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Le bugie e le rimozioni degli amici di Israele: botta e risposta tra Raiz e Radio Città Aperta

(7 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Una manifestazione “Per la verità, per Israele”. E’ la parola d’ordine della maratona oratoria che si terrà questo pomeriggio presso il Tempio di Adriano a Roma. Hanno aderito politici, intellettuali e artisti, italiani e stranieri, fra cui Giuliano Ferrara e Paolo Mieli, Roberto Saviano e Walter Veltroni. Ad aprire la manifestazione sarà l'ex primo ministro di destra spagnolo José Marìa Aznar. Promotrice dell’iniziativa è la deputata del Pdl e colona Fiamma Nirenstein: un’iniziativa che ha sollevato le proteste delle associazioni al fianco del popolo palestinese e di quelle dell’ebraismo progressista che accusano gli aderenti all’iniziativa di essere sistematicamente silenti sulle sofferenze e le ingiustizie commesse da decenni contro il popolo palestinese e di essere complici dell'apartheid israeliana. Pubblichiamo di seguito uno scambio, tratto da Facebook, tra Radio Città Aperta e il cantante noto con lo pseudonimo di Raiz, ex frontman degli Almamegretta e che ha aderito all'iniziativa Pro Israele di oggi.

Radio Città Aperta:


Caro Raiz, in questi anni Radio Città Aperta di Roma, così come tante altre radio e media comunitari e alternativi al circuito mainstream, ti hanno sostenuto, diffuso, promosso e acclamato. Sempre in maniera disinteressata e gratuita... Ma ora non condividiamo il tuo schieramento a fianco del feroce regime sionista: un...a scelta incomprensibile e fuori da ogni logica. Vorremmo intervistarti, affinchè tu possa spiegarci sosa c'entri con una colona di estrema destra come Fiamma Nirenstein e con gente come Ferrara. Saremmo lieti di ascoltare e di capire, e credo tante delle persone che in questi anni ti hanno seguito. Glie lo devi. Shalom, Salam

Raiz (con lo pseudonimo di Aaron Wolpa):
Se mi avete sostenuto, è segno che vi piaceva la mia musica ed i contenuti che veicolava.
"feroce regime sionista" è un'espressione faziosa, insultante e fuori luogo. E' come se io, volendo parlare male di berlusco...ni mi esprimessi con un' espressione tipo "schifosa pedofila italia". Tu non ti risentiresti? Non penseresti che forse la critica alla politica di un governo o un singolo premier non dovrebbe mettere in dubbio la moralità e la legittimità di un'intera nazione? Ecco questo con Israele succede sempre. Ma forse voi non volete criticare la politica di Israele, bensì il suo diritto ad esistere. Questo per me è inconcepibile ed è una delle cause di una guerra che dura da 60 anni. D'altronde, anche riferirsi agli israeliani sempre e solo con il termine sionisti li delegittima. E' come se io chiamassi i palestinesi sempre e solo "arabi", delegittimando il loro diritto ad uno stato in terra di palestina.
Io sarò a piazza di pietra domani per dire basta al manicheismo
stupido e inconcludente che mette i buoni sempre da una parte e i cattivi dall'altra. Israele esiste, ha dei confini e va riconosciuto. Questa guerra ha responsabili e ragioni da entrambe le parti. Quando Hamas e Fatah riconosce che uno stato ebraico esiste, è loro vicino e sono pronti a discutere confini e tutto il resto mi sentirò anche io libero di criticare le scelte sbagliate di questo o quel governo israeliano. Lo farò sapendo di farlo come lo farei in Italia, sicuro che dalla Svizzera non mi arrivano 9000 missili in tre anni sulla Lombardia gettati da un'organizzazione che ha nella carta costitutiva la cancellazione dell'Italia.
Questo è Hamas: una tirannide guerrafondaia che usa i cittadini di Gaza come vittime sacrificali da esporre allo scandalo del mondo. Quanto è stupido chi pubblica foto di guerra dicendo "raiz è amico di chi ha fatto questo". Allora voi siete amici di chi ha massacrato 500 militanti di fatah? Di chi ha messo migliaia di bombe e fatto centinaia di innocenti vittime civili in attentati kamikaze in ospedali, centri commerciali , ristoranti, discoteche? Di chi umilia donne ed omosessuali nei territori che governa? Certo che no, mi diresti tu. E allora di cosa dovrei sentirmi complice io, anche dell' ultima cazzata che combina un soldato di Tzahal perchè sostengo il diritto di Israele ad esistere? Ecco il problema: la critica ad Israele confina sempre strettamente con l'odio generalizzato. A nessuno viene riservato questo trattamento , ed ecco perchè c'è la cosa di domani; ecco perchè io ci andrò.
Se già sai che la mia scelta è "incomprensibile e fuori da ogni logica", che mi vuoi intervistare a fare? Per farmi il processino politico stile anni di piombo? Risparmiamocelo pure e parliamo di musica quando vengo a Roma per un concerto, se ti fa piacere. E poi: Fiamma Nirenstein a quanto ne so non abita a Gush Etzion, dunque non è una colona ma in Italia e di estrema destra non mi pare proprio. Tu a piazza Vescovio ci passi mai? Be' ecco a me l'estrema destra mi pare risieda lì. Ferrara è uno che ha opinioni spesso criticabili, ma qualche volta dice cose interessanti e quando sento una cosa intelligente, sia che me la dica tu sia che me la dica Ferrara, io condivido. Non sono uno che dice no a priori, io non ho nemici preconfezionati.
Detto questo, chi vorrà continuare a seguire un artista che ha sempre professato l'incontro tra le culture, il rifiuto degli integralismi, ha scritto e si è battuto per i diritti delle donne ,degli omosessuali, degli stranieri fuori da ogni "centrale" ideologica che detta la retta dottrina da predicare, si accomodi.
Chi invece lo vorrà "boicottare" (mamma mia ragazzi la terza internazionale non riuscite proprio a staccarvela di dosso!) faccia pure. Per quello che viene pagata la musica oggi...
Saluti.

