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Arsenico Lupin

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2 aprile, h.16 Campidoglio: lancio mobilitazione cittadina contro il "pacchetto Alemanno"

(1 Aprile 2012)

Lancio percorso di mobilitazione contro la scure del bilancio Alemanno in difesa della città, dell'acqua e dei beni comuni, dei servizi pubblici e della democrazia

carrello mondo

Lunedì 2 aprile, ore 16.00 in Piazza del Campidoglio, parallelamente al Consiglio Comunale, inizierà il percorso per la costruzione di una grande rete cittadina contro la svendita dei servizi pubblici locali di Roma, a partire dalla vendita di ACEA, in difesa dei beni comuni e della democrazia.

Una vasta coalizione sociale fatta di movimenti e realtà associative, partiti e sindacati, incontrerà la stampa per illustrare il percorso di mobilitazione coordinata che verrà portata avanti nella città di Roma nelle prossime settimane per fermare il piano di vendita dei servizi pubblici essenziali e più in generale per bloccare l'approvazione del bilancio del Comune di Roma.

Di seguito l'appello con le sigle che promuovono la mobilitazione.

Per aderire: info_servizipubblici@acquabenecomune.org



Appello per la costruzione di una grande mobilitazione
contro la vendita di ACEA e della città di Roma,
in difesa dei beni comuni e della democrazia



Solo pochi mesi fa, una grande mobilitazione ha portato alla vittoria referendaria contro la privatizzazione dell’acqua e per la sua gestione pubblica e partecipativa. Con quel voto, 27 milioni di persone hanno inteso sottrarre alla gestione privata anche tutti i servizi pubblici locali, a partire dal trasporto pubblico e dalla gestione dei rifiuti. La volontà popolare ha chiaramente indicato che i servizi pubblici locali non sono una merce, ma un diritto.

Oggi il Comune di Roma, in linea con le normative approvate dopo il voto referendario dal governo Berlusconi e dall’attuale governo Monti, si appresta a passare come un carro armato sulla volontà popolare.

Vuole infatti mettere in vendita un ulteriore 21% della propria quota in Acea SpA e si prepara a rendere effettivo un piano di privatizzazione e dismissione dei servizi pubblici della città di Roma.

Acqua, gestione dei rifiuti, trasporti, energia, cultura, servizi sociali: le basi per una cittadinanza effettiva, diritti inalienabili da garantire in modo universale, strumenti fondamentali per la riduzione delle diseguaglianze, saranno assoggettate alla pura logica del profitto e della rendita finanziaria.

Ci troviamo di fronte ad un attacco pesantissimo nei confronti della possibilità di costruire un modello di città equa, in cui anche le fasce a basso reddito abbiano accesso ad una buona qualità della vita.

Il piano di saccheggio predisposto da Alemanno è l’estremo tentativo di mettere le mani sulla città, rendendo ancor più drammatiche le condizioni sociali determinate dalla crisi economica. Se a questo si aggiungono il drastico taglio dei finanziamenti alle politiche sociali, contenuto nel prossimo bilancio, e lo svuotamento delle prerogative dei municipi, il quadro è ancora più chiaro: si tratta di una vera e propria aggressione ai diritti collettivi.

In nome di un debito di cui nessuno conosce entità e natura e la cui gestione commissariale è completamente sottratta al controllo democratico, si vuole “fare cassa”, attaccando la vocazione inclusiva e solidale della città.

Per questo occorre prendere parola e mobilitarci per fermare il piano di vendita dei servizi pubblici essenziali e rivendicare una gestione trasparente e partecipativa – attraverso l’ audit - del debito pubblico del Comune di Roma.


La gestione pubblica dei servizi essenziali non va soltanto difesa, ma trasformata in senso democratico e partecipativo: sono i beni comuni la vera base democratica di una città e ai cittadini spetta il diritto e il compito di difenderli e partecipare alla loro gestione. Questo percorso deve iniziare con la ripubblicizzazione del Servizio Idrico di ACEA. La Cassa Depositi e Prestiti deve finanziare questo processo e non, come invece vuole il Governo, far confluire i risparmi dei cittadini nel processo di mercificazione dei loro stessi diritti attraverso l’ulteriore privatizzazione di ACEA e degli altri servizi pubblici. Sottrarre diritti ai cittadini utilizzando i loro stessi risparmi non può che essere definita una truffa di stato!

Non è possibile star fermi a guardare mentre viene calpestata senza alcun ritegno la volontà popolare: per questo chiamiamo tutta le persone e le realtà che hanno sostenuto la battaglia referendaria ad una urgente, forte e determinata mobilitazione cittadina.


SOSTENGONO:
Action-diritti in movimento, Alternativ@mente, Angelo Mai, Arci Solidarietà, Associazione Insieme per l’Aniene onlus, Astra19, A Sud, AteneinRivolta - Coordinamento nazionale dei collettivi, Attac Roma, Blocchi Precari Metropolitani, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Centro Interconfessionale per la Pace - Roma, Circolo del Partito della Rifondazione Comunista Maria Zevi, CNCA Lazio, Comitato Acqua Bene Comune Valle dell'Aniene, Comitato Aniene Roma IV e V Municipio, Comitato Roma 16 per i Beni Comuni, Comunisti Uniti Lazio, Confederazione Cobas, Consorzio Città dell'Altra Economia, Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, Coordinamento lavoratori/trici autoconvocat*, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, CSOA Corto Circuito, CSOA AuroeMarco, CSOA La Strada, CSOA Sans Papiers, CSOA Spartaco, Esc-atelier autogestito, Federazione della Sinistra di Roma, Horus Project, Italia Nostra Castelli Romani, Legambiente Lazio, Link Roma, LOA Acrobax, Movimento Pensiero Meticcio, Movimento 5 Stelle Roma, Nuovo Cinema Palazzo, PD Esquilino, Rete della Conoscenza del Lazio, Rete Zero Waste Lazio, Rivolta il Debito, Roma Futura, Servizio Civile Internazionale, Sinistra Critica Roma, Sinistra Ecologia e Libertà Area Metropolitana di Roma, Spazio Sociale 32

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