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Lavoro: indifferenza per i morti

(22 Giugno 2005)

Se in servizio muore un militare, un carabiniere, un poliziotto si organizzano funerali di Stato, si distribuiscono medaglie d'oro, si proclamano lutti cittadini, minuti di silenzio.

Si tratta certamente di perdite dolorose, ma chi sceglie le attività suddette dovrebbe rendersi conto che si tratta di attività pericolose e dovrebbe mettere in conto la possibilità di lasciarci la pelle. Ma se un qualsiasi altro lavoratore muore per infortunio sul lavoro l'indifferenza è generale. In questo caso la morte rientra nella normalità!

A volte il sindacato dei lavoratori organizza qualche manifestazione ma solo eccezionalmente.
Eppure questi lavoratori non dovevano mettere in conto di morire sul lavoro.
Avevano scelto un lavoro tranquillo.

La loro morte ci dovrebbe impressionare più di quella di chi ha scelto un lavoro rischioso.
Per esempio il ministro del Lavoro dovrebbe farsi carico dei funerali e parteciparvi.
Il presidente della Repubblica qualche medaglia d'oro alla memoria dovrebbe concederla. Per conseguenza i figli dovrebbero essere agevolati.

Non succede nulla di ciò. Forse bisognerebbe far indossare una divisa a tutti i lavoratori, visti i privilegi che ne conseguono.

Roberto Faraci

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