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VIRGIN: Serrata a Milano, futuro incerto per Bologna, Padova e Bergamo

(11 Gennaio 2004)

Ferie strane al Virgin megastore di piazza Duomo a Milano, cominciate all'improvviso e all'insaputa dei dipendenti con una serrata il 24 dicembre. Il megastore milanese, il primo Virgin aperto in Italia nel 1991, con il patron Richard Branson in carne e ossa a fare gli onori di casa, è sull'orlo del fallimento.

Una sorte analoga incombe sugli altri tre negozi della catena a Bologna, Padova e Bergamo. Dal 2002 sui quattro megastore non batte più la bandiera britannica del poliedrico fondatore ma quella più modesta di San Marino dove ha sede la Titan Sound di Lauretta Alessi. Nel giugