visto la partecipazione di compagni di varie associazioni, collettivi e organizzazioni che negli anni passati si sono battuti per il ritiro immediato delle truppe in Iraq: Rete contro il G8 per la globalizzazione dei diritti, San Benedetto, Buridda, Emergency, Rifondazione Comunista. La valutazione emersa in quella sede riunioni è che...

(13 Maggio 2006)

Resistenze Blog per il dibattito politico e l'organizzazione sociale di Progetto Comunista - Sinistra di Rifondazione Comunista Genova

Lettera a " Liberazione" sulla Resistenza irachena

Caro Direttore, Mi riferisco alla Sua risposta a Vincenzo Zamboni di Verona (Liberazione del 4 Maggio) sul giudizio da dare sulla Resistenza Irachena che Lei accusa di "seminare morte in Iraq anche tra i civili". Poichè, date le Sue posizioni politiche, non voglio mettere in dubbio la Sua buona fede, posso solo imputare una simile risposta ad una assoluta mancanza di fonti di informazioni...

(11 Maggio 2006)

Gian Luigi Nespoli, San Remo (Im)

L'impero si è fermato a Baghdad

In Iraq, la più imponente forza militare del pianeta si è impegnata in una guerra che non riesce a vincere. Tutte le strategie dell'amministrazione imperiale degli Stati Uniti sono, fino ad ora, fallite. La Resistenza irachena rappresenterà forse il primo agente storico di una nuova fase di lotte anticoloniali, una fase che vedrà l'avvio del declino inevitabile dell'egemonia...

(10 Maggio 2006)

Appello per la mobilitazione del 2 giugno

I bombardamenti, le torture, le migliaia e migliaia di civili morti in Iraq o Afganistan, sono solo un aspetto, tragico ed assurdo, del dispiegarsi della guerra permanente in ogni angolo del pianeta. E’ come se i fumi di morte che si levano dalle città occupate dagli eserciti, fossero arrivati a coprire ogni paese, quasi a disegnare un orizzonte, buio ed irrespirabile, per tutti. Che...

(10 Maggio 2006)

Basta guerre e occupazioni!

Rientro immediato di tutti i soldati delle "missioni di pace". Ritiro di tutte le truppe occupanti dai teatri di guerra. Chiusura delle basi militari usa/nato

L'ennesimo attacco a soldati italiani, a pochi giorni dall'attentato a Nassiryia, conferma quello che è evidente ormai anche per i più refrattari: gli italiani, in Afghanistan come in Irak, sono truppe occupanti e come tali vengono trattati. tuttavia, il dramma ed il dolore per i morti anziché aprire una reale riflessione sulla presenza dei soldati italiani in Irak ed in Afghanistan,...

(6 Maggio 2006)

ASSOCIAZIONE COMUNISTA Il pianeta futuro pianetafuturo@email.it

La “pietas” per i soldati italiani morti a Nassiriya e la realtà della guerra

La litania patriottarda dell’Italietta che va in guerra ma vorrebbe immortali i suoi guerrieri è ripartita dopo l’uccisione dei tre militari italiani a Nassiriya (del romeno se ne fregano, perché, ricorda Gigi Sullo, ne muoiono tanti nei cantieri edili). E nel coro melodrammatico le voci del centrosinistra e del centrodestra sono pressoché indistinguibili. «Tragedia...

(3 Maggio 2006)

Piero Bernocchi

Iraq: basta con le parole, bisogna passare ai fatti

NO a tutte le guerre, senza se e senza ma

Esprimiamo il profondo cordoglio alle famiglie di Nicola Ciardelli, di Franco Lattanzio e di Carlo De Trizio uccisi in Iraq e di Enrico Frassinito ferito nello stesso attentato. Il loro dolore è anche il nostro. Un altro tragico evento, ancora morti che si aggiungono alle migliaia di morti: civili irakeni, militari di varie nazionalità. Quanto dovrà essere lungo l’elenco...

(3 Maggio 2006)

Pacifiste e pacifisti di Padova

L’indifferenza alla guerra

Ci chiediamo se sia da definirsi come dato acquisito come normale il concetto di “guerra”. La guerra che, inevitabilmente, richiama lutti, dolori, brutalità, sofferenze, pianti, disperazione, e di tutti questi fatti sia la sola generatrice. Pare proprio di si. Ce ne rendiamo conto quando arrivano notizie che fanno la cronaca di mortali agguati contro le truppe italiane di pace....

(1 Maggio 2006)

Editoriale SiPorCuba

Non un uomo, non una donna, non un euro per le guerre

Ancora morte che si aggiunge a morte. I morti irakeni, migliaia, civili e militari, i morti americani e ancora i morti italiani. Morte annunciata, morte prevedibile. Ancora orfani, ancora vedove, ancora genitori che piangono i figli. Tutti sembrano capaci di capire, di dare un senso a queste morti. Per noi, che pensiamo che l’uso della forza e della violenza e la cultura delle armi siano le...

(1 Maggio 2006)

Donne in Nero di Padova

Ritiro immediato dall'Iraq

Lettera aperta del Giornale dei Carabinieri ai leader dell'Unione.

Il giorno dopo i tragici fatti di Nassirya in cui hanno perso la vita il maresciallo Capo dei Carabinieri Franco Lattanzio, il maresciallo Capo dei Carabinieri Carlo De Trizio ed il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, il Giornale dei Carabinieri, in una lettera aperta a tutti i segretari dei partiti della coalizione di centrosinistra, ribadisce con forza la necessità di un ritiro immediato...

(30 Aprile 2006)

Il Giornale dei Carabinieri

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