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Privatizzazione dell'acqua a Napoli: considerazioni su articolo di Carta

(4 Marzo 2006)

Vi inviamo alcune considerazioni sull'articolo a firma di Riccardo Petrella apparso sul N° 7 di Carta in relazione alla vicenda della lotta contro la privatizzazione dell'acqua a Napoli, con la preghiera di pubblicazione.

Conosciamo Carta e la sua attenzione ai movimenti. Per questo molto ci ha meravigliato nel vedere che si ospita, un articolo di Riccardo Petrella sulla vertenza acqua a Napoli ed in Campania senza preoccuparsi di dar voce a chi quella vertenza da più di un anno sta portando avanti. Nello stesso tempo ci ha stupito che Riccardo Petrella, membro del Comitato Internazionale per il Contratto mondiale dell'acqua e presidente dell'Acquedotto Pugliese spa, considerato in larghi settori del movimento come l'esperto della questione acqua, scriva inesattezze e riporti un quadro lontano dalla realtà di lotta napoletana.

Una prima inesattenza: Nola e Castellammare appartengono all'ATO 3 della Campania dove il Servizio Idrico Integrato è già stato affidato alla GORI spa mentre Napoli-Caserta appartengono all'ATO 2 dove il tentativo di privatizzazione è appena partito. E' solo qui, dunque, che i Comitati avrebbero, come dice Petrella, fatto "cambiare rotta politica a 180 gradi".

Tant'è che su tutto il territorio sarnese-vesuviano (ATO 3) si stanno costituendo comitati per la ripubblicizzazione del S.I.I., con potenzialità e rischi non facilmente riconducibili o assimilabili a quelli dell'ambito napoletano. Quanto poi alla "vittoria" il giudizio della maggior parte dei Comitati riuniti in Coordinamento è ben più articolato di quello dato dal Prof. Petrella. I Comitati considerano il ritiro della delibera del 23/11/04 di Ato2, che sanciva la privatizzazione del S.I.I., come un momentaneo passo indietro di Bassolino e Iervolino dettato certamente dalle mobilitazioni ma anche dal clima pre-elettorale. Il progetto di privatizzazione va infatti avanti. Prova ne è l'attrezzarsi della Regione sul piano degli strumenti (v.la delibera per la costituzione della società Campaniacque spa) e la grande offensiva mediatica di cui i comitati sono oggetto da un mese a questa parte. Di questo non fa parola il Prof. Petrella evidentemente "male informato" anche su che cosa sono i comitati in lotta in difesa dell'acqua.

Pur non negando il contributo di Rete Lilliput e, solo negli ultimi mesi, degli amici di Beppe Grillo, vogliamo fare presente che a costruire le mobilitazioni (ben 3 manifestazioni), a scendere nei quartieri, a fare presidi e blocchi, c'erano i rappresentanti di quella "disoccupazione endemica", i centri sociali, i compagni di base che agitano la piazza di Napoli da ben prima che Alex Zanotelli e Grillo diventassero "fiamme di alimentazione" e "energia di irradiazione" come si afferma nell'articolo.

Dire che senza l'impegno, le doti e la popolarità del "comico fuori tv" e del "pretino" (come li definisce Petrella) la battaglia "non sarebbe stata vinta" è un insulto a quella parte del movimento impegnato da ben prima delle contaminazioni lillipuziane nelle battaglie su tutti i temi scottanti posti dalla realtà napoletana e nazionale, ma di cui Petrella fa finta di ignorare l'esistenza.

Per finire, dire che i comitati si "rifanno apertamente alle tematiche sviluppate dai promotori del Contratto Mondiale dell'acqua" significa voler attribuire -e ci permettiamo di dire, in maniera interessata- a tutto il movimento in difesa dell'acqua di Napoli e Caserta un' opzione politica niente affatto condivisa. D'altro canto questo si tentò di spiegare allo stesso Petrella prima del suo intervento dal palco il 31 gennaio.

La ricostruzione della nostra esperienza proposta nell'articolo è parziale e falsificatoria. Non permetteremo a nessuno di svalutare o malamente attribuire il lavoro dei Comitati.

Il Forum Italiano dell'acqua che si terrà a Roma 10/11/12 marzo speriamo diventi un momento reale di confronto con il riconoscimento di realtà e posizioni diverse da quelle espresse dal Contratto Mondiale dell'acqua.

Attivisti dei Comitati di Napoli-Caserta

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