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Ci sono momenti in cui la cortina di nebbia, con cui la propaganda borghese nasconde i reali rapporti sociali, si dirada, e vengono alla luce frammenti di verità. Bisogna però cogliere l’occasione per approfondire l’incipiente consapevolezza che ne deriva, trarne durevoli lezioni, altrimenti i media di regime riprendono il sopravvento. Centinaia di migliaia di persone hanno...
(1 Giugno 2012)
Michele Basso
Lo stato borghese è un carcere per i lavoratori e un paradiso per i milionari. Ma noi siamo liberi - è l’obiezione comune - possiamo viaggiare, andare all’estero, esprimere le nostre opinioni, votare. Abbiamo le libertà democratiche. Essere liberi, però, non consiste nella possibilità astratta di fare qualcosa. Non c’è nessuna legge che...
(29 Aprile 2012)
Michele Basso
Il governo Monti, appoggiato dalla finanza europea e americana, procede come un panzer, incurante dell’enorme tragedia sociale che sta producendo, e di cui i suicidi di operai e di piccoli imprenditori in fallimento sono solo la punta dell’iceberg. Sul carro di Monti sono saliti, con la funzione sia di predicatori sia di buffoni di corte, Alfano, Casini e Bersani, che intonano la solita...
(23 Aprile 2012)
Michele Basso
Ogni giorno vediamo il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati. La crisi attanaglia anche la piccola borghesia, un numero notevole di piccoli e medi imprenditori fallisce. E’ un elemento determinante delle future lotte sociali, senza dubbio. Per evitare, tuttavia, che il proletariato sia ancora una volta spinto a combattere per cause non sue, ma...
(6 Aprile 2012)
Michele Basso
La rabbia dei lavoratori per le misure prese da molti governi a scapito di operai, pensionati, disoccupati e altri ceti a basso reddito, si tradurranno, e in un parte si stanno già traducendo, in una serie di lotte. Le rivendicazioni immediate che da queste battaglie scaturiscono e il perseguimento della rivoluzione comunista sono tutt’altro che incompatibili. Nessun risultato contingente,...
(25 Marzo 2012)
Michele Basso
Non è possibile comprendere gli avvenimenti della Libia, della Siria, e il comportamento di Francia, Gran Bretagna, Italia, Russia, Cina, se non si parte direttamente dalla politica del paese egemone, gli Stati Uniti. I cambiamenti di questa strategia, anche se non puramente formali, da circa un secolo non modificano il nucleo fondamentale. Mentre alla fine dell’ottocento e nel primo...
(19 Febbraio 2012)
Michele Basso
E’ sempre più facile vedere gente che vende gli ori o i gioielli di famiglia nei “compro oro” o in altri negozi specializzati. In certi casi si tratta del tentativo di mantenere il tenore di vita precedentemente acquisito, ma per i più è un mezzo per sbarcare il lunario. Fino a qualche tempo fa, economisti e politici respingevano le critiche delle ‘Cassandre’...
(28 Gennaio 2012)
Michele Basso
Quando, nella mattinata del 4 gennaio, i lavoratori della Fincantieri di Sestri Ponente hanno occupato l’aeroporto “Cristoforo Colombo”, costringendo gli aerei a partire vuoti, Marta Vincenzi, sindaco di Genova, è rimasta tanto sorpresa da lasciarsi sfuggire il segreto del “sostegno” delle autorità ai lavoratori: “Da parte mia e del Cardinale (che...
(14 Gennaio 2012)
Michele Basso
“Se Creso attraverserà il fiume Halys cadrà un grande impero.” I tempi di Creso e della sua sfortunata guerra contro Ciro sono lontanissimi, e i moderni artefici della finanza sono mille volte più avidi e pericolosi di lui. Dominio della finanza vuol dire dominio della guerra. I sistemi economico-sociali al tramonto non possono accettare il responso che li condanna...
(11 Novembre 2011)
Michele Basso
in: «Iran. Il prossimo obiettivo della guerra imperialista?"»
“Non comprendendo le cose, non si possono comprendere nemmeno gli uomini, se non... esteriormente. Cioè si può comprendere la psicologia di questo o quel partecipante alla lotta, ma non il senso della lotta, non il suo significato di partito e politico” Lenin, lettera a Gorkij, novembre-dicembre 1909 Perché ci s’infuria quando dicono che è in pericolo...
(9 Ottobre 2011)
Michele Basso
in: «Dopo il fallimento della sinistra governista. Quali prospettive per i comunisti?»
