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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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(1 Settembre 2003)
I metalmeccanici della provincia di Brescia scenderanno in sciopero generale di 4 ore venerdì 5 settembre, per fermare la strage provocata dagli infortuni nei luoghi di lavoro.
Carlos Victor Sandoval Garibay di 33 anni, immigrato dal Perù e in Italia da tre mesi, è il lavoratore deceduto in seguito all'infortunio mortale accaduto alla Iro di Odolo (Brescia)il 26 agosto 2003, è la quinta vittima negli ultimi due mesi in aziende metalmeccaniche della provincia di Brescia.
Ma Garibay è una doppia vittima, della fabbrica e delle leggi sull'immigrazione.
Aveva infatti un permesso di soggiorno falso, pagato duemila euro per aggirare la Bossi-Fini, lavorare e morire lavorando.
C'è chi pensa che gli infortuni mortali siano sostanzialmente dovuti alla fatalità, o peggio che siano il prezzo da pagare all'industrializzazione del nostro paese.
La realtà è che in questi anni c'è stata una trasformazione delle fabbriche che ha visto un netto peggioramento delle condizioni di lavoro, l'aumento dei ritmi lo ha reso più alienante e l'organizzazione del lavoro è tesa al massimo della competitività, la ricerca del risparmio con il ricorso agli appalti ed ai subappalti ha aumentato il precariato e favorito la violazione delle norme di sicurezza.
In molti casi lavoro precario significa basso salario, orario prolungato e condizioni pesanti: tutto questo viene imposto con il ricatto della possibile perdita del posto di lavoro.
In seguito all'estendersi delle diverse forme di precariato sono sempre più i lavoratori che vivono condizioni difficili e sono esposti a grandi rischi per la loro salute ed incolumità fisica.
Lavoratori uccisi da macchinari o materiale che li ha schiacciati, uccisi in seguito alla caduta dal tetto di un capannone, o schiacciati dai mezzi di trasporto interno: in queste condizioni muoiono sia ragazzi alle prime armi, che lavoratori con molti anni di esperienza alle spalle.
Centro di documentazione e lotta - Roma
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