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Camper: a centinaia in cassa integrazione

Andrà avanti almeno fino ad aprile momento bruttissimo per 80 aziende

(28 Ottobre 2008)

HA IL MOTORE in panne il settore del camper della Valdelsa e della Valdipesa. Circa 80 aziende, indotto compreso, l'80% della produzione nazionale, marchi importanti come Rimor, Mobilvetta e McLouis, Trigano, Laika e Giottiline sono alle prese con un momento tra i più brutti della loro esistenza. Tanto che il gruppo Sea, che detiene Mobilvetta, Mabel, McLuois in Valdelsa e Elnagh in Lombardia, ha chiesto la cassa integrazione per due anni per i suoi oltre 400 dipendenti.

«Anche se è stata firmata per due anni – spiegano alla Cgil del Chianti fiorentino – la cassa integrazione andrà avanti sicuramente fino ad aprile. Si tratta di cassa integrazione straordinaria in quanto viene chiesta da aziende che hanno in mente una ristrutturazione e una riorganizzazione profonde.

A questo si deve sommare il fatto che tutto il settore patisce un fermo molto critico a causa della situazione congiunturale che ha colpito in pieno tutto il distretto».

Per quanto riguarda Mobilvetta e Mabel, l'azienda che produce pannelli per le fiancate dei camper, è in corso una ristrutturazione che porta ad una diversa distribuzione delle lavorazioni tra la Valdelsa e la provincia di Pavia dove ha sede il resto dell'azienda.

«Per quanto ci riguarda – concludono al sindacato - chiediamo che vengano tutelati i lavoratori, che sia portato a termine al più presto il piano di ristrutturazione aziendale e che questo coincida con il rilancio dell'attività. Chiediamo che l'azienda faccia il proprio mestiere».

E Mabel e Mobilvetta sono, purtroppo, in “buona compagnia”. Trigano spa, sulla quale aleggiano sinistri spettri di una possibile chiusura dello stabilimento valdelsano e di un trasferimento in terra di Francia dove si trova la casa madre, è di nuovo alle prese con la cassa integrazione. Ad intervalli di quindici giorni, i dipendenti si trovano a tornare a lavoro per una settimana e così sarà fino a dicembre. Poi vacanze “lunghe”, forzate, da prima di Natale a dopo la Befana. Per i circa 500 dipendenti di Trigano si era iniziato ad aprile e si era andati avanti, in maniera alternata, fino a settembre. «La crisi nel comparto, a livello mondiale ed europeo, c'è.

Ma qui – affermano i lavoratori – siamo di fronte a un problema sociale che riguarda l'intero settore in Valdelsa: 4mila posti di lavoro, compreso l'indotto». Insieme a Mobilvetta a Trigano, Laika non vive un momento roseo. In questo caso la richiesta di cassa integrazione per i 289 dipendenti è stata sospesa dei sindacati in attesa dell'inizio dei lavori per il nuovo stabilimento.

Andrea Settefonti

la Nazione firenze 22/10/2008

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