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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Senza tregua... Fino alla sconfitta del piano Tremonti-Gelmini

(15 Novembre 2008)

L’ onda anomala di studenti medi ed universitari, docenti e ricercatori precari che in queste settimane ha invaso piazze, strade, scuole e facoltà contro la legge 133 e il decreto 137 rappresenta ha finalmente rotto quella pace sociale che aveva garantito ai padroni decenni di dominio incontrastato.

Fino ad oggi i governi di centrodestra e centrosinistra hanno fatto il bello e il cattivo tempo, portando avanti attacchi generalizzati allo stato sociale, leggi che hanno imposto alle giovani generazioni condizioni di lavoro e di studio sempre più precarie ed umilianti, “riforme” che hanno sottratto risorse a lavoratori e studenti per consegnarle nelle mani dei padroni di Confindustria e delle banche: quegli stessi parassiti che con la loro avidità di profitti hanno portato al collasso del sistema capitalistico, e che ancora hanno la faccia tosta di pretendere che siano le classi oppresse a pagare il prezzo della loro crisi. Le leggi Gelmini non sono altro che il coronamento di quell’opera di macelleria sociale che attraverso le Riforme Ruberti, Berlinguer, Zecchino e Moratti ha progressivamente espulso i proletari da scuola e università.

Il movimento studentesco ha detto basta a tutto ciò, travolgendo con la radicalità delle sue parole d’ordine un governo reazionario e fascistoide, ed evitando le lusinghe delle finte opposizioni parlamentari, dei sindacati concertativi e dei baronati accademici, interessati solo a preservare privilegi di casta.Le tematiche poste dal movimento sono tutte politiche, ed è compito di questo movimento di sconfiggere i tentativi di burocrati e apparati di far apparire il movimento come a-politico, al fine di spegnere il conflitto e incanalarlo in alvei istituzionali.
La crisi economica in atto non lascia più spazio a compromessi e mediazioni: se la lotta degli studenti vince, essa sarà da esempio per rilanciare il conflitto nell’intero mondo del lavoro, contro il carovita e la precarietà, contro le politiche reazionarie e razziste della destra e per la riconquista di quei diritti sociali cancellati in questi anni grazie alla concertazione tra padroni, governi e sindacati confederali.

· RITIRO IMMEDIATO DELLA LEGGE 133 E DEL DECRETO 137
· FUORI I PADRONI DA SCUOLE E FACOLTA’: ABROGAZIONE DELLE RIFORME BERLINGUER, ZECCHINO E MORATTI
· ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI TUTTI I PRECARI
· AUMENTO DEI FONDI PER SCUOLA, UNIVERSITA’ E RICERCA ATTRAVERSO IL TAGLIO DELLE SPESE MILITARI E LO STOP ALLE “GRANDI OPERE”
· NO AL MAESTRO UNICO NELLE SCUOLE
· MENO PRIVILEGI PER PRESIDI E BARONI, PIU’ FONDI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: SALARIO GARANTITO AGLI STUDENTI MENO ABBIENTI
IL MOVIMENTO E’ ANTIFASCISTA: FUORI I FASCISTI DAL MOVIMENTO

LA CRISI SE LA PAGHINO LORO!
SOLO LA LOTTA PAGA- STUDENTI E LAVORATORI: UNITI SI VINCE

Napoli, 12-11-08

Associazione Unità Comunista/Movimento Campano Per la Costituente Comunista
www.unitacomunista.it

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