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Metalmeccanici: un nuovo contratto per arretrare ancora.

(16 Maggio 2007)

Circa la Proposta di Piattaforma per il Rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm , ormai assistiamo ad un triste rito con i Sindacati Confederali che sparano cifre fasulle, accuratamente costruite per mascherare la miseria delle rivendicazioni, la controparte che ribassa e dopo lunghe e dispendiose trattative si giunge al solito accordo in cui Confindustria è contenta ma finge di aver ceduto e le Organizzazioni Sindacali propagandano il grande risultato raggiunto (dopo aver "spiegato" ai lavoratori che non si poteva ottenere di più ) .

È IL GIOCO DELLE PARTI IN CUI SI RAGGIUNGONO SEMPRE ACCORDI A SCAPITO DEI LAVORATORI .

Il gioco inizia con le fasulle Rivendicazioni Sindacali, per quanto riguarda la parte economica Fiom-CGIL, Fim -CISL e Uilm nell'attuale Piattaforma rivendicano 117 Euro di aumento lordo per il 5° livello e scrivono che sono 147 perché richiedono 30 Euro aggiuntivi per chi non ha il Contratto Integrativo .

1°. Perché le cifre di riferimento sono quelle lorde del 5° livello quando la stragrande maggioranza dei metalmeccanici sono inquadrati al 3° livello ?

2°. Perché aggiungere una somma che fa aumentare la rivendicazione ( in questo caso 30 Euro sempre per il 5° livello ) quando questo attesta semplicemente che i Sindacati Confederali non fanno la Contrattazione Aziendale e quindi ogni anno regalano all'Azienda dei soldi che spetterebbero ai lavoratori ?

3°. Perché non hanno nemmeno il coraggio di scrivere in quante così dette Rate i lavoratori usufruiranno di questa miseria che non compensa nemmeno l'inflazione programmata ?

Nel precedente contratto erano scaglionati in ben 2 anni !

Federmeccanica a fronte dei 117 (o 147 ? ) Euro ne ha proposto 68, sempre lordi e sempre al 5° livello, facile desumere che si rischia un'Accordo sugli 80 Euro lordi al 5° livello che per la stragrande maggioranza dei metalmeccanici significherà circa 45 Euro di aumento e non si sa in quali tempi .

È GRAVE che dopo aver devoluto gran parte della Contrattazione di categoria ad Accordi aziendali i Sindacati Confederali non la esercitano e chiedono nella Contrattazione Nazionale un misero compenso per non dare fastidio alle Aziende .

Questo per quanto riguarda la parte economica, la parte normativa della piattaforma è un vero e proprio scandalo e citiamo un punto per intero "Si rivendica che tutti i rapporti di lavoro a tempo determinato, di qualsiasi tipo e durata, possano raggiungere al massimo il 15% della forza occupata a tempo indeterminato, per singola unità produttiva .Scopo dei rapporti di lavoro a termine è quello di far fronte a esigenze di flessibilità dell'impresa non altrimenti affrontabili. La percentuale del 15% potrà essere derogata con specifiche intese a livello aziendale . I contratti a causa mista con componente formativa (apprendistato e inserimento) volti all'inserimento lavorativo a tempo indeterminato, non concorrono alla formazione di tale percentuale" .

Sembra sia un paletto, non più del 15% , esclusi i contratti di formazione e di inserimento , in realtà è una proposta che porta la vergognosa definizione di rivendicazione che sfonda le porte al lavoro precario , un solo esempio, alla Fiat-SATA di Melfi il 15% ( che sarà alzato per la controrivendicazione datoriale ) equivale alla possibilità aziendale di avere oltre 700 lavoratori precari "in pianta stabile" ( il doppio di quelli finora utilizzati ) più tutti quelli in Contratto di Formazione e di Inserimento che non hanno nessuna garanzia occupazionale per oltre 4 anni . Non meraviglia che in questa Ipotesi di Piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale ogni concessione ed ulteriore svendita degli interessi dei lavoratori venga spacciata come rivendicazione, quando si è in procinto di calarsi completamente le brache si deve a tutti i costi evitare che i lavoratori possano gridare " Il re è nudo " . Come se non bastasse, oltre alla conferma dell'introduzione dell'orario plurisettimanale che, questo sì a differenza della retribuzione , potrà essere concordato in sede aziendale SI RIVENDICA LA FINE del tabù dei 15 TURNI di LAVORO , quello che alla Fiat-SATA di Melfi è sempre stato violato rispetto alla normativa nazionale DIVENTA NORMA , dappertutto a livello nazionale si introduce una normativa che da all'Azienda la possibilità STRUTTURALE di andare " oltre i 15 turni di lavoro" cioè l'eliminazione del Sabato e della domenica festivi conquistato nel lontano 1913 dai metalmeccanici dopo un mese e mezzo di scioperi di 40.000 metallurgici e 2.000 tranvieri introdotto dalla Bianchi e poi da tutte le industrie del settore .

