">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o1289

 

Veneto: più sei ammalato, più paghi

una presa di posizione contro la truffa dei "country hospital" (articolo de Il Gazzettino)

(17 Febbraio 2003)

"Si continua a penalizzare il cittadino malato addirittura ponendo una tassa sulla malattia : più stai dentro le strutture di ricovero, perché sei ammalato, e più paghi". I consiglieri regionali di Rifondazione comunista, Maurizio Tosi e Pietrangelo Pettenò, insorgono contro la ventilata riorganizzazione del sistema ospedaliero veneto soprattutto nella parte che prevede l'istituzione dei cosiddetti "residence" sanitari.

E affidano la loro protesta a una interrogazione a risposta immediata che parte ricordando che la riorganizzazione "prevedeva il mantenimento delle strutture sanitarie sostituendo i posti letto ospedale tagliati con altre strutture intermedie dove la post-acuzie potesse trovare assistenza diversa con minori costi, i famosi "country hospital" o "community hospital" per arrivare alla scoperta che "le famose strutture che dovevano sopperire ai tagli dei posti letto negli ospedali, sono nella realtà strutture per pazienti oltre i 65 anni e a pagamento" per le quali è prevista una quota a carico del paziente pari a 5 euro al giorno per i primi 20 giorni, 10 euro al giorno dal 21. al 40., 35 euro al giorno dal 41. al 70., 50 euro al giorno per i giorni successivi"."Considerato che sempre più pazienti lamentano dimissioni precoci dagli ospedali con pazienti ancora in via di guarigione e notevoli disagi per i cittadini malati - affermano ancora Tosi e Pettenò - il processo di de-ospedalizzazione deve essere affrontato partendo dagli effettivi bisogni della popolazione e non da meri conti di bilancio, la compartecipazione alla spesa appare una forzatura non accettabile e in nessun ospedale si separa la spesa alberghiera da quella sanitaria e la riorganizzazione del servizio sanitario fatta dalla Giunta regionale è quindi un vero e proprio danno per la tutela dei diritti dei cittadini".

E qui partono le richieste: "Quali sono i valori di solidarietà e di tutela che ispirano la riorganizzazione sanitaria che il centrodestra vuole dare ai cittadini del Veneto? Quali sono le famose strutture nel territorio che dovevano sopperire ai tagli degli ospedali e dei posti letto?" Per arrivare all'invito alla Giunta di "ritirare il provvedimento trattandosi non di una compartecipazione alla spesa ma di una vera e propria tassa progressiva sulla malattia ".

"Come abbiamo sempre sostenuto - aggiunge Gemma Lunian, responsabile regionale sanità di Rifondazione, annunciando battaglia politica in commissione - il centrodestra che governa il Veneto sta andando in un'unica direzione, quella di smantellare la sanità pubblica e andare verso le assicurazioni private. Dopo i pesanti tagli ai posti letto e la chiusura degli ospedali, invece di proporre strutture alternative per post acuti, come promesso a gran voce, questa nuova delibera toglie ancora diritti ai cittadini presentando un progetto improvvisato che non è certo il frutto di un programma dei servizi dall'ospedale al territorio. Si parla solo di costi e procedure, ma non tiene conto dei bisogni effettivi della popolazione e in più , mentre si ammette che c'è un risparmio rispetto alla degenza in ospedale, si chiedono soldi ai malati, addirittura a tempo, penalizzando le fasce più deboli della popolazione".

Martedì, 11 Febbraio 2003

Giuseppe Tedesco

Fonte

  • fonte: Il Gazzettino - 11 febbraio

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Sanità pubblica: rottamare per privatizzare»

Ultime notizie dell'autore «Partito della Rifondazione Comunista»

5349