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Trentino, referendum del 30 settembre: andare a votare e votare si

Si all’abrogazione degli articoli della legge Salvaterra che stanzia ulteriori fondi per le scuole private.

(27 Settembre 2007)

In Italia la scuola è pesantemente condizionata, in senso anti-democratico ed oscurantista, da quella scelta politica di fondo, volta a sancire l’alleanza tra istituzioni statali e Chiesa Cattolica, che ha sempre caratterizzato lo Stato italiano e che la Costituzione Repubblicana ha limitato solo formalmente.

Non solo la Chiesa e la religione cattolica hanno esercitato in mille forme la loro influenza ideologica e politica in tutti gli ordini e gradi della scuola pubblica, ma hanno potuto mantenere e sviluppare un proprio "apparato scolastico" di fatto parificato dallo Stato, sul piano del valore giuridico del percorso scolastico, a quello della scuola pubblica.

I processi di privatizzazione della Scuola pubblica hanno aperto enormi spazi non solo ad un’ulteriore penetrazione della Chiesa Cattolica, ma anche ad un’ulteriore espansione dell’apparato delle "scuole private" controllate dalla stessa Chiesa.

Mentre le scuole pubbliche risentono di una crescente carenza di personale insegnante e di strutture, sempre più fondi e risorse vengono dirottate dallo Stato italiano verso le scuole private. Contemporaneamente, sul piano politico ed ideologico, si cerca in tutti i modi di rafforzare l’influenza della Chiesa all’interno della società come fattore di coesione reazionaria e di passivizzazione dei lavoratori e dei giovani ed oggi, in modo particolare, come ulteriore tentativo, anche sul terreno del cattolicesimo, di contribuire a quell’operazione globale dell’imperialismo volta a sostenere che esiste una "civiltà occidentale" fondata sul cristianesimo che si ritrova assediata e minacciata nei suoi valori fondamentali e nella sua stessa esistenza da altri popoli e da altre culture e religioni.

Si può affermare che il Trentino, singolarmente, risulti all’avanguardia in questi processi visto che con la Legge Salvaterra si intendono promuovere e sperimentare, in nome della "parificazione’, forme ancora più smaccate di sostegno economico, politico ed ideologico alle scuole private, rispetto a quelle già operanti su scala nazionale.

Sul piano degli insegnamenti politici che è necessario trarre, è rilevante che in quest’operazione risulti protagonista il governo locale retto dal centro-sinistra che non a caso in gran parte mira al boicottaggio del referendum, in parte invita ad andare a votare ribadendo il proprio supporto alla Legge Salvaterra e, in parte ancora (DS), sceglie ipocritamente di non dare indicazioni di voto.

Coordinamento provinciale Slai-Cobas del Trentino

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