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Sanità Lazio: odiosi e ingiusti i ticket in pronto soccorso

(29 Gennaio 2010)

“La scelta di Guzzanti di introdurre il ticket in Pronto Soccorso, se confermata, oltre che odiosa è particolarmente ingiusta e penalizzante”, commenta Licia Pera della RdB Sanità Lazio. “Infatti i cittadini del Lazio sono già costretti a pagare IRPEF e IRAP oltre i livelli massimi, grazie ad un piano di rientro che non ha migliorato le prestazioni sanitarie né, tantomeno, ridotto le liste d’attesa. Ha invece soppresso ben 3 ospedali solo a Roma, tagliando complessivamente circa 5.000 posti letto e, come evidenziato dalla Corte dei Conti nella sua relazione, continua a produrre costantemente altro debito”.

Precisa la rappresentante RdB: “Una mera operazione di cassa che, oltre a non intervenire strutturalmente sulle cause che provocano l’affollamento dei Pronto Soccorsi, finirà per colpire le fasce più deboli della popolazione, che non sapranno più a quale santo votarsi mentre chi può permetterselo bypasserà le lunghe liste d’attesa ambulatoriali. Assurdo e contradditorio poi che a tale provvedimento si affianchi la conferma del blocco del turn over del personale, ridotto già all’osso da un decennale blocco delle assunzioni e che solo negli ultimi 3 anni ha visto una diminuzione di circa 4.000 unità. Chi si occuperà del triage e delle pratiche amministrative per il pagamento del ticket, se il personale non è sufficiente nemmeno a garantire soccorso ai codici rossi e gialli?”.

“La RdB, infine, trova patetico e in malafede questo modo di considerare la salute e la sanità come un bancomat per qualsiasi Governatore o Commissario, quando ormai le cause degli sprechi sono evidenti a tutti: appalti, esternalizzazioni, proliferazione di manager e consulenti, assenza di controlli sul privato accreditato, ovvero tutto ciò a cui chiunque si sia succeduto alla guida del Lazio si è ben guardato di mettere mano“, conclude Licia Pera.

Roma, 28 gennaio 2010

Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego

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