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(28 Novembre 2003)
E' stato firmato il nuovo contratto Vodafone, che armonizza il passaggio dai metalmeccanici alle telecomunicazioni. Un'ipotesi di accordo che dovrebbe essere sottoposta nei prossimi giorni alle assemblee, e dunque al voto dei lavoratori. L'azienda esce da mesi di scontri, a volte molto aspri, culminati in diversi scioperi. Ma proprio la mobilitazione e la mediazione che ne è scaturita hanno fatto sì che le conquiste precedenti fossero conservate, con alcuni miglioramenti e un buon argine alla flessibilità. Sono stati riconosciuti a tutti i dipendenti i sovraminimi ex Olivetti (l'azienda in passato apparteneva al gruppo di Ivrea); una tutela per le madri lavoratrici (integrazione al 100% della retribuzione fissa e variabile nel periodo obbligatorio e, per i successivi ulteriori 4,5 mesi, di quella facoltativa); l'aspettativa per la cura dei figli per entrambi i genitori: la possibilità di assentarsi fino a un massimo di 6 mesi consecutivi per ciascun figlio; maggiorazioni per lavoro supplementare, straordinario, festivo, notturno, migliorative rispetto a quelle contrattuali.
I lavoratori Vodafone avranno permessi retribuiti per la frequenza dei corsi di studio; un giorno di permesso retribuito aggiuntivo rispetto ai tre del contratto nazionale, per sostenere gli esami universitari; un incremento della contribuzione a carico dell'azienda per il fondo pensionistico complementare; è stato confermato il fondo di solidarietà interno. Inoltre è stata riconosciuta, per i neoassunti fino al 31 dicembre 2003, la differenza di 25 euro tra il contratto metalmeccanici e delle tlc (per quelli successivi sarà vigente la retribuzione base del contratto tlc).
Centro di documentazione e lotta
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