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(3 Luglio 2009)
venerdi prima della pausa pranzo , chiedo un permesso , x motivi dovuti ad una lombosciatalgia.il lunedi mattina visto che il dolore persisteva mando una sett. di malattia in ditta. il lunedi successivo dopo una settimana di varie cure e riposo, provo a rientrare a lavoro,pero visto la mia assunzione come magazziniera autista, mi precipito all'ufficio personale a dire che visto che stando seduta a lungo il mio dolore peggiorava seal momento potevo non affrontare i miei classici viaggi di 1200 km in giornata , fino a quando terapi permettendo miglioravo. la risposta e stata o domani parti o ti mandiamo una lettera disciplinare? e cosi e stato e anche se il giorno dopo la mia giustificazione verbale, gli o fatto avere quella scritta dal mio medico curante che attestava il tutto. la ditta non me la neanche preso , dicendomi se vuoi ahando ti arriverà la lettera a casa l'alleghi e poi ne riparliamo. oggi mi è arrivata ma non so cosa fare, chi mi può aiutare a porre fine a questo accanimento nei miei confronti? visto che 9 mesi che lavoro con loro sono stata sempre disponibile?
attendo con anzia un contatto. grazie
Loria Rosanna
ovviamente la posizione presa dalla ditta è del tutto illegittima in quanto lo stato di malattia prima ancora che dal contratto collettivo di riferimento è un diritto garantito costituzionalmente. Conseguentemente la contestazione disciplinare e la sanzione (?) che ti è arrivata sono illegittime. Il problema potrebbe essere risolto impugnando tali documenti. Chiedere prima il tentativo di conciliazione alla direzione provinciale del lavoro e poi, dopo 60 gg. se non si procede ad una conciliazione, depositare un ricorso al giudice del lavoro.
(13 Novembre 2009)
Roberto Amati, avvocato
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