Radio Città Aperta:

Caro 'Aaron Wolpa',
è evidente come le nostre argomentazioni segnino una divaricazione stellare. Ma sue due cose non mollo la presa:
1) Se hai scelto di andare all'iniziativa per la verità su Israele a dire basta con i manicheismi, hai scelto un luogo decisamente inadeguato. Lì non c'è un discorso sulla pace in Medio Oriente che tiene conto di tutti i soggetti coinvolti ma una scelta di campo a sostegno di un apparato statale e ideologico (e non di un singolo politico o governo) che ha coscientemente costruito l'apartheid contro i palestinesi. L'apparato ideologico del sionismo è stato e resta questo ed oggi sta applicando materialmente i suoi presupposti. Non siamo noi a definire sionisti gli israeliani, è lo stato d'Israele e le sue istituzioni che da decenni cercano di inculcare il sionismo nei cittadini di quello stato e che addirittura vogliono imporre ai cittadini palestinesi l'abiura della loro identità e della loro origine.
L'on. Nirenstein è espressione rivendicata di tutto questo e i fatti ci dicono che lo squadrismo non risiede solo a piazza Vescovio ma anche in altri quartieri che ad esso dovrebbero - per la storia vissuta - essere estremamente allergici (ti rammento se vuoi alcuni recenti episodi nella città di Roma con aggressioni da parte dei ragazzotti dei gruppi sionisti contro inermi pacifisti).

2) Chi in questi anni ha contestato la politica israeliana e le contraddizioni della sua narrazione pubblica, non è necessariamente un sostenitore di Hamas (il giochetto è troppo facile) nè un erede della terza internazionale (e comunque non ci sarebbe niente di male...). La seconda non esiste più da settancinque anni e, comunque, alcuni suoi eminenti rappresentanti sostennero la nascita dello stato di Israele nella seconda metà degli anni quaranta; il primo (Hamas) è solo una delle organizzazioni della resistenza palestinese e non certo quella a noi più vicina, al contrario.

Per quanto riguarda il tuo accostamento tra la nostra offerta di uno spazio a Radio Città Aperta per sviluppare un dibattito tra posizioni diverse e 'gli anni di piombo' non commento, perchè si commenta da solo. Ti ricordo anche che l'Italia non ha mai invaso la Svizzera, mentre invece Israele - che contrariamente a quanto dici tu non ha confini perchè li vuole espandere - occupa e assedia ormai dal 1948 tutti i territori palestinesi, Gaza compresa.

Infine, ma non per importanza, numerosi artisti come Santana, Gorilla'z, Scott Heron, hanno aderito alla campagna di boicottaggio dell'economia di guerra israeliana e moltissimi altri negli ultimi mesi si sono rifiutati di suonare in Israele. Gli artisti italiani o sono silenti oppure, come nel tuo caso, si schierano con Israele...e poi ci lamentiamo che nel nostro paese vince e governa il berlusconismo?

Per quanto riguarda il tuo invito a parlare di musica mi spiace ma sei tu che l'hai buttata in politica, facendo una scelta di campo chiara e netta. Se diffondere e sostenere la tua musica vuol dire sostenere, anche indirettamente, la propaganda di uno stato razzista e guerrafondaio come quello di Israele, ci dispiace molto ma da oggi in poi non contare più su di noi.

Shalom, salam

www.radiocittaperta.it

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