Capitale e lavoro :: Sanità pubblica: rottamare per privatizzare

Caso Glaxo: Rifondazione propone la sospensione ticket nel Veneto

e un'indagine conoscitiva regionale

(15 Febbraio 2003)

(Arv) Venezia 13 feb. 2003 - "In attesa che le indagini in corso chiariscano la portata del fenomeno dei farmaci prescritti da medici compiacenti opportunamente "convinti" dalla Glaxo e le relative responsabilità, riteniamo opportuno che la Giunta regionale decreti la sospensione del pagamento del ticket sui farmaci".

Lo ha dichiarato oggi, a palazzo Ferro-Fini, il capogruppo di Rifondazione Comunista Mauro Tosi il quale ha chiesto anche che la Commissione sanità del Consiglio regionale del Veneto promuova un'indagine conoscitiva "per accertare l'entità delle vendite di farmaci indotta da procedure illecite come quelle scoperte nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza e in corso di accertamento".

"Bene ha fatto l'assessore regionale alla sanità Fabio Gava -afferma ancora Tosi- a dichiarare alla stampa che "se ci sono illeciti la prima vittima è la sanità pubblica". Avrebbe, però, dovuto aggiungere che vittime sono anche i malati e gli anziani di questa regione che hanno dovuto pagare gran parte di quei 300 milioni di euro che sembrano essere la cifra complessiva degli affari che la Glaxo avrebbe realizzato".

Il capogruppo di Rifondazione chiede inoltre alla Giunta veneta di dichiararsi disponibile ad eventualmente costituirsi parte civile in sede processuale.