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Enrico Campofreda

(1225 notizie - pagina 5 di 62)

Kabul, smania di stragi e avvertimenti

Dasht-e Barchi, area ovest di Kabul stamane sopraggiungeva un bel manipolo di uomini che contano, in gran parte signori della guerra (Mohaqiq, Salahuddin Rabbani), l’ex presidente Karzai, i vicepresidenti Abdullah e Qanooni, i candidati alle presidenziali Atmar e Pedram. Avrebbero preso parte alla commemorazione di Ali Mazari, leader dell’Hezb-e Wahdat e signore della guerra sul versante...

(7 Marzo 2019)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

L’Algeria della speranza contro i troppi tradimenti

Giovani, e anche no. Le piazze di tutto il mondo sono prevalentemente giovanili, ancor più nel Maghreb dove le ragazze e i ragazzi sono tanti e disoccupati Ma le vie di Algeri, Orano, Sétif, Costantine e di altri centri minori in questi giorni si riempiono di più generazioni, che se superano i venticinque anni hanno fatto i conti con l’orrore. L’orrore della guerra...

(5 Marzo 2019)

Enrico Campofreda


in: «Il Mondo Arabo in fiamme»

Doha, l'America che dialoga coi taliban

Giunge al settimo giorno e continua il summit di Doha fra statunitensi e talebani. Quest’ultimi hanno ormai surclassano i primi nei titoli della stampa internazionale. La volontà di patteggiare appare elevata e la discussione ribadisce due volontà assolute. I taliban chiedono il ritiro di tutte le truppe occupanti, gli statunitensi vogliono garanzie per eliminare dal territorio...

(4 Marzo 2019)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Algeria: muore il figlio d’un Padre d’Algeria

Ora che il figlio d’un padre della travagliata patria moderna che si sta ribellando a Bouteflika è caduto nei tumulti della piazza algerina, la vera rabbia potrebbe esplodere. Da due settimane l’Algeria è in subbuglio, tanta gente, anche il popolo dai sentimenti laici, non vuole che il presidente-cariatide si ripresenti per un quinto mandato. Bouteflika è l’ombra...

(2 Marzo 2019)

Enrico Campofreda


in: «Il Mondo Arabo in fiamme»

Crisi indo-pakistana: Khan, mano tesa a Modi

La crisi indo-pachistana può evolversi col gesto di ‘buona volontà’ del rilascio d’un pilota indiano catturato vivo dai militari pakistani intervenuti sul luogo in cui un caccia di Delhi era stato abbattuto. Mentre le piazze indiane s’infiammano chiedendo la restituzione del comandante finito in mani nemiche, mentre il premier Modi, che aveva voluto il raid punitivo...

(28 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

India-Pakistan: alta tensione

L’aveva detto, l’ha fatto. Il premier indiano Modi dopo l’attentato mortale (42 vittime) compiuto in Kashmir da un gruppo islamista contro una pattuglia di militari di Delhi, aveva promesso una punizione esemplare. Questa è giunta stamane da cielo: un attacco aereo che ha varcato il confine pakistano per bombardare un campo dove si presume si raccolgano e addestrino i miliziani...

(26 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Doha, terzo atto afghano

Mentre s'avvicina l’atto terzo dei colloqui fra le delegazioni americana e talebana, previsto per il 25 febbraio sempre a Doha, nei giorni scorsi un comunicato del palazzo presidenziale di Kabul notificava la visita del gran cerimoniere di quegli incontri con Ashraf Ghani. Per lenire la solitudine presidenziale mister Khalilzad ha condotto con sé un codazzo di politici, giovani, studenti,...

(23 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Egitto, Sisi continua a fare il boia

Mentre la corda si stringeva definitivamente attorno al collo degli Ahmed e Abdel, questi figli d’Egitto avranno maledetto, prima del generale loro boia, il Paese che sta permettendo la mattanza. Li hanno impiccati in nove, con l’accusa d’essere terroristi bombaroli, di aver assassinato il procuratore Hisham Barakat, fatto saltare in aria con un’auto imbottita d’esplosivo...

(21 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Strage di militari nel Kashmir: l’India accusa il Pakistan

Il Grande Medio Oriente delle bombe sopravvive e prospera in faccia a ogni pretesa di pacificazione e controllo. Sia esso il meeting filoamericano di Varsavia in atto in questi giorni, plasmato in funzione anti iraniana per convincere i partner europei a sostenere rottura degli accordi sul nucleare e ripresa dell’embargo. Siano i molteplici tavoli di trattativa fra statunitensi e talebani per...

(15 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Il nuovo ordine mondiale è guerra»

Baluchistan, autobomba sui pasdaran

Con l’eco dei festeggiamenti per il quarantennale della Rivoluzione Islamica ancora nell’aria, il popolo (o quella parte tuttora fedele ad ayatollah e guardiani della rivoluzione) stretto attorno agli stendardi nazionali, alle parole d’ordine diffuse dagli altoparlanti d’un luogo simbolo di Teheran, l’enorme piazza Azadi, rimane colpito dalla notizia di nuova insicurezza...

