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Michele Basso (Savona)

(173 notizie - pagina 1 di 9)

Engels contro il falso internazionalismo

Un intervento sulla questione irlandese

Nella riunione del Consiglio generale della Prima internazionale, il 14 maggio 1872, ci fu uno scontro tra il segretario Hales ed Engels, tra un falso internazionalismo del segretario, che accusava di nazionalismo i membri irlandesi dell'Internazionale perché chiedevano la costituzione di sezioni separate inglesi e irlandesi: "Dato che il principio basilare dell'Associazione era di distruggere...

(21 Novembre 2019)

A cura di Michele Basso


in: «La nostra storia»

No all'alleanza con la borghesia

Troppo spesso, per combattere Salvini, si propone l'alleanza con la borghesia cosiddetta antifascista. Ma consideriamo l'esempio recente in Francia: per combattere la Le Pen, si è scelto Macron, che ha scatenato la polizia contro lavoratori e manifestanti, con l'uso di Flash-ball ad altezza d'uomo. L'ipocrita terminologia ufficiali le definisce "armi subletali", ma abbiamo filmati in cui si...

(18 Agosto 2019)

Michele Basso

Tutti contro Rajoy e il Borbone

Il problema fondamentale per noi comunisti non è mantenere l'unità dello stato spagnolo, e neppure favorire la secessione catalana, ma lavorare per l'unità dei lavoratori spagnoli e catalani. La prima parola d'ordine, la più urgente, è la lotta contro la repressione condotta dall'erede del franchismo Rajoy e dal Borbone. Se Rajoy vince, ci sarà lo stato d'assedio...

(6 Ottobre 2017)

Michele Basso

Bombardamenti italici e imbestiamenti fascisti

L’Italia fu all’avanguardia nella formazione della teoria e della pratica dei bombardamenti a tappeto. Tra i primi teorizzatori, accanto all’americano Billy Mitchell e al generale tedesco Erich Ludendorff, ci fu l’italiano Giulio Douhet. Un precoce esperimento fu l'uso del fosforo bianco da parte italiana in Etiopia, nonché l’impiego dei gas. E, dal duomo di Milano,...

(28 Settembre 2017)

Michele Basso


in: «Italiani brava gente?»

Quando Hitler salvò l'impero inglese

La battaglia di Dunkerque si svolse tra il 26 maggio ed il 3 giugno 1940. Guderian era a 16 km da Dunkerque, ultimo contatto tra le armate franco -britanniche e il mondo esterno, un'ora per i carri armati. L'accerchiamento era completato. Ma arrivò l'ordine di Hitler di non sorpassare la linea Lens-Béthune-Aire-Saint Omer-Gravelines. «Dunkerque deve essere lasciata all'aviazione»...

(28 Agosto 2017)

Michele Basso

Ritornando su "l’imperialismo, le grandi potenze e i paesi minori"

Negli ultimi decenni dell'Ottocento la superiorità della teoria di Marx sulle altre forme di socialismo fu dimostrata, ma rimasero residui di concezioni precedenti, persino tra i bolscevichi, e costrinsero Lenin a polemici chiarimenti. Risaliva ai proudhoniani la sottovalutazione della politica, soprattutto quella estera, e la tendenza a mettere sullo stesso piano tutte le potenze, grandi e...

(20 Agosto 2017)

Michele Basso

Non è Maduro

L'isterismo di massa porta a vedere nella situazione del Venezuela il problema più grande. Il paese, è vero, non è socialista, come dice la propaganda, anzi la produzione, basata soprattutto sul petrolio, è in gran parte quella tipica delle semicolonia. Ma non è Maduro che minaccia il mondo. Non è Maduro che parla pubblicamente ogni giorno di sferrare il primo...

(6 Agosto 2017)

Michele Basso


in: «La rivoluzione bolivariana»

Il Venezuela e il nemico principale

Questa nota non è una critica particolareggiata dell'articolo "VENEZUELA. IL PUNTO SUL “PROCESSO SOCIALE BOLIVARIANO”" di Sebastiano Isaia; cerco di evidenziare alcuni punti secondo me inaccettabili. S.I. scrive: "A mio avviso è una pura e reazionaria illusione ... credere che il lavoro di costruzione proletaria e internazionalista ... possa in qualche modo venir facilitata...

(4 Agosto 2017)

Michele Basso


in: «La rivoluzione bolivariana»

La politica estera di Obama in compendio

Con la fine del mandato di Obama, occorre riepilogare le linee essenziali della sua politica estera, distinguendo le vere azioni del governo, estremamente spregiudicate e spietate, dal profluvio di retorica umanitaria e dal linguaggio orwelliano che le occultano. Ogni singola azione politica, presa di per sé, può sembrare frutto di improvvisazione o di una scelta irrazionale, ma,...

(28 Gennaio 2017)

Michele Basso


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Occasioni americane

Ci vorrà qualche tempo perché i numerosi lavoratori e disoccupati che l’hanno votato si convincano che Trump non è meno imperialista di Obama e della Clinton. Questa presa di coscienza potrebbe essere ritardata se Trump rifiutasse di firmare la lista degli omicidi mirati che ogni martedì la CIA presenta al presidente, creando così l’illusione di un ritorno...

(21 Gennaio 2017)

Michele Basso


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

USA. Tre protezionismi in lotta fra loro

Da rottacomunista.org Finalmente, sia pure in una breve nota, Basso sottolinea il legame inscindibile della politica interna USA con quella estera piuttosto che avanzare interpretazioni sociologiche del voto americano. Ciò vale naturalmente non solo per gli USA ma per ogni Stato capitalistico, essendo questi per natura, il prodotto di una lotta delle classi e degli Stati. Altro che "lotta all'establishment"....

(19 Novembre 2016)

Michele Basso


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Brzezinski e le tavole del Nuovo testamento americano

Mike Whitney scrive che Brzezinski rinuncia all’impero americano perché con l’articolo “Toward a Global Realignment”(Verso un nuovo allineamento) “ha fatto una rapida svolta a U e ha abbandonato il piano egemonico degli Stati Uniti”. E aggiunge: “Purtroppo, è improbabile che l'approccio più cauto di Brzezinski sarà seguito dal...

(20 Settembre 2016)

Michele Basso


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Il politico borghese? Un uomo d’affari come gli altri.

Molto spesso sentiamo politicanti che declamano la massima, erroneamente attribuita a Voltaire: “Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.” Qualche raro socialista dei secoli scorsi poteva anche prendere sul serio questa regola, oggi le nuove leve in parlamento o in altre cariche sono più scettiche che mai. Basti notare la differenza tra la...

(20 Luglio 2016)

Michele Basso

Il De profundis per gli Stati Uniti d’Europa

L’uscita dell’Inghilterra dalla UE è la dimostrazione dell’impossibilità della formazione di una federazione di stati europei sul modello degli USA. Più volte abbiamo riportato le posizioni di Lenin, della Luxemburg e di Bordiga, che giudicarono tale ipotesi o impossibile o reazionaria. L’idea di una soluzione bismarckiana o cavouriana, per cui uno Stato...

(11 Luglio 2016)

Michele Basso

Arrivano i venditori di pentole di Renzi e della Boschi

Il gran ciarlatano e l'etrusca bionda hanno preparato la campagna per il sì al referendum costituzionale. Sono previsti 10 mila comitati, dalle 10 alle cinquanta persone ciascuno, «una gigantesca campagna porta a porta, casa per casa» con decine di migliaia di volontari. (Carlo Bertin, La Stampa, 03.05-2016) Chi paga? Anche se tutti lavorassero gratis, sarebbe una grossa cifra per...

(10 Giugno 2016)

Michele Basso


in: «"Terza Repubblica"»

Basta con le chiacchiere sul liberismo, sta avanzando un infame protezionismo difeso da una formidabile barriera atomica

Per comprendere la politica internazionale, bisogna evitare di isolare i singoli problemi, ma sforzarsi di connetterli in una visione generale. Ogni studio approfondito, ad esempio sulla questione dell’immigrazione o sulla situazione dell’Iraq è il benvenuto, ma perde molto della sua efficacia se non lo si inserisce nel contesto internazionale. Quando cerchiamo di conoscere un territorio,...

(4 Giugno 2016)

Michele Basso


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Qual è la vera politica estera di Obama? Chiedete alla Nuland.

La Rochefoucauld disse, e tanti altri ripeterono, che l’ipocrisia è un omaggio reso dal vizio alla virtù. Obama è andato ben oltre, ogni suo intervento è una presa per i fondelli nei confronti della verità. Se vogliamo capire qualcosa della sua politica, non dobbiamo basarci sui suoi discorsi, sempre e comunque svianti, ma su dichiarazioni di suoi collaboratori,...

(22 Maggio 2016)

Michele Basso


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Da Ninì Tirabusciò a Renzi. L’esterofilia provinciale

(Quamquam ridentem dicere verum quid vetat? Che cosa vieta di dire la verità ridendo?)

La mania di usare parole straniere per darsi delle arie, per dare un tocco d’esotismo ai propri discorsi e scritti ha una lunga storia. Ci limitiamo ad alcuni episodi e aneddoti che partono da fine ottocento ai giorni nostri. A quell’epoca, imperversavano i Café-chantant, e, dalla parola francese chanteuse (cantante) era nato il termine napoletano di sciantosa. Le sciantose amavano...

(6 Maggio 2016)

Michele Basso

Socialismo o catastrofe

Una notizia estremamente importante è stata pressoché ignorata dai media: “Negli anni Ottanta si stimava in 600mila il numero degli scienziati dediti alla ricerca militare sui due milioni e più del totale, nei venti anni successivi la percentuale, almeno in Occidente, ha superato il 50 per cento, percentuale che è sicuramente aumentata nel terzo millennio.”...

(2 Maggio 2016)

Michele Basso


in: «Oltre la crisi. Oltre il capitalismo»

Obama ci manda in guerra

Dall’Ansa apprendiamo: “Allarme Usa, 'Isis prepara attacchi anche in Italia' ma 007 italiani smentiscono. Il capo dell'intelligence americana parla di 'cellule dormienti'” (26 aprile 2016) Cerchiamo di tradurre questi “avvertimenti” in ipotesi comprensibili per tutti. Obama ha dichiarato che l’intervento in Libia è stato un errore, ma ora vuole che questo...

(27 Aprile 2016)

Michele Basso


in: «La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze»

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