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(12 notizie dal 29 Luglio 2005 al 13 Giugno 2008)
Il Collettivo internazionalista di Napoli nasce con l'obiettivo di promuovere la costruzione delle attività specifiche, delle capacità pratiche e delgli strumenti comunicativi indispensabili per contribuire all'apertura di un percorso politico che assuma l'internazionalismo proletario come terreno concreto di lavoro e di organizzazione.
Per troppi anni è prevalsa una concezione (revisionista) volta a confinare l'internazionalismo proletario in una dimensione astratta, priva d'ogni reale contenuto di classe, incapace di coglierne l'importanza politica e l'indispensabilità materiale; per troppi anni l'internazionalismo è stato oggetto di un parlare sterile (spesso opportunisticamente contrapposto alle lotte reali) che ha ostacolato la costruzione di un agire sistematico.
L'assenza di una pratica internazionalista strettamente interrelata nel movimento e nelle lotte reali , si è quindi tradotta in un impoverimento generale del dibattito politico, nel mancato sviluppo di capacità analitiche adeguate alla realtà, nell'insufficiente maturazione dei livelli di coscienza necessari per confrontarsi con questioni e processi che rivestono un'importanza decisiva anche nel “locale” (la guerra imperialista, l'integrazione europea, ecc…).
Sulla base di questa consapevolezza – frutto di esperienze reali maturate in lotte reali – il Collettivo internazionalista di Napoli intende costituirsi come una struttura di lavoro grazie alla quale tutti i compagni e le compagne – senza abbandonare i rispettivi ambiti di militanza ed anzi attivando con questi efficaci sinergie – possano organizzare/condividere un processo cumulativo di pratica e apprendimento. Al fine di produrre avanzamenti concreti in tale direzione, il Collettivo ha scelto di sviluppare (con una logica incrementale) due livelli d'intervento complementari, strutturalmente interni al movimento e alle lotte proletarie:
1) Attività : organizzando, cioè, quelle attività solo apparentemente semplici, ma che in realtà senza uno specifico ambito di lavoro è impossibile svolgere con la continuità quantitativa che ne determina l'effetto politico qualitativo . Rientrano in questo campo: la controinformazione e il dibattito nel merito delle diverse “questioni internazionali”; la realizzazione di iniziative di solidarietà internazionalista; ecc.
2) Iniziative : ovvero individuando, sperimentando e promuovendo – sulla base delle attività svolte – la sequenza di passaggi concreti e delle iniziative specifiche in grado alimentare, sul medio periodo, più ampi percorsi politici e organizzativi. Rientrano in questo campo: la promozione attiva di forme stabili di comunicazione – tra compagni, lotte e realtà proletarie – a livello internazionale; la realizzazione di un lavoro specifico di informazione, dibattito e comunicazione riguardante l'Unione europea; ecc
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