(14 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Iraq occupato»

Egitto, Sisi per sempre

Vuole di più di quel che vede e di ciò che ha, Abdel Fattah Sisi. Sentendosi dentro e anche fuori dall’Egitto una pedina importante del futuro di Maghreb e Mashreq, della ricomposizione in atto nel Medio Oriente il presidente golpista punta a far emendare quella Costituzione votata in occasione del suo primo mandato nel 2014. Gli otto anni sino al 2022, che due elezioni plebiscitarie...

(12 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Colloqui afghani, imparare dagli errori o perseverare

Uno dei motivi a sostegno dell’ottimismo con cui il gran cerimoniere dei colloqui di pace fra Stati Uniti e taliban, Mr Khalizad, guarda al bicchiere mezzo pieno è che “si impara dagli errori commessi”. La frase pronunciata da una delle voci ufficiali dei mediatori a confronto, Nazar Mutmain cresciuto vicino al mullah Omar, è portata ad esempio della buona volontà...

(11 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

A Mosca i talebani dettano la propria agenda

In pieno fermento di trattative su più tavoli, frequentati da potenze mondiali, i talebani dettano la propria agenda. Se ci vogliono – pensano e dicono – dovrà essere alla maniera nostra. Così nei colloqui che si svolgono in queste ore a Mosca con lo staff predisposto da Putin, uno dei capi negoziatori taliban, Abbas Stanakzai, se la prende con l’attuale Costituzione...

(6 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Abu Dhabi, l’incontro degli uomini in bianco

Il viaggio all’insegna della tolleranza che il papa cattolico intraprende verso lidi ammantati di tradizione e conservazione, gli Emirati Arabi Uniti, è una scommessa che questi due mondi e tutto quel che ruota attorno - religione, teologia, cultura, visione e rappresentazione della società - hanno reciprocamente deciso d’intraprendere. Negli ultimi anni, in un panorama internazionale...

(4 Febbraio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Talebani in marcia verso il governo, tremano le donne

L’inviato speciale Khalilzad - dopo sei giorni di fitti colloqui in Qatar coi talebani e nella possibilità d’un vicino accordo, su indicazione del suo boss il Segretario di Stato statunitense Mike Pompeo - è atterrato a Kabul. Deve parlare col presidente Ghani e convincerlo che ciò che i taliban vogliono: escluderlo da qualsiasi funzione attiva in merito al possibile...

(29 Gennaio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Afghanistan occupato»

Güven, fame di libertà

La protesta estrema, a rischio vita, ha dato i suoi frutti. Leyla Güven, membro e deputata del Partito democratico dei popoli, l’aveva attuata dallo scorso 7 novembre: uno sciopero della fame per protestare contro l’isolamento cui è sottoposto il leader del Pkk Abdullah Öcalan. Lei era stata arrestata nel gennaio 2018 per il sostegno dato a manifestazioni contro la repressione...

(25 Gennaio 2019)

Enrico Campofreda


in: «La lotta del Popolo Kurdo»

Verità e giustizia per Giulio Regeni, anno terzo

Per quanto tempo ancora si parlerà dell’omicidio di Giulio Regeni? Sicuramente fino a quando i caparbi genitori saranno in vita. Finché gli amici e il movimento spontaneo formatosi in questi anni sul suo orrendo caso ne sventoleranno ancora gli striscioni gialli, che anche amministrazioni pubbliche determinate hanno esposto davanti a sedi istituzionali. Uno striscione magari ritoccato,...

(24 Gennaio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Egitto, la lunga mano dei servitori di al Sisi

La lunga mano dello staff del generale golpista al Sisi è da tempo presente sul web, come sanno e testimoniano i blogger egiziani cacciati e perseguitati su questo terreno. Gli spioni informatici usano i cosiddetti troll, temine mutuato da quei personaggi mitologici delle leggende scandinave che si portano dietro una fama demoniaca. Nella comunità virtuale di Internet il troll è...

(23 Gennaio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

L’oscuro orizzonte della repressione di Sisi

Cos’hanno in comune Gika, Shady, Stokoza, Taher? La più brutta delle cose: la galera. E che galera, le carceri speciali che gli procura il presidente Sisi e quella repressione con cui opprime la grande nazione araba. Il suo pensiero fisso è rivolto alla gioventù d’Egitto. Fa di tutto per intimorirla, perseguitarla, angosciarla, rovinarle presente e futuro. Lo fa...

(21 Gennaio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

Sparire al Cairo, una mattina

Dopo esser stata reclusa in luoghi segreti che non sono prigioni, dov’era stata condotta da agenti della National Security Agency con un prelevamento forzato, l’avvocato dei diritti l’egiziana Hoda Abdel Moneim è comparsa ieri davanti a un giudice. L’udienza non ha avuto conseguenze, ha semplicemente rimandato l’accusata a una nuova comparizione. Ma accusata di...

(17 Gennaio 2019)

Enrico Campofreda


in: «Paese arabo»

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