Abbiamo sempre detto che Melfi era l'apripista per l'imposizione del peggioramento delle condizioni lavorative e dell'arretramento dei diritti degli operai a livello nazionale, quest' Ipotesi di Piattaforma per il Rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici ne è la piena conferma .

Quando a Melfi scompare la trattativa sui 15 turni, richiesti dall'Azienda per necessità produttive contingenti, voluti dai lavoratori, rivendicati da sempre da Alternativa Sindacale per tutti e per sempre ed i Sindacati Confederali non hanno potuto più prescindere dal mandato dei lavoratori di sottoscrivere l'Accordo solo a condizione che gli agognati 15 turni fossero per tutte le Unità produttive e per sempre, li si elimina a livello nazionale richiedendo un'unica condizione : "Che l'esame congiunto tra la direzione e la rappresentanza sindacale unitaria sia effettuato con congruo anticipo rispetto alla possibile attuazione delle nuove turnazioni".

Ma non è finita qui, c'è come sempre un Dulcis in Fondo , oltre alla vergognosa richiesta di una " Normativa " ( ma non c'è ancora ? Non l'hanno mai realizzata ? ) sui tempi di riposo minimi obbligatori ( siamo a quanto pare a prima dell'800 ), c'è la rivendicazione DI UNA QUOTA CONTRATTO , l'unica vera rivendicazione di questa Piattaforma che non è verso la controparte, cioè Federmeccanica, ma verso i lavoratori , I SINDACATI CONFEDERALI PRETENDONO che "la quota volontaria di contribuzione contrattuale per le lavoratrici e lavoratori non iscritti ad alcun sindacato verrà raccolta secondo le modalità del silenzio-assenso" che significa spartirsi una trattenuta sindacale dei lavoratori che si rifiutano di iscriversi ad un sindacato e di quelli aderenti ai Sindacati di Base ai quali le Aziende non riconoscono la delega e la Trattenuta sindacale e quindi di farsi pagare da tutti i lavoratori, anche da quelli che non sono d'accordo con il loro operato e da quelli che lo combattono perché firmano lo smantellamento dei loro diritti.

Siamo sicuri che questa richiesta sarà pienamente accolta dalla controparte , primo perché non gli costa niente, a pagare saranno i lavoratori e secondo perché aiuta le Aziende ad indebolire i Sindacati combattivi, quelli che al contrario dei Confederali non si calano le brache per imporre gli interessi dei Padroni .

La tecnica per incassare anche i soldi dei non iscritti è quella sperimentata per eliminare il TFR, cioè il silenzio-assenso . Siamo sicuri che eviteranno come la peste di propagandare questo punto della Piattaforma perché chi non sa e non farà una dichiarazione scritta sarà, con la complicità dell'Azienda, costretto a pagare una trattenuta a favore dei Sindacati Confederali per dei Contratti subordinati agli interessi dei Padroni a scapito del salario e dei diritti dei lavoratori .

Questa non è una Piattaforma rivendicativa ma l'incontro tra le esigenze padronali e quelle degli Apparati del sindacalismo concertativo , ormai irrimediabilmente contrari agli interessi dei lavoratori.

Invitiamo tutti i metalmeccanici nei Referendum di Fabbrica a BOCCIARE quest'assurda Proposta di Piattaforma di Fiom, Fim e Uilm e le Direzioni dei Sindacati di Base ad elaborare e proporre subito una chiara e sintetica UNICA Piattaforma Alternativa .

Melfi maggio 2007 Vito Fernando ROSA
Segretario di "Alternativa Sindacale"
Federata U.S.I. - A. I. T.

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