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L'Inghilterra domina l'economia

L'Inghilterra domina l'economia

(1 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Capitale e lavoro (da Medio oriente e Asia)

Il capitalismo è crisi

Notizie e analisi sulla crisi del sistema di produzione capitalistico

(15 notizie dal 20 Agosto 2010 al 1 Luglio 2013 - pagina 1 di 1)

L'economia cinese rallenta ancora

Il Purchasing Manager Index (Pmi) della Cina, ritenuto un indicatore affidabile dell'andamento della produzione industriale, e' rallentato in giugno scendendo al 50,1% rispetto al 50,8 di maggio. Lo afferma l'agenzia Nuova Cina. Un livello superiore al 50% del Pmi indica una crescita positiva della produzione. In pratica, siamo al punto di stallo (50 punti). Anche se la crescita della Cina viaggia...

(1 Luglio 2013)

Redazione Contropiano

Giappone pronto a politiche inflazionistiche aggressive

"Sono convinto che la Bank of Japan (BoJ) non stia facendo abbastanza in termini di volume complessivo e di varietà di asset acquistati" per sconfiggere la deflazione (la spirale depressiva produzione in calo, redditi fermi, consumi in calo, nuova discesa della produzione, ecc). Lo ha dichiarato Haruhiko Kuroda, indicato come prossimo governatore della BoJ dal primo ministro Shinzo Abe....

(4 Marzo 2013)

Redazione Contropiano

Giappone: aumento record del deficit commerciale

Le misure protezionistiche e di indebolimento dello yen, messe in atto di recente dal governo e della banca centrale giapponese, non sono per il momento riuscite ad invertire la tendenza. Il Giappone ha segnato a gennaio un deficit commerciale record di 1.629,4 miliardi di yen (circa 13 miliardi di euro), il peggiore nel mese di riferimento dal 1979. Il dato, peggiore delle attese, presenta un saldo...

(20 Febbraio 2013)

Redazione Contropiano

Israele: torna protesta sociale ma resta vaga

Migliaia di persone di nuovo in strada contro carovita e ineguaglianze. Ma la protesta rimane vaga, non coinvolge gli arabi israeliani e non tocca l'occupazione dei territori palestinesi

ROBERTO PRINZI Tel Aviv, 13 maggio 2012, Nena News - “Noi siamo la maggioranza e siamo tornati per strada”. Con questo slogan migliaia di israeliani hanno affollato ieri sera Kikar Rabin a Tel Aviv protestando contro il governo Netaniahu e la sua politica economica. É così, a quasi un anno, Tel Aviv diviene nuovamente l'epicentro degli “indignados” israeliani....

(13 Maggio 2012)

Nena News

Israele: stasera tornano in piazza gli indignados, con un bilancio scadente

A quasi un anno dal campo di tende in Viale Rotschild e dalle manifestazioni di centinaia di migliaia di israeliani, si riaffaccia la protesta contro il carovita ma Netanyahu e la sua politica di sicurezza vincono su tutto, con l'appoggio di gran parte della popolazione

ELENA VIOLA Gerusalemme, 12 marzo 2012, Nena News - A sei mesi di distanza, gli indignados israeliani sembrano voler riprovarci. All’inizio di questo nuovo anno, la penna tagliente di Haaretz Gideon Levy aveva affermato che la serie di proteste diffusesi in ben dodici centri israeliani, e terminata l’ottobre precedente, aveva fallito perché “troppo impaziente, permissiva...

(12 Maggio 2012)

Nena News

Indignados israele: interrogativi dopo successo manifestazione sabato

Quella di sabato è stata la più grande manifestazione nella storia del paese. Oltre 450.000 sono scesi in piazza, tutti uniti, per chiedere che il governo li ascolti. Ma c'è chi crede che occorra interrogarsi di più su altre questioni centrali, come i costi della colonizzazione e dell'occupazione dei Territori palestinesi, ancora assenti dal dibattito tra gli indignados

DI GIORGIA GRIFONI Gerusalemme 05 settembre 2011, Nena News (foto Activestill) - Non saranno stati un milione, ma 450.000 manifestanti su una popolazione di 7 milioni e mezzo sono la prova che qualcosa di nuovo in Israele c’è. Nella sola Tel Aviv erano più di 250.000, e passeggiavano allegri e festosi lungo i due chilometri che separano Habima Square da Hamedina Square, punto...

(5 Settembre 2011)

Nena News

Israele, 450 mila indignados in piazza

I manifestanti israeliani pero' restano apolitici e, pur protestando per il carovita e la politica economica del governo, non sfidano sino in fondo Netanyahu, il militarismo e le linee di finanziamento alle colonie costruite nei Territori occupati palestinesi.

Gerusalemme, 04 settembre 2011, Nena News - Il governo Netanyahu ieri sera ha fatto i conti con una nuova ampia contestazione sociale. Dopo sei settimane di manifestazioni la protesta degli indignados israeliani ha portato nelle strade di Tel Aviv, ma anche di Gerusalemme, Haifa, Eilat e Kiryat Shmona oltre 450 mila parsone. La manifestazione sociale piu' ampia della storia del paese. E' stato superato...

