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Difendere il contratto nazionale, il salario e l’occupazione

Bisogna continuare su questa strada, per fermare l’offensiva padronale, difendere il salario e il posto di lavoro.

(24 Luglio 2009)

Gli accordi separati di Cisl e Uil sulla contrattazione, scritti e imposti da confindustria e governo, incominciano a dare i loro risultati, molto pesanti per i lavoratori.
Invece di occuparsi degli aumenti salariali per il secondo biennio del contratto nazionale dei metalmeccanici in vigore, Fim-Cisl e Uilm-Uil , in obbedienza a quegli accordi, hanno disdetto il contratto in vigore e hanno presentato una piattaforma per un nuovo contratto, consultando solo i loro iscritti ( meno del 20% dei lavoratori metalmeccanici ).
La loro piattaforma richiede aumenti salariali inferiori a tutti quelli chiesti in passato(113 euro lordi al 5° livello in tre anni),concede ulteriore flessibilità ammettendo deroghe aziendali al contratto nazionale, rende qualsiasi aumento contrattato in azienda del tutto variabile e mai certo, istituisce arbitrati e "enti bilaterali" che svuotano i diritti sindacali.

Una vergogna!

Con questa richiesta un operaio di 3° livello avrà un aumento in busta paga di 20 euro netti ogni anno per i prossimi tre anni e,con questa elemosina dovrà difendere il suo potere d’acquisto da tutti gli aumenti ,bollette, benzina ecc...
Lo svuotamento del contratto nazionale e’ tanto più grave vista l’esperienza dei contratti aziendali, in particolare di quello Piaggio, che ha dimostrato a tutti la malafede di chi sostiene che la riduzione dei salari nel contratto nazionale viene compensata dai contratti aziendali.
La verità e’ che confindustria e governo, con l’aiuto di sindacati compiacenti, intendono abbassare ulteriormente i salari e ridurre la contrattazione a una farsa che i lavoratori dovrebbero subire in silenzio.
Per questi motivi la Fiom rifiuta l’accordo separato e presenterà, come previsto dal contratto in vigore, richieste economiche per il biennio 2010-ll :

• 130 euro lordi per il 3°, 4°, 5° livello in due anni;
• 35 euro mensili per i lavoratori senza contratto integrativo aziendale;
• la corresponsione degli aumenti anche ai lavoratori in cassa integrazione;
• la completa detassazione di tali aumenti;
• il blocco dei licenziamenti per le aziende in crisi.

I lavoratori si fanno sentire...

Contro gli accordi separati e l’attacco al salario e ai diritti si stanno mobilitando i lavoratori in diverse fabbriche, dalla Fincantieri, dove un accordo firmato da Fim e Uilm e’ stato respinto da un ondata di scioperi,la trattativa e’ stata riaperta e ha portato ad un contratto aziendale ben diverso; alla Fiat, dove l’azienda ha proposto un pagamento del premio di risultato inferiore a quello dell’anno precedente ( proprio come sta’ avvenendo in Piaggio) della metà ed ha ottenuto la firma di Fim e Uilm.
La Fiom non ha firmato ed ha indetto scioperi in questi giorni.
Bisogna continuare su questa strada, per fermare l’offensiva padronale, difendere il salario e il posto di lavoro, rafforzare i contratti nazionali per ottenere aumenti salariali veri e sicuri per tutti e ricostruire la forza e l’organizzazione dei lavoratori.

Questo e’ il significato della piattaforma che la Fiom sottoporrà al voto di tutti i lavoratori nei prossimi giorni.

Fiom Piaggio

Fonte

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