Capitale e lavoro :: La tolleranza zero

Tutti schedati

(22 Luglio 2008)

Pensavate davvero che le impronte prese ai piccoli rom (e ai bambini delle altre minoranze non omologate) fossero l'ultimo prodotto "culturale" di un razzismo ormai trionfante e egemone dalle stanze del governo fin alle baracche degli italianissimi emarginati nostrani?

Vi sbagliavate. Fra due anni le impronte le prenderanno a tutti, le metteranno sulla carta di identità, sui certificati dei nostri figli, perfino sulle pagelle scolastiche se sarà necessario, magari accanto al voto di condotta che ritorna ad essere "elemento fondamentale" nella valutazione del profitto degli scolaretti.

Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Non c'è più discriminazione etnica! Tutti schedati "senza distinzione di razza, di sesso, di religione".

Si farà certo qualche eccezione. Le quattro autorevolmente importanti cariche dello stato che, in virtù di una legge appena approvata, godono per tutto il tempo che rimangono in carica della totale immunità non saranno certo obbligati a sporcare i loro augusti polpastrelli. Tanto a che servirebbe? Nessun giudice può incriminarli, nessun poliziotto può arrestarli.

Col tempo, visto che la moneta cattiva scaccia alla fine quella buona, diventerà regola l'immunità per chi legifera e governa (il nano di Arcore ci sta già pensando) per chi amministra, per chi condanna, per chi arresta ... per i loro parenti, per le loro amanti, per i loro clienti.
E nessuno si scandalizzerà se un cavallo bardato (dotato di immunità parlamentare) dimorerà fra gli scranni del senato votando a suon di nitriti la sua fiducia al governo.

No. Non è il fascismo. E' la democrazia! La democrazia borghese. Nuda e senza le foglie di fico che ne nascondono le vergogne.
In fondo dovremmo perfino essere grati a Berlusconi per aver strappato il velo delle apparenze e fatto capire quando fallaci erano le nostre illusioni.

17 luglio 2008

Gattoselvaggio
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