(3 Settembre 2011)

Nena News

100.000 israeliani in piazza, no al carovita

Migliaia di persone hanno manifestato sabato sera nelle principali città israeliane sotto lo slogan “No alla disuguaglianza sociale” per protestare contro l'aumento del costo della vita e i salari bassi. Nuove manifestazioni sono previste per i prossimi giorni.

DI MARTA FORTUNATO Gerusalemme, 1 agosto 2011, Nena News (nella foto, manifestazione a Gerusalemme) - “Questa è una manifestazione della classe media israeliana che è sempre più povera. Gli stipendi non aumentano e molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese”. Queste le parole di Sofia, un'israeliana di Gerusalemme, che sabato 30 luglio ha deciso di scendere...

(1 Agosto 2011)

Nena News

«Via il governo, e poi?». Patto per la crescita? Intervista a Luciano Gallino, sociologo e docente

Si fa presto a dire «patto per la crescita». Se gli interessi - retorica nazionale a parte - sono profondamente divergenti, chi è che nel «patto» rinuncia alla sua parte? Il precedente del '92-'93 fa tremare le vene ai polsi: da allora si è realizzato quel famoso «trasferimento del 10% della ricchezza prodotta dal lavoro ai profitti e alle rendite»....

(30 Luglio 2011)

Francesco Piccioni - Il Manifesto 30 luglio 2011

USA, shutdown rimandato

Sul filo del rasoio, la notte di venerdì 8 aprile, il Congresso ha approvato la finanziaria 2010-2011, evitando così la bancarotta dello Stato. Ma a quale prezzo! E il peggio deve ancora venire. I repubblicani hanno rinunciato ad alcune questioni più di forma che di sostanza (aborto e ambiente), che poco incidono nel bilancio dello Stato. I democratici hanno invece calato le...

(13 Aprile 2011)

Dino Erba

La febbre dell’oro in Cina, segnale di una crisi finanziaria mondiale?

In Cina sembra proprio che sia scoppiata la febbre dell’oro. Si sa che l’oro è uno dei metalli più rari, e dunque preziosi, esistenti al mondo. Secondo i dati del World Gold Council, il Consiglio Mondiale dell’Oro, sulla terra ci sono 165.000 tonnellate di oro, estratte durante tutto il corso della storia umana; per avere un’idea esatta di quanto sia poca...

(12 Marzo 2011)

Attilio Folliero e Cecilia Laya

Paesi del golfo: la crisi del cemento

La crisi finanziaria piu' grave dagli anni '30 ad oggi sta investendo le compagnie edilizie degli stati del Golfo. Crollo del mercato immobiliare e progetti sospesi o cancellati.

Roma, 2 ottobre 2010 (www.mainfra.com)) red nena News - Profitti in calo tra le compagnie di costruzione del Golfo: una ricerca del GFH (Gulf Finance House), gruppo finanziario e di investimento del Bahrein, ha evidenziato un 12,4% di calo dei profitti nella prima metà di quest’anno tra i grandi gruppi di costruzione edilizia della regione, contro la stessa percentuale nel corso di tutto...

(2 Ottobre 2010)

www.nena-news.com

India: 100 milioni di lavoratori in sciopero con i sindacati vicini ai partiti comunisti

Il 7 settembre, 100 milioni di lavoratori hanno aderito allo sciopero generale proclamato da otto centrali sindacali indiane per protestare contro l'incontrastato e vertiginoso aumento dei prezzi e il processo di massicce privatizzazioni avviato dal governo del partito del Congresso. I sindacati promotori dell'azione di lotta sono vicini ai due principali partiti comunisti indiani - il Partito Comunista...

(14 Settembre 2010)

www.contropiano.org

La ripresa: tokio, borsa a picco il nikkei a -3,55%

corriere Borse, Tokyo a picco: il Nikkei a -3,55% Il mercato nipponico risente dei timori sulla tenuta dell'economia americana e del caro yen MILANO - La giornata borsistica si apre con la notizia della chiusura con gli scambi in profondo rosso, a -3,55%, della Borsa di Tokyo. I listini hanno scontato i timori sulla tenuta dell'economia Usa e sulla nuova risalita dello yen sui mercati valutari. L'indice...

(31 Agosto 2010)

www.operaicontro.it

La nuova Cina che abbiamo sottovalutato di Vladimiro Giacchè

di Vladimiro Giacchè Sino a non molto tempo fa un viaggio in Cina era l'occasione per misurare le molte distanze tra "noi" e "loro". Oggi se ne misura soprattutto un'altra: quella tra l'immagine della Cina offerta dai nostri media e la realtà di quel Paese. La Cina che ho incontrato a luglio in un viaggio che ha toccato Pechino e diverse altre città, nel corso del quale ho...

(20 Agosto 2010)

www.contropiano.org

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