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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 20 di 62)

Libano, il rifiuto della vecchia politica

Sembra non farcela la lista della società civile “Beyrouth Madinati” contro il listone delle famiglie “Les Beyrouthins“ che si sono strette assieme (Hariri jr, Geagea, il generale Aoun) per vincere elezioni amministrative libanesi ferme al 2010, in una nazione con un Parlamento bloccato al 2009 e da due anni senza presidente. I primi indizi del voto di domenica, che...

(9 Maggio 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Turchia, la tattica del bersaglio fisso

Nei due colpi che cercano il cuore della Turchia non piegata ai voleri autoritari d’un presidente c’è la cruda realtà presente da mesi dal Bosforo ai confini orientali. La nazione ponte che guarda l’Europa è diventata un campo di battaglia per volere di un leader ossessionato dal desiderio di potere, pronto a fagocitare avversari e amici trasformandoli tutti...

(7 Maggio 2016)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Erdogan cerca il Gran visir

Nell’annuncio della rinuncia all’incarico di premier Ahmet Davutoglu ha usato tutta la diplomazia di cui la carriera accademica, prima di quella politica da ministro degli Esteri, l’ha dotato. Non s’è tolto nessun sassolino dalle scarpe, non ha manifestato malumori nei confronti dell’ingrato ‘capo’ che ne ha progettato l’abbandono anticipato,...

(6 Maggio 2016)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Davutoglu addio, la Turchia è affare erdoganiano

Per anni gli ha fatto da spalla, sosteneva che un buongoverno si faceva non avendo problemi coi vicini. Ahmet Davutoglu era il professore di scienze politiche e relazioni internazionali prestato a un progetto diventato tutt’uno con la scalata al partito, al governo, al potere di Recep Erdogan. Dal canto suo l’ex sindaco di Istanbul personalizzava l’Islam politico come un proprio...

(5 Maggio 2016)

Enrico Campofreda


in: «I cento volti della Turchia»

Egitto: la caccia ai giornalisti

Sarà stata pure una svista, ma quel che il ministero dell’Interno egiziano intende fare coi giornalisti sta scritto nero su bianco su una email che un computer del dicastero diretto da Abdel Ghaffar, fedelissimo di Sisi, ha inviato “per errore” a tutte le redazioni dei media nazionali. Le note nel cyberspazio dicono che: “la cricca dei giornalisti e il sindacato coprono...

(3 Maggio 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Taliban, aria di primavera

Come ogni primavera i Talib afghani rinnovano l’offensiva interna. Stavolta l’hanno anticipata alle prime settimane d’aprile, chiamandola ‘operazione Omari’ in onore del leader del movimento (mullah Omar) di cui nei mesi scorsi è stata annunciata definitivamente la scomparsa. In realtà le loro offensive non si sono mai fermate, in autunno c’è...

(3 Maggio 2016)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

“Al diavolo Regeni!”

“Non rompete, siamo stufi di lui. Anzi andasse al diavolo!” dice fra una raffica di parole e un’altra Ranja Yassen, conduttrice televisiva de “l’evento quotidiano”, così è definito il canale dal quale lancia il suo sermone laico. Il soggetto dello sfogo è Giulio Regeni, il fantasma che s’aggira sull’Egitto torturatore di Al Sisi....

(26 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Máxima, terra e libertà

Máxima Acuña ha nel Dna la dignità, la determinazione e il coraggio della sua stirpe contadina. Non è più giovane, ha quattro figli ed è anche nonna. Vive nel nord peruviano e lì ha difeso la propria terra, Trogadero Grande, contro i conquistadores dei nostri tempi, due compagnìe minerarie: la statunitense Newmont e la locale Buenaventura. E’...

(21 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Americas Reaparecidas»

Hollande abbraccia il presidente della tortura

Sorride e si compiace, stringe mani e accordi, incamera plausi e applaude il presidente Al Sisi. La Francia di Hollande gli porge quel miliardo e mezzo che Obama aveva congelato; solo qualche settimana fa la dinastia Saud gli aveva allungato l’anticipo dei dodici miliardi di petrodollari promessi, anche se il mercato del greggio vive gli stenti del periodo. Il vicepremier tedesco - e la Germania...

(19 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Il pensatoio di Al Sisi

La via del vero sull’omicidio di Giulio Regeni, che mostra il governo italiano tenere alta la bandiera della dignità e respingere i depistaggi del regime egiziano, dovrà fare i conti col Sisi-pensiero. Che è altro dalle versioni di comodo che s’alternano, tracimano, magari cozzano per incongruenza, partorite dalle teste degli uomini forti e fidati del generale-presidente....

