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(2 Maggio 2024)
Dal 7 ottobre, le persone che in tutto il mondo denunciano la situazione coloniale in Palestina stanno affrontando una repressione senza precedenti. Nonostante 75 anni di oppressione, ampiamente documentati da accademici, ONG, istituzioni internazionali e dagli stessi palestinesi, non è mai stato così difficile difendere i diritti del popolo palestinese.
In Francia, una delle punte di diamante di questa offensiva liberticida, la polizia antiterrorismo ha convocato il 16 aprile Anasse Kazib, attivista sindacale di SUD Rail per 10 anni, portavoce di Révolution Permanente ed ex candidato alle presidenziali. Il suo reato? 4 tweet a sostegno di Gaza, che denunciavano il massacro in corso. Nell’ambito di un’indagine per “apologia del terrorismo”, il ferroviere è stato sottoposto a un lungo interrogatorio politico con 7 pagine di domande sulla sua vita, le sue opinioni, i suoi compagni e le organizzazioni in cui è attivo. Un altro attivista della RP è stato convocato per lo stesso motivo.
Questo tentativo di intimidazione fa seguito a una denuncia presentata dalla Jeunesse Française Juive (JFJ). Quest’organizzazione diffonde le posizioni di personaggi di estrema destra come Donald Trump ed Eric Zemmour, non esita a paragonare la bandiera palestinese a un “drappo nazista” e partecipa a numerosi procedimenti di insabbiamento. Ad esempio, si è costituita parte civile nel processo contro Jean-Paul Delescaut, dirigente sindacale della CGT della regione Nord, al quale è stata inflitta una pena detentiva di un anno con la condizionale in un caso simile a quello di Anasse Kazib.
Denunciamo l’attacco ad Anasse Kazib, portato avanti da Macron e dal suo governo, di concerto con gli estremisti filo-israeliani. Questi ultimi non hanno intenzione di fermarsi qui. Per stessa ammissione della polizia, il procedimento avviato potrebbe presto essere esteso a diverse decine di attivisti e organizzazioni, tra cui figure di spicco come Jean-Luc Mélenchon e Philippe Poutou.
Attacchi di questo tipo sono in aumento in tutto il mondo. Prendono di mira figure di spicco del mondo politico, sindacale e intellettuale come Judith Butler e Nancy Fraser, ma anche semplici manifestanti e studenti della Columbia, di Harvard, di Sciences Po e dell’EHESS. Confrontando il sostegno alla Palestina con il sostegno al terrorismo o all’antisemitismo, questi provvedimenti servono da pretesto per una svolta autoritaria, minacciando il diritto di manifestare, riunirsi ed esprimere opinioni, come dimostrato di recente dal divieto di tenere conferenze organizzate da La France Insoumise sulla Palestina.
La lotta contro la criminalizzazione del sostegno alla Palestina è inseparabile dalla lotta contro questa tendenza, su cui prospera l’estrema destra. Per questo è indispensabile restare uniti, al di là delle divisioni che esistono tra noi. Ecco perché è indispensabile restare uniti, al di là di qualsiasi disaccordo politico che possa esistere tra noi. Ecco perché sosteniamo Anasse Kazib e tutti gli altri attivisti che oggi sono sotto attacco per aver mostrato solidarietà al popolo palestinese.
Premiers signataires
Adèle Haenel, comédienne
Alex Callinicos, Emeritus Professor of European Studies, King’s College London
Amira Chebli, actrice
Annie Ernaux, écrivaine, prix Nobel de littérature
Assa Traoré, comité La vérité pour Adama
Bernard Friot, économiste
Bhaskar Sunkara, rédacteur en chef de Jacobin
Camila Rojas, députée nationale chilienne
Cédric Herrou, Emmaüs Roya
Cédric Liechti, CGT énergie Paris
Charlie Kimber, rédacteur en chef, Socialist Worker, UK
Corinne Masiero, comédienne
Enzo Traverso, historien
Eric Fassin, sociologue, Université Paris 8
Eric Vuillard, écrivain
Fernanda Melchionna, deputada federal / PSOL Rio Grande do Sul
Françoise Vergès, politiste et théoricienne féministe décoloniale
Frédéric Lordon, philosophe
Gilbert Achcar, universitaire
Ilan Pappé, historien israélien et directeur du Centre européen d’études palestiniennes à l’Université d’Exeter en Angleterre
Jacques Rancière, philosophe
Joey Starr, artiste
John Bellamy Foster, editor Monthly Review
Joseph Daher, militant internationaliste et professeur invité à l’Université de Lausanne
Kevin Anderson, professeur de sociologie, University of California
Lou Chesné, porte-parole d’Attac France
Marcello Musto, professeur de sociologie, York University
Massimo Modonesi, historien, sociologue, professeur – Facultad Ciencias Polìticas y Sociales UNAM, Mexique
Mathilde Panot, députée, présidente du groupe parlementaire LFI-NUPES
Michèle Sibony, UJFP
Miguel Urban, eurodéputé
Myriam Bregman, avocate et députée nationale argentine PTS / FIT-U, ex-candidate à la présidentielle
Nahuel Perez Biscayart, acteur
Olivier Besancenot, porte-parole du NPA
Ouidad Elma, actrice
Robert Brenner, UCLA
Sandrine Rousseau, députée EELV
Sebastian Budgen, directeur éditorial Verso books
Stathis Kouvélakis, philosophe
Stéfanie Prezioso, ancienne députée au Parlement fédéral (Suisse)
Tardi, dessinateur
Thierry Defresne, CGT TotalEnergies
Tithi Bhattacharya, Purdue University
Virginie Despentes, écrivaine
Warren Montag, Professor of English Occidental College
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