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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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(16 Novembre 2011)
Direttamente proporzionali ai disegni faraonici dei dirigenti trenitalia in vista della prossima completa liberalizzazione di mercato, si moltiplicano licenziamenti, sospensioni, ricatti in ferrovia.
Dopo i 4 ferrovieri genovesi licenziati perché rei di aver parlato di sicurezza con la trasmissione Report, dopo il macchinista r.l.s. Dante De Angelis e il capotreno Sandro Giuliani, tocca a Riccardo Antonimi, ferroviere di R.F.I..
Da sempre impegnato al fianco delle lotte contro la privatizzazione ferroviaria, nei suoi vari passaggi da ferrovie dello stato a ente, a s.p.a. all’attuale spezzatino Trenitalia, animatore del comitato contro la direttiva Prodi ( la 440 che recepiva il diktat europeo privatizzatore ), voce dei famigliari delle 32 vittime della strage di Viareggio, Riccardo Antonimi è stato licenziato da trenitalia, dopo aver subito minacce e sospensioni da Moretti ed i suoi dirigenti.
Non è un caso, ma una strategia, quella di Moretti e company, quella di attaccare gli r.l.s. ed i ferrovieri piu’ impegnati in difesa della sicurezza propria, dei viaggiatori e delle popolazioni coinvolte tragicamente in incidenti che potevano e dovevano essere evitati.
Una strategia avallata dai continui accordi sindacali al ribasso in materia di salute e sicurezza ( vedasi macchinista unico e turno per il personale di bordo I.V.U. ).
Normative non rispettate e “risparmi” sono alla base dell’aumento dell’insicurezza del trasporto ferroviario, a fronte del cinico calcolo sul “pareggio di bilancio”; un pareggio conquistato a suon di tagli di manutenzioni e trasporto regionale, un’offesa ai tanti lavoratori pendolari che pagano sul serio i loro pesanti abbonamenti per viaggiare al freddo o al caldo, spesso in ritardo, su pochi treni sporchi e sorpassati dai supertreni per signoroni ad alta velocità ( ormai giunti ad avere ben 4 classi a bordo! ).
L’attacco di Trenitalia alle avanguardie sindacali e di lotta tende, oltre che a terrorizzare un’intera categoria di lavoratori, in ultima analisi, ad impedire la saldatura tra ferrovieri e viaggiatori per un trasporto sicuro, dignitoso, puntuale.
Per questo la lotta di Riccardo, Sandro, Dante, e di tutti gli altri licenziati e colpiti dalla repressione aziendale è la lotta dei viaggiatori e delle popolazioni violentate da trasporti nocivi ed insicuri.
La lotta di Riccardo Antonimi è la lotta di tutti!
Vogliamo Riccardo al suo posto di lavoro e di lotta!
Licenziamo Moretti, i dirigenti papponi ed i periti corrotti!
PER UN TRASPORTO SENZA CLASSI!
Ferrovieri, pendolari, studenti,
partecipiamo all’assemblea pubblica indetta dalla “rete nazionale sicurezza e salute nei luoghi di lavoro” per venerdi’ 25 novembre ore 17.30 in via G Galilei nr. 53
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