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(11 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Rieccoli: gia’ pronti con un ennesimo imbroglio

(7 Giugno 2008)

Ieri in nome del finto rafforzamento del contratto nazionale, hanno eliminato la scala mobile. Oggi, in nome del finto rafforzamento della contrattazione decentrata, vogliono eliminare il contratto nazionale.

I sindacati di base respingono questo nuovo imbroglio, con cui si vorrebbe farci credere che per aumentare le retribuzioni sarebbe necessario svuotare di contenuti il contratto nazionale, vincolare il salario alla produttività, spingerci a fare ancora più straordinari, estendere il lavoro precario e diversificare ancora di più le retribuzioni da fabbrica a fabbrica, da provincia a provincia, da regione a regione (una specie di nuove “gabbie salariali”, come 40 anni fa).

CONTRO QUESTE MANOVRE TRUFFALDINE i sindacati di base promuovono per il 20 giugno una giornata di mobilitazione nazionale per

- retribuzioni e pensioni uguali a quelle dei lavoratori dei Paesi europei più avanzati;
- recupero automatico, per salari e pensioni, del potere d’acquisto falciato dal caro-vita;
- sicurezza nei luoghi di lavoro e severe sanzioni penali per gli imprenditori che provocano infortuni gravi o mortali;
- abolizione delle leggi Treu, Biagi-Maroni e sui contratti a termine, che precarizzano il lavoro e negano ai giovani il diritto di progettarsi il futuro;
- NO alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni sindacali con cui fare le trattative, SÌ al riconoscimento ai lavoratori del diritto di decidere da quale sindacato farsi rappresentare, SÌ alla parità dei diritti per tutte le organizzazioni sindacali.

Basta con le politiche di guerra sostenute sia dai governi di destra che da quelli di centrosinistra: vogliamo il ritiro delle truppe italiane dalle operazioni di guerra all’estero, la chiusura delle basi militari straniere in Italia, il taglio drastico delle spese militari, anche per rendere possibile il potenziamento dei servizi sociali.

INVITIAMO LAVORATORI, DELEGATI, ORGANIZZAZIONI CHE HANNO A CUORE I DIRITTI DI CHI LAVORA A PARTECIPARE ALLA RIUNIONE CHE SI TERRÀ IL 10 GIUGNO ALLE ORE 18 NELLA SEDE COBAS IN VIA S. LORENZO 38 A PISA, IN PREPARAZIONE DELLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE DEL 20 GIUGNO.

CONFEDERAZIONE COBAS e RDB/CUB - Pisa

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Commenti (1)

il decentramento progressivo è antiprogressista

Sostanzialmente concordo con la linea espressa dai sindacati di base. L'idea di un rapporto di lavoro che trova il meglio della propria normatività in un contesto anormativo ed antinormativo mi pare un retaggio di inadeguatezza della sinistra social-democratica, che rincorre la novità del giorno sino a rendere la povertà del proprio linguaggio. L'idea di un contratto flessibile, sciocco, stolto e sciolto, che si integra ai livelli ambientali, territoriali, minimali ed aziendali è la negazione di una qualunque nozione di sicurezza sociale. Che è nazionale, stabile, ultrattiva e diffusa. Contro la riforma ipotizzata, dunque, ma anche contro la acquiescienza antipolitica ed antideologica dei sindacati maggioritari, che giocano la carta del "bene del Paese" concretamente smentendo il bene dei lavoratori.

(8 Giugno 2008)

Domenico Bilotti

rhodes@live.it

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