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il pane e le rose

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Bell'Italia amate sponde

Bell'Italia amate sponde

(16 Maggio 2009) Enzo Apicella
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha reiterato al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la richiesta di porre fine alla prassi del respingimento di migranti dalla Libia.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(La tolleranza zero)

La tolleranza zero

Tra deriva securitaria e nuove leggi razziali. I pogrom di stato contro i rom, gli stranieri, i mendicanti, i poveri...

(779 notizie dal 12 Marzo 2002 al 21 Aprile 2024 - pagina 29 di 39)

Milano invasa dai ratti

. I sindaco dà la caccia a Rom e clandestini Alla redazione di Operai Contro Al meeting della cloaca massima di Comunione e Liberazione, non poteva mancare la Moratti, sindaco di Milano. E’subito partita all’attacco dei clandestini, inviperita perché dice, “ un clandestino processato e condannato, non si può espellere dall’Italia finchè non ha scontato...

(28 Agosto 2010)

www.operaicontro.it

una poesia zigana in onore del popolo rom perseguitato dai governi nazisti francese ed italiano

Libero come la musica zigana Sono nato sotto una tenda in una notte d'estate in un accampamento zingaro ai margini della citta. I grilli mi cantavano la ninna nanna la luna mi fasciava di raggi d'oro e le donne vestivano gonne fiorite. Sono crescutio su un carro dalle ruote scricchiolanti. Eravamo ragazzi senza ieri e senza domani mendicavamo il pane nella pioggia e al sole correvamo incontro ai...

(27 Agosto 2010)

medioevosociale-pietro.blogspot.com

Maroni, contro disoccupati e senza casa

Caro Operai Contro Ai capi della Lega ribolle il sangue in vena. Non tollerano che qualcuno possa pensare che Sarkozy, sia più bravo di loro a espellere Rom. Borghezio e Tosi già pregiudicati con sentenza definitiva in Cassazione per atti di razzismo, sono intervenuti direttamente su Bossi e Maroni, questi in veste di ministro degli Interni, ha dichiarato: “La Francia non sta...

(22 Agosto 2010)

www.operaicontro.it

Francia, la cacciata dei rom

DA peacereporter Partono i primi i voli per il rimpatrio dei rom in Bulgaria e Romania Autorizzando il volo decollato da Lione alle 12:55 del 19 agosto, destinazione Bucarest, il governo francese guidato dal presidente Nicholas Sarkozy ha seguito il dogma dei nazionalismi europei secondo cui insicurezza vuol dire immigrazione che, a sua volta, vuol dire delinquenza. A bordo dell'aereo c'erano 93...

(20 Agosto 2010)

Nicola Sessa

dalla Francia. Condizionamento psicologico per mascherare i veri problemi

Decisamente, passeremo l’estate in un clima di escalation razzista e xenofoba. Mentre il ministero del lavoro annuncia la distruzione di 255 000 posti di lavoro nel 2009, e gli effetti della crisi toccano duramente gli strati popolari, mentre “l’affaire Bettencourt” continua a infangare ministri e lo stesso Nicolas Sarkozy, mettendo in luce gli stretti legami tra l’alta...

(19 Agosto 2010)

Convergences Révolutionnaires

Prove di ordinaria solidarietà

LA CALDA ESTATE DEI CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE Dino Erba Questa non è un’estate particolarmente calda, ma ci vuol poco a scaldare gli animi di chi vive in condizioni coatte, come coloro che sono detenuti nei Centri di Identificazione ed Espulsione, i lager di una democrazia giunta alla canna del gas. Ultima in ordine di tempo c’è la ribellione del CIE di Milano,...

(18 Agosto 2010)

www.operaicontro.it

 

Anche in:

Gli stranieri nelle carceri europee di Jura Gentium

Jura Gentium Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale Jura Gentium / Pagina iniziale / Rubriche / Migranti / IV (2008), 1 La detenzione degli stranieri nelle carceri europee (*) Lucia Re 1. La sovrarappresentazione dei migranti nelle carceri europee Con il mio intervento intendo portare l'attenzione su un fenomeno solo in parte noto e spesso male interpretato dall'opinione...

(17 Agosto 2010)

medioevosociale-pietro.blogspot.com

Le ronde padane stanano salamelle

Caro Operai Contro Dovevano stanare delinquenti e malintenzionati, ma era la copertura per dagli addosso all’immigrato. Non se ne sente più parlare, che fine hanno fatto le ronde padane? Si radunano alle feste del carroccio, dove realizzano il “localismo identitario”, intorno a vassoi di salamelle, braciole e vino (d’oltre po’). Meno di un mese fa la magistratura...

(5 Agosto 2010)

www.operaicontro.it

Spostamento del CIE da Verona a Rovigo, nessuna vittoria

Al contrario di quanto finora trapelato, il CIE sembra che non verrà costruito sul territorio della provincia veronese ma dalle parti di Rovigo. Il PdL scaligero esulta e rivendica questo spostamento di sito come una vittoria. Sublime ipocrisia: il Centro di Identificazione ed Espulsione viene considerato necessario, ma tanto scomodo che non lo si vuole sul proprio territorio, per misere convenienze...

(2 Agosto 2010)

Sinistra Critica Verona

Pisa. Atto vandalico di marca razzista contro un totem del circolo agorà.

La campagna contro i Centri di Identificazione ed Espulsione da fastidio a qualcuno.

Il circolo agorà di Pisa ha partecipato alla recente costituzione nella nostra città di un nodo della rete di comitati che si sono formati nella nostra Regione per impedire la costituzione di un Centro di Identificazione ed Espulsione, centri tristemente noti in tutta Italia per ...rivolte, pestaggi, tentativi di fuga, atti di autolesionismo sino al suicidio da parte di migranti li rinchiusi...

