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Fincantieri - Sciopero a Monfalcone - La Uilm come il ministro di Saddam Hussein

(18 Aprile 2009)

Lo sciopero contro la firma separata sul contratto integrativo, proclamato nella giornata odierna nel nostro Stabilimento, ha ottenuto un’adesione pressoché totale.

Anche oggi il cantiere si è vuotato, a dimostrazione che a scioperare non sono solo i lavoratori della FIOM ma anche quelli iscritti alle sigle firmatarie del contratto integrativo.

Lo sciopero di oggi ha la stessa matrice e lo stesso spirito del malumore registrato alle assemblee di ieri mattina dove c’è stata una vera e propria insurrezione (civile) da parte dei lavoratori nei confronti dei coordinatori nazionali di FIM e UILM e della struttura UILM aziendale. I coordinatori hanno cercato di spiegare quanto fosse buono l’accordo firmato, hanno dimostrato però l’assoluta mancanza di conoscenza sia dell’accordo che delle ricadute negative che avrà lo stesso sui lavoratori di Monfalcone. Le assemblee, in risposta, hanno chiesto all’unanimità il ritiro della firma e la ridiscussione dell’integrativo; inoltre l’assemblea del pomeriggio ha chiesto le dimissioni del coordinatore della UILM di Stabilimento.

E’ di ieri sera un comunicato del coordinatore UILM dove dichiara che “Le assemblee dei lavoratori tenute dalla Uilm e della Fim hanno approvato a grande maggioranza l’accordo integrativo sottoscritto lo scorso primo aprile con Fincantieri. L’intesa è stata apprezzata con un altissimo gradimento dagli addetti dell’azienda cantieristica che hanno reso vive e partecipate tutte le assemblee….”

Dal momento che ieri il coordinatore UILM era a Monfalcone, si può immaginare che stesse parlando dell’assemblea tenuta nel nostro Stabilimento. Le parole del comunicato UILM ricordano molto le dichiarazioni che faceva il ministro dell’informazione iracheno quando, con le bombe sul capo e con gli americani alle porte di Bagdad, sosteneva che la situazione era sotto controllo e che di lì a qualche giorno la guardia nazionale avrebbe cacciato gli invasori.
Le falsità delle dichiarazioni del coordinatore nazionale UILM dimostrano, a nostro avviso, la grande difficoltà nel sostenere un accordo che i lavoratori vogliono cambiare.

FIOM Fincantieri
Stabilimento di Monfalcone