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Flotilla… Israele si lamenta pure per costi arrembaggio

Spenderà milioni di dollari per incarcerare ed espellere gli attivisti sequestrati la scorsa notte in alto mare.

(31 Maggio 2010)

Tel Aviv, 31 maggio 2010 Nena News – Oggi si contano i morti dell’arrembaggio israeliano alla Freedom Flotilla diretta a Gaza ma gli amministratori del ministero della difesa a Tel Aviv sono impegnati in altri conteggi.

Costa tre milioni di shekel (circa un milione di dollari) il centro di identificazione e detenzione allestito al porto di Ashdod, destinato ad «accogliere» i circa 700 attivisti internazionali a bordo delle imbarcazioni pacifiste arrestati dai commando israeliani. Come prevede un portavoce del ministero della difesa, che ha parlato al quotidiano economico on line «Globes», molti dei pacifisti stranieri che arriveranno al centro di detenzione Ashdod non collaboreranno ed attueranno forme di protesta per l’uccisione e il ferimento di tanti loro compagni, “allungando” i tempi della detenzione e, di conseguenza, anche i costi per il loro mantenimento.

Da parte sua «Globes» aggiunge che lo Stato di Israele dovrà pagare il costo dei biglietti aerei necessari per rimandare a casa gli attivisti arrestati e che la Marina militare dovrà spendere fondi per il mantenimento della flottiglia sequestrata con la forza e al termine di uno spargimento di sangue in alto mare. L’Esercito, prosegue il giornale on line, dovrà provvedere a far arrivare a Gaza almeno una parte delle 10mila tonnellate di aiuti umanitari a bordo delle navi pacifiste, allo scopo di migliorare l’immagine internazionale dello Stato ebraico dopo la strage dei pacifisti.

Nena News

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