(27 Luglio 2010)

Il Direttivo del circolo agorà di Pisa

Sull'arresto di due lavoratori immigrati ambulanti a Marina di Massa

Nella serata di giovedì 22 luglio una pattuglia di agenti della Guardia di Finanza ha fermato un lavoratore ambulante immigrato e lo ha aggredito. A questa aggressione hanno assistito diverse persone tra cui un altro lavoratore immigrato che ha protestato contro il pestaggio e per questa ragione è stato a sua volta fermato. Per il momento le persone che hanno assistito all'aggressione...

(26 Luglio 2010)

PRIMOMAGGIO. Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati

Torino . Cariche della polizia sotto il CIE di via Brunelleschi

Torino . Cariche della polizia sotto il CIE di via Brunelleschi Caricato dalla polizia, nella giornata di ieri, il presidio di attivisti che presidiava il Cie di corso Brunelleschi a Torino in solidarietà con Sabri, il migrante tunisino da tre giorni sul tetto del centro per protestare e resistere alla sua deportazione, e trascinato giù a forza dalla polizia. Gli agenti, poco dopo...

(24 Luglio 2010)

www.contropiano.org

Torino. Cresce la protesta al CIE: presidio solidale giorno e notte

Torino 19 luglio. Un detenuto del CIE di corso Brunelleschi sale sul tetto della sezione viola deciso a resistere. La sezione viola, di solito occupata dalle donne, da mercoledì scorso ospita gli immigrati della sezione bianca, gravemente danneggiata dall’incendio divampato durante la rivolta del 14 luglio. Il ragazzo sul tetto è quello che, durante la giornata contro i CIE del...

(20 Luglio 2010)

Federazione Anarchica Torinese - FAI

E' rivolta nei CIE. Fuoco a Gradisca, evasione a Corelli

Quella appena trascorsa è stata un’altra notte di rivolte, incendi ed evasioni nei Cie italiani. Dopo il “Serraino Vulpitta” di Trapani e corso Brunelleschi a Torino, è toccato ora a Gradisca d’Isonzo e a via Corelli a Milano. A Gradisca d’Isonzo tutto comincia, ancora una volta, con un tentativo di espulsione di alcuni tunisini. Per resistere, i reclusi dell’area rossa salgono sui...

(19 Luglio 2010)

www.contropiano.org

Torino. Nella nostra citta' c'e' un lager

Quello che vi trovate davanti non è un titolone ad effetto. Un lager è un campo di prigionia dove il diritto è sospeso. Ci si finisce insomma per quello che si è e non per quello che si fa. La sola colpa di chi sta dietro le mura di c.so Brunelleschi, a Torino, è quella di non avere un contratto di lavoro regolare (cui è strettamente legata la possibilità...

(19 Luglio 2010)

10luglioantirazzista

Torino. Una giornata contro i CIE

Liberté, freedom, al hurria. Libertà.

Cronaca della giornata antirazzista del 10 luglio. Il corteo, il concerto, gli interventi, le mille anime del movimento antirazzista torinese in una giornata di solidarietà ai reclusi della prigione per migranti di corso Brunelleschi. Da sempre nei CIE – ieri CPT - soprusi, pestaggi, cure negate, sedativi nel cibo sono pane quotidiano. Le lotte degli immigrati rinchiusi nei CIE hanno segnato...

(19 Luglio 2010)

Comitato “10 luglio antirazzista”

Torino. Rivolta al CIE, occupata la Croce Rossa

Torino 14 luglio. Oggi la deportazione tocca a tre “ospiti” del CIE, ma nei prossimi giorni potrebbero essere molti di più, perché l’accordo stretto dal governo con l’Algeria e la Tunisia consente espulsioni di massa verso i due paesi del nordafrica. Il 12 luglio in un’intervista a “La Padania” Maroni aveva dichiarato: è “un passo...

(15 Luglio 2010)

10luglioAntirazzista

Immigrati: Secondo la Consulta il reato di clandestinita' e' legittimo ma l'aggravante è discriminatoria

Immigrati: Secondo la Consulta il reato di clandestinita' e' legittimo ma l'aggravante è discriminatoria Il reato di 'clandestinita', relativo all'ingresso e al soggiorno illegali sul territorio italiano non e' incostituzionale. Lo ha stabilito la Consulta con la sentenza 250, sollecitata dai giudici di pace di Lecco e Torino, precisando che il potere di disciplinare l'immigrazione rappresenta...

(9 Luglio 2010)

www.contropiano.org

Deportati e torturati in Libia: il Consiglio d’Europa chiede chiarimenti all’Italia

Mila Pernice, Radio Città Aperta 06-07-2010/15:03 --- Picchiati, torturati e poi spostati in una prigione nel deserto senza cibo, acqua né cure mediche. Questo il racconto di uno dei 250 rifugiati eritrei imprigionati nel carcere Al Braq nel sud della Libia. Nel campo di Braq i «respinti dall'Italia» sono undici. Sono stati picchiati come tutti gli altri. Non hanno acqua,...

(6 Luglio 2010)

www.radiocittaperta.it

"Stiamo morendo nel deserto della Libia"

"Stiamo morendo nel deserto della Libia" Fonte: Cnrmedia.com Picchiati, torturati e poi spostati in una prigione nel deserto senza cibo, acqua né cure mediche. Questo il racconto di uno 250 dei rifugiati eritrei - di cui non riveliamo il nome per motivi di sicurezza - imprigiornati nel carcere Al Braq nel sud della Libia. "Abbiamo bisogno di ottenere lo status di rifugiati, perchè...

(6 Luglio 2010)

www.radiocittaperta.it

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