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(28 Settembre 2013)
27 settembre 2013
Alle prime ore del mattino, la Digos ha effettuato una perquisizione nell’abitazione di Alberto Perino, a Condove. La casa era già stata perquisita una volta a seguito di un’indagine della magistratura che lo accusa di “istigazione a delinquere”. Per questo reato Perino era già stato convocato in Procura il 9 settembre.
La perquisizione avviene dopo la visita ai cantieri di Alfano, nella quale il vice-presidente del Consiglio ha ribadito la fermezza dello Stato nei confronti dei “delinquenti” che vogliono impedire la costruzione della Tav. La risposta non si è fatta attendere.
Negli ultimi mesi, oramai, siamo di fronte ad un salto di qualità nella politica repressiva: la pratica dell’arresto preventivo, le denunce, le perquisizioni e le provocazioni di esponenti del governo (Pd-Pdl) fioccano ogni giorno. La militarizzazione della Valle procede in maniera esponenziale. Di questo passo ci saranno a breve più militari che in Afganistan.
Occorre ribellarsi a tutto ciò!
Ad Alberto Perino, così come al movimento No Tav, va tutta la solidarietà di Sinistra Anticapitalista. Sosterremo la raccolta firme contro la militarizzazione della valle e sul clima intimidatorio nei confronti dei No Tav.
Le manifestazioni del 18 e 19 ottobre saranno quindi anche per ribadire che le lotte non si arrestano.
Sinistra Anticapitalista
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