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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Call center: accordo per 12.000

(19 Luglio 2003)

Un accordo per cominciare a mettere ordine nei call center. Non in tutti e non ottiene subito la regolarizzazione per tutti i lavoratori - come ci si dovrebbe auspicare per chi presta sostanzialmente un lavoro di tipo subordinato. Ieri è stato firmato il protocollo tra Assocallcenter - 32 imprese, 12 mila addetti - e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, parte integrante del contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi. I call center interessati non sono quelli della Wind o della Vodafone, che applicano diversi contratti, si parla di medie aziende che operano in outsourcing per diverse società. I loro operatori non hanno un fisso mensile, sono collaboratori senza ferie, malattia, contributi, rappresentanti sindacali, pagati spesso a cottimo, secondo le telefonate realizzate. I sindacati sono partiti a tamburo battente con cause per il riconoscimento del tempo indeterminato, e Assocallcenter, associata di Confcommercio, ha deciso così di trattare.

Entro i primi due anni dall'accordo (che dovrà essere votato dai lavoratori, sia cococo che dipendenti) bisognerà trasformare il 25% di tutte le collaborazioni in essere in lavoro subordinato; entro i successivi due anni, non potranno esserci più del 40% di collaboratori rispetto al totale dei dipendenti. Bisognerà confermare a tempo indeterminato almeno il 60% degli apprendisti. Si è definita anche un'unica percentuale di contratti a termine e interinali, pari al 40%, e che entro tre anni scenderà al 35%. Sul fronte salariale, si è ottenuta una progressione verso il 100% del salario contrattuale, da ottenere in tre anni: il primo anno i dipendenti avranno l'80% della restribuzione piena, il secondo il 90%, e il terzo il 100%. Il 9 settembre le parti si dovranno incontrare di nuovo per discutere i compensi dei collaboratori. E' stata ottenuta anche un'ora e mezza di assemblea in tutti i call center - i cococo non hanno delegati, e dunque in teoria non potrebbero fare assemblee - per sottoporre al voto l'ipotesi di accordo firmata con le imprese.

Centro di documentazione e lotta - Roma

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