">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

La Gelmini ha ragione

La Gelmini ha ragione

(26 Novembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni studentesche contro la "riforma" Gelmini in tutte le città.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Senza tregua... Fino alla sconfitta del piano Tremonti-Gelmini

(15 Novembre 2008)

L’ onda anomala di studenti medi ed universitari, docenti e ricercatori precari che in queste settimane ha invaso piazze, strade, scuole e facoltà contro la legge 133 e il decreto 137 rappresenta ha finalmente rotto quella pace sociale che aveva garantito ai padroni decenni di dominio incontrastato.

Fino ad oggi i governi di centrodestra e centrosinistra hanno fatto il bello e il cattivo tempo, portando avanti attacchi generalizzati allo stato sociale, leggi che hanno imposto alle giovani generazioni condizioni di lavoro e di studio sempre più precarie ed umilianti, “riforme” che hanno sottratto risorse a lavoratori e studenti per consegnarle nelle mani dei padroni di Confindustria e delle banche: quegli stessi parassiti che con la loro avidità di profitti hanno portato al collasso del sistema capitalistico, e che ancora hanno la faccia tosta di pretendere che siano le classi oppresse a pagare il prezzo della loro crisi. Le leggi Gelmini non sono altro che il coronamento di quell’opera di macelleria sociale che attraverso le Riforme Ruberti, Berlinguer, Zecchino e Moratti ha progressivamente espulso i proletari da scuola e università.

Il movimento studentesco ha detto basta a tutto ciò, travolgendo con la radicalità delle sue parole d’ordine un governo reazionario e fascistoide, ed evitando le lusinghe delle finte opposizioni parlamentari, dei sindacati concertativi e dei baronati accademici, interessati solo a preservare privilegi di casta.Le tematiche poste dal movimento sono tutte politiche, ed è compito di questo movimento di sconfiggere i tentativi di burocrati e apparati di far apparire il movimento come a-politico, al fine di spegnere il conflitto e incanalarlo in alvei istituzionali.
La crisi economica in atto non lascia più spazio a compromessi e mediazioni: se la lotta degli studenti vince, essa sarà da esempio per rilanciare il conflitto nell’intero mondo del lavoro, contro il carovita e la precarietà, contro le politiche reazionarie e razziste della destra e per la riconquista di quei diritti sociali cancellati in questi anni grazie alla concertazione tra padroni, governi e sindacati confederali.

· RITIRO IMMEDIATO DELLA LEGGE 133 E DEL DECRETO 137
· FUORI I PADRONI DA SCUOLE E FACOLTA’: ABROGAZIONE DELLE RIFORME BERLINGUER, ZECCHINO E MORATTI
· ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI TUTTI I PRECARI
· AUMENTO DEI FONDI PER SCUOLA, UNIVERSITA’ E RICERCA ATTRAVERSO IL TAGLIO DELLE SPESE MILITARI E LO STOP ALLE “GRANDI OPERE”
· NO AL MAESTRO UNICO NELLE SCUOLE
· MENO PRIVILEGI PER PRESIDI E BARONI, PIU’ FONDI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: SALARIO GARANTITO AGLI STUDENTI MENO ABBIENTI
IL MOVIMENTO E’ ANTIFASCISTA: FUORI I FASCISTI DAL MOVIMENTO

LA CRISI SE LA PAGHINO LORO!
SOLO LA LOTTA PAGA- STUDENTI E LAVORATORI: UNITI SI VINCE

Napoli, 12-11-08

Associazione Unità Comunista/Movimento Campano Per la Costituente Comunista
www.unitacomunista.it

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «La controriforma dell'istruzione pubblica»

Ultime notizie dell'autore «Associazione Unità Comunista»

5061