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Mantova: le proposte del PdCI contro la privatizzazione di APAM

(9 Agosto 2007)

In vista del prossimo Cda di Apam in programma giovedì 9 agosto, il comitato federale del Pdci ha assunto la decisione di opporsi a qualsiasi forma di privatizzazione dell'azienda dei trasporti pubblici. L'apertura al privato, infatti, è contro la lettera stessa del programma elettorale, per cui i Comunisti Italiani già dal l'imminente cda e poi nelle sedi consiliari, chiederanno con il consigliere Giancarlo Latini il rispetto degli impegni assunti.

Occorre che l'azienda presenti un piano industriale di recupero mentre gli enti pubblici proprietari (Provincia e Comune di Mantova in particolare) ribadiscano con chiarezza l'importanza determinante di questo come un servizio per la collettività, peraltro destinato alle fascie deboli (lavoratori, studenti, anziani, immigrati), oltre che di notevole valenza ambintale e sociale che non può essere costretto a produrre profitto.
Proporremo di redigere un programma che innanzitutto includa l'azienda della mobilità e della manutenzione stradale nella stessa APAM, studiando le procedure per acquisire Mantova Parking nel rispetto della conservazione dei posti di lavoro: questo permetterebbe all'azienda di disporre di quella liquidità, non eccessiva ma utile e necessaria, per fronteggiare impegni contingenti che è venuta a mancare quando il Comune capoluogo le ha tolto la competenza di cui disponeva.

Proporremo poi che l'efficiente officina ora aperta a clienti privati, divenga il soggetto di manutenzione degli automezzi di Provincia, Comune capoluogo e comuni soci in base ad apposite convenzioni così come il ritorno sul mercato del noleggio degli aurtobus per turismo.

Per i Comunisti Italiani, dunque, il capitale di APAM deve restare completamente pubblico, così come i soci devono vigilare e controllare sulla gestione aziendale, al fine di evitare che possano ripetersi deficit come quelli attuali o situazioni di palese violazione della norma e di coinvolgimento di amministratori e dirigenti in azioni giudiziarie e vertenze sindacali importanti, così come è avvenuto per la vicenda delle cooperative di subappalto degli autisti.

Quanto è accaduto nelle realtà provinciali che hanno privatizzato, depone senza dubbio contro l'ipotesi: riduzione delle tratte, licenziamenti del personale, riduzione delle garanzie e dei diritti per i lavoratori, aumento delle tariffe ed inefficienza del servizio sono gli esiti. Lo stesso di quanto si sta ripetendo per gli ospedali e tutti i servizi pubblici privatizzati anche nel nostro territorio.

8.8.07

Giancarlo Latini
per la segreteria provinciale Pdci

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