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(30 Settembre 2010) Enzo Apicella
Terzigno: una nuova discarica nel territorio di produzione del Lacryma Christi

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L’intreccio tra politica e affari nel business dei rifiuti: condannato l’imprenditore pugliese Columella

(2 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

01/10/2010 --- 19:32:49 Carlo Dante Columella, il re dei rifiuti della murgia, è stato condannato dal Tribunale di Bari alla pena di 5 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 20 mila euro assieme alla consorte Irene Petronella e al progettista Alfredo Striccoli.
L’accusa è la realizzazione di ““costruzioni in contrasto con la pianificazione urbanistica e in totale difformità rispetto al permesso di costruire peraltro illegittimo” in contrada San Tommaso sulla statale tra Altamura e Santeramo. Columella, proprietario della Tra.De.Co, azienda che si occupa di rifiuti di Altamura è coinvolto nell’inchiesta sull’intreccio tra politica e affari nella gestione di smaltimento rifiuti. L’imprenditore infatti ha progettato, con la Cogeam del gruppo Marcegaglia, una discarica in contrada Grotelline, proprio nei pressi di una nota area archeologica nell’agro di Spinazzola. Contratto firmato dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola . È il 29 giugno del 2006 quando Alessio Dipalo, giornalista dell’emittente locale Radio Regio, partecipa con altri giornalisti ad una conferenza a Spinazzola che conclude la raccolta firme per una petizione sul «No» alla discarica presso «Grottelline>>. La registrazione di quella conferenza in cui si denunciava anche la strana sparizione di documenti, Dipalo la trasmette nel suo programma radiofonico per alcuni giorni. Il 4 Luglio due persone attendono Alessio Dipalo sotto la sua abitazione, l’intento è quello di dargli una lezione: pugni, calci e qualche costola incrinata. È proprio partendo da questa aggressione che si apre quel filone di indagini che ha visto implicato il mondo della politica e dei rifiuti. Arrivano subito le dimissioni di Tedesco assessore alla sanità della giunta Vendola poi gli arresti che vedono coinvolto lo stesso Columella e il sequestro dell’area “grotti celle”, poi nuovamente dissequestrata. E infine una grande ombra sulla giunta regionale: inspiegabilmente, dalla memoria del computer degli uffici della Regione, spariscono proprio dati di «Grottelline», autorizzazioni e valutazioni di impatto ambientale. Senza forti insinuazioni si intravede una linea che lega Vendola a Columella. 2 giugno 2009: un comizio elettorale di Niki Vendola, si svolge ad Altamura proprio sotto casa del re dei rifiuti, piove e a reggergli l’ombrello c’è tale Raffaele Crivelli, assunto anni prima come contabile nella ditta di Columella per la discarica per rifiuti speciali di Canosa di Puglia e arrestato nel 2006 insieme allo stesso patron Columella con l’accusa “associazione per delinquere finalizzata alla gestione abusiva della discarica di Canosa e al traffico illecito di rifiuti”. Assolto due anni dopo Crivelli è immortalato in periodo di campagna elettorale accanto al Governatore della Puglia, Niki Vendola, lo stesso che mediante il decreto numero 48/cd del 31/01/2007 ha espropriato la terra alla famiglia Russo (contadini) di Carapelle proprio per la realizzazione di un impianto per la produzione di combustibile da rifiuti.

Marina D’Ecclesiis, Radio Città Aperta

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