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Bell'Italia amate sponde

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(16 Maggio 2009) Enzo Apicella
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha reiterato al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la richiesta di porre fine alla prassi del respingimento di migranti dalla Libia.

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Medicina Democratica contro le dichiarazioni di Sacconi

(18 Novembre 2008)

Da fonti ufficiali risulta che in data 14/11/08 il ministro del WELFARE Sacconi,nel corso di una conferenza sul rapporto tra immigrazione mercato del lavoro presso la sede del CNEL ,ha dichiarato l'intenzione di voler costringere i medici a denunciare gli immigrati clandestini contestualmente alle situazioni nelle quali essi siano chiamati ad intervenire per prestare cure o soccorso. .

MD ricorda al ministro Sacconi che già recentemente la Federazione Nazionale degli ordini dei medici si è pronunciata contro un emendamento al comma 5 art.35 del dlgs 268/98 ,perché contrario al codice deontologico .

L'emendamento aveva lo stesso senso delle dichiarazioni del ministro ma è stato annullato per il motivo suddetto . Questo antefatto forse è sfuggito al ministro o forse non ne è stato compreso a pieno il nesso .

MD vuole quindi sottolineare un elemento storico al signor ministro che probabilmente ignora il delicato ruolo del medico nella società: da 2500 anni circa uno degli elementi cardine del codice deontologico è la difesa del rapporto di fiducia con il paziente e ,con esso, l'autonomia della professione medica dai condizionamenti esterni insieme al diritto alle cure della popolazione .

Il Giuramento di Ippocrate ,nella sua versione attuale,così si esprime in proposito :" Giuro.....

di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbia bisogno ".

MD ritiene che un ministro della Repubblica ,per di più deputato alla gestione della Salute pubblica,non possa che rispettare tale tradizione ,ritirando le sue dichiarazioni e correggendo il suo rapporto con i problemi degli ammalati i quali tutti,senza esclusioni , meritano rispetto .

L' IMPEGNO SOLENNE contenuto nel codice non è un vezzo corporativo ma un elemento di progresso e civiltà

che attraversando i secoli ha contribuito a migliorare la società umana con la definizione di un diritto universale -il diritto alla salute-assunto tra i principi costituzionali nella nostra Repubblica(art>32)

Rompere .il rapporto fiduciario tra medici e pazienti ,trasformando i primi in delatori ,vuol dire concretamente allontanare le persone dalle cure e condannarle a conseguenze gravi . Noi non crediamo che ciò sia degno di un paese civile .Ma l'Italia è un paese scevro da certi pericoli? Noi riteniamo che nel nostro paese ,nelle aree buie della politica, elementi di inciviltà si stiano facendo avanti con la sfrontatezza che sempre accompagna l'ignoranza e la scarsa lucidità!

Il progetto ignobile di escludere dal diritto alla salute parte degli uomini e delle donne che al di là del loro rapporto con le mutevoli normative vigenti fanno parte della nostra società ,è un disegno regressivo sicuramente pericoloso per la democrazia e contrario ad ogni principio sanitario . L'applicazione del progetto comporterà a parte il costo elevato in vite umane,un aggravio della gestione delle aree critiche delle strutture ospedaliere ove aumenteranno i casi gravi e le morti evitabili .

Circa poi il diritto alle cure che viene messo in dubbio dalle menti più rozze della nostra politica, MD vuole ricordare una verità incontestabile più volte ribadita in autorevoli sedi ,tra le quali,non ultima ,la presidenza della repubblica :una buona parte della ricchezza del nostro paese è prodotta da manodopera proveniente da altre nazioni , e di questa manodopera ,che è fatta di persone, solo una parte è in regola con i permessi di soggiorno .

Dunque molti imprenditori italiani ,utilizzando manodopera "clandestina"a basso prezzo, hanno la responsabilità della mancata contribuzione per il SSN: Quindi.,ove mai si volesse legare l'esigibilità del diritto alla partecipazione della spesa ,prescindendo da ogni principio di solidarietà umana, si dovrebbe scatenare la caccia non ai lavoratori immigrati ma alla parte padronale che lucra su lle situazioni di irregolarità e specialmente non versa il dovuto né alle maestranze né alle casse dello stato. ..

Napoli 15/11/2008

Medicina Democratica

Fonte

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