Questa critica non nasce da un astratto desiderio di purezza dottrinale e di ortodossia politica, ma dalla preoccupazione che i lavoratori italiani imbocchino ancora una volta vie che non portano a risultati effettivi. Molte rivendicazioni contenute nel documento attirano l’interesse delle masse, e una parte di esse corrisponde ai loro bisogni effettivi, ma il problema sta soprattutto negli...
(4 Ottobre 2011)
Michele Basso
in: «Dopo il fallimento della sinistra governista. Quali prospettive per i comunisti?»
In crescente difficoltà sul piano economico, i paesi imperialisti cercano di scaricare i loro problemi interni attraverso il più classico dei rimedi, la guerra. La politica estera è la continuazione di quella interna, e gli sfruttatori, che usano diverse forme di coercizione nel proprio paese, dalle varie polizie alla magistratura, per metter a tacere le reali opposizioni (per...
(17 Settembre 2011)
Michele Basso
La Civiltà ha accresciuto di almeno cento volte la capacità produttiva dell’uomo, ma a causa di una cattiva gestione gli uomini che di questa Civiltà fan parte vivono peggio delle bestie e possiedono meno da mangiare, meno da coprirsi, meno da proteggersi del selvaggio Innuit che, in un clima polare, vive come viveva diecimila anni fa, nell’età della pietra. Jack...
(19 Agosto 2011)
Michele Basso
in: «Il capitalismo è crisi»
L’impresa libica è il vero capolavoro del governo e della supposta opposizione: si sono aggregati a un’operazione militare che ha tra i suoi scopi principali eliminare l’influenza di ENI, Finmeccanica, Unicredit in Libia e sostituirla con quella di banche e compagnie petrolifere francesi, inglesi e americane. Sono riusciti, “a loro insaputa”, a sferrare un duro...
(21 Luglio 2011)
Michele Basso
in: «La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze»
Quando, caduto il muro di Berlino, le merci e i capitali tedeschi invasero l’Europa orientale, ci fu chi giustamente osservò che la conquista, non riuscita ai panzer di Hitler, era stata ottenuta con altri mezzi. La Germania sostituì la Russia come partner commerciale in quasi tutta l’area. Quindi la rivincita sulla Russia c’è già stata, bisogna vedere...
(27 Giugno 2011)
Michele Basso
in: «Il capitalismo è crisi»
C’è una grande eccitazione per le sberle elettorali toccate a Berlusconi e al Trota senior senatore Umberto (il padre di una trota non può essere un’aquila). Ma la sconfitta più grave del governo va ricercata altrove. C’è un modo sicuro per non capire la politica di un paese, ed è considerare isolatamente la politica interna da quella estera. Il...
(5 Giugno 2011)
Michele Basso
In questo periodo si sono concentrati eventi spettacolari, seguiti dall’opinione pubblica mondiale, assai diversi tra loro: alcuni hanno un carattere fastoso o pittoresco, altri sono eventi tragici spettacolarizzati. Tre hanno avuto un’eco internazionale più clamorosa: il matrimonio a Buckingham Palace per William e Kate, la beatificazione di Wojtyla e l’asserita uccisione...
(7 Maggio 2011)
Michele Basso
Se continua così, tra qualche tempo i giornali scriveranno: “La camorra ha portato avanti un’operazione umanitaria contro alcuni noti sovversivi che, in spregio alle consuetudini consolidate, si rifiutavano di pagare il pizzo. Bisogna difendere le basi economiche, democratiche e cristiane del nostro vivere civile. Purtroppo, a causa della reazione violenta dei rivoltosi, si sono...
(28 Aprile 2011)
Michele Basso
in: «La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze»
E’ deciso, il governo ha detto sì al comandante in capo, al signore della guerra Barack Obama. Anche l’Italia bombarderà la Libia. Può darsi che Berlusconi, come al solito, si autosmentisca - ci siamo abituati - ma si tratta di inchiostro di seppia sparso per confondere le idee agli elettori, perché l’impegno con gli USA è stato preso. Berlusconi...
(26 Aprile 2011)
Michele Basso
in: «La guerra "umanitaria" alla Libia e le sue conseguenze»
In Egitto, centinaia di agenti della polizia militare hanno sgombrato con la violenza piazza Tahrir al Cairo, ucciso due dimostranti e ferito un numero imprecisato di persone. Quando cade un regime, c’è un breve periodo di gioia e di festeggiamenti. Tutte le responsabilità e le colpe vengono addossate al dittatore, al tiranno. Strati della borghesia, fino ad allora esclusi dal...
(13 Aprile 2011)
Michele Basso
in: «Il Mondo Arabo in fiamme»
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