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La lotta contro il mondo del lavoro continua...

18 operaie a domicilio a tempo pieno, licenziate dalla Gabbiano di Mantova: la lotta per il lavoro deve tornare protagonista!

(19 Giugno 2008)

18 operaie (fra loro un solo dipendente) a domicilio e a tempo pieno, della mantovana Gabbiano, prevalentemente residenti a Virgilio e Curtatone, tutte giovani e poco scolarizzate, sono state messe in mobilità e poi licenziate, dall'impresa da cui dipendevano poichè il prodotto semilavorato confezionato comporta costi troppo alti rispetto allo stesso prodotto finito che giunge dai mercati asiatici. Il dramma è che queste lavoratrici arrivano alla disoccupazione dopo i 60 giorni di mobilità previsti dall'accordo fra azienda e sindacato, ma senza nessuna forma di reinserimento lavorativo e/o ricollocazione.

Non c'è tregua dunque nella lotta del padronato contro il mondo del lavoro e, come sempre, le prime a rimetterci sono le donne, quelle che svolgono le mansioni più umili, con salarfi da fame e che sono facilmente rimpiazzabili nell'enormità del mercato globale. Niente e nessuno da' loro garanzie, giacchè la situazione sa' di normalità, anzi, pure il futuro della classe operaia "tradizionale", quella delle grandi e medie imprese ancora garantite da un contratto nazionale, è indirizzato verso tale traguardo, quello della precariatà e quindi della subordinazione globale, nel lavoro e quindi nella vita.
Per queste lavoratrici diventa persino difficile condividere percorsi di sindacalizzazione e di lotta, visto che la loro forma lavorativa è una di quelle maggiormante arretrate e che il movimento operaio e sindacale aveva sconfitto con le lotte degli anni 70: il lavoro a domicilio. Oggi non hanno neppure questo e, tragicamente, a seguito dell'esperienza di un governo di centro sinistra a cui le classi popolari avevano chiesto, almeno, di ritirare la legge sul precariato che ha portato a simili disastri. Non sono la Legge 30 è rimasta inalterata ma è stata inasprita da quel protocollo su welfare e pensioni che ha addirittura peggiorato la situazione di tutti/e oltre ad aprie la strada all'abolizione effettiva del contratto nazionale di lavoro a proposta dai padroni con la solerte accettazione di CISL e UIL.

Siamo al fianco delle lavoratrici a domicilio della Gabbiano: abbiamo chiesto alla Provincia di Mantova con una raccomandazione urgente di approntare immediatamento uno sportello di crisi per la ricollocazione immediata delle lavoratrici e dei lavoratori che subiscono quella che giudichiamo un'autentica violenza del padronato globale contro uomini e donne privati di quel diritto che la Costituzione Repubblicana, che oggi tanto celebriamo, "aveva" imposto nel suo primo articolo.

Monica Perugini (capogruppo Pdci Provincia di Mantova),
Scilla Alberibni (assessore Sinistra Critica Comune di Suzzara)

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