(13 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Caso Regeni: l’Italia alza la voce, l’Egitto trova altri partner

Nella ricerca di verità per Giulio Regeni, di giustizia per i familiari, di dignità per la nazione italiana abbiamo assistito alla prima mossa della Farnesina che ha richiamato a casa l’ambasciatore Massari. E alla promessa, fatta solennemente dal ministro Gentiloni, che altre misure adeguate alla gravità del caso potranno esser prese dal governo Renzi. In questi giorni...

(11 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Regeni, vertice fallito l’Italia richiama l’ambasciatore

Fallisce il supervertice fra i pool d’investigazione italiano ed egiziano. Fallisce perché nelle duemila pagine del dossier confezionato dai poliziotti del Cairo c’è la stessa aria fritta che il procuratore Pignatone aveva respirato durante il sopralluogo di marzo. Nulla di utile per indagini serie, né i più volte richiesti tabulati telefonici, né il...

(9 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Regeni come i cinquecento Mohammed

Arrivano, disertano o rimandano. Alla fine vengono. E saranno a Roma stasera per incontrare, nei due giorni seguenti, i magistrati italiani. Però la danza del ventre degli investigatori di Al Sisi è costellata di singulti che risentono dei malumori provocati dalla valutazione del proprio dossier, considerato lacunoso dagli inquirenti italiani. E soprattutto dal primo deciso intervento...

(6 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Sud-est turco, i giovani che scelgono la guerriglia

Non si sa se possono risuonare tragicamente profetiche le parole pronunciate da un attivista kurdo di Cizre, che aveva ricoperto anche incarichi amministrativi prima di morire colpito durante scontri avvenuti nel 2012, in occasione della cosiddetta “tempesta dei bambini”. Prima dunque, del recente coprifuoco e delle battaglie che, secondo le fonti ufficiali, hanno fatto 279 vittime fra...

(4 Aprile 2016)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Pakistan, il gigante islamico fra famiglie, militari, taliban

Dagli sgangherati slum di Lahore, ai grattacieli di Karachi, dove vivono in venti milioni e dove fabbriche d’alta tecnologia si mescolano a ghetti, il Pakistan è un coacervo di contraddizioni. Economia in tenuta in una fase di crisi locali e mondiali, a fronte di un’inquietante instabilità politica, attacchi terroristici e in contemporanea corruzione, assenza di servizi sociali,...

(30 Marzo 2016)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Pakistan, dove la guerra di religione è realtà

Il massacro di bambini nel Parco giochi Gulshan-e Iqbal di Lahore, opera dei talebani del ceppo Tehreek, Jamaat-ul-Ahrar (un tempo scissionisti ora forse riconciliati, comunque deobandi che spingono per un’aperta guerra religiosa) offre una sponda stragista all’aperto conflitto che nella stessa giornata di domenica ha visto scontri feroci nella zona proibita della capitale pakistana. Lì...

(28 Marzo 2016)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Pasolini, la solitudine fra i senza pietà

Dalla seconda macchina, Giulietta anch'essa, per frantumare il soffio vitale del corpo tramortito di Pasolini, fase tragica e terminale d’un pestaggio attuato sembrerebbe più per punirlo che per assassinarlo, la macchinazione ritessuta dall’omonimo film di Davide Grieco introduce questa variante al mistero meno misterioso fra le regìe occulte della storia d’Italia....

(28 Marzo 2016)

Enrico Campofreda


in: «Culture contro»

Da Parigi a Bruxelles: l’ora della guerra

La stazione metro Maelbeek, il quartier generale della Commissione Europea, la sede del Consiglio d’Europa, l’ufficio regionale delle Nazioni Unite formano un quadrilatero distante poche centinaia di metri l’uno dall’altro. A Bruxelles centro, appena fuori l’Ilot sacré, il cuore del cuore della città simbolo della disunita Europa dell’Unione. Chiunque...

(22 Marzo 2016)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Washington Post al Congresso Usa: l’Egitto pratica la tortura

“Non ricompensate l’Egitto perché tortura gli innocenti” titola lo statunitense The Washington Post. Nell’odierno editoriale la testata lancia un appello innanzitutto a Casa Bianca e Congresso americano che, nonostante tutto ciò che accade nella grande nazione araba, pensano tuttora di dotarlo di armi. E’ previsto un finanziamento di un miliardo di dollari...

(18 Marzo 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Sisi all’Italia: consigli e … umanità

Dopo il papà, l’amico. Nella seconda tranche dell’intervista esclusiva concessa al quotidiano La Repubblica, o forse cercata per opportunità diplomatiche, il presidente egiziano Al Sisi traccia un quadretto di politica estera concentrato sulla crisi libica, che lo preoccupa da vicino. Sa essere realista e inanella cinque questioni che ogni soggetto di buon senso, soprattutto...

(17 Marzo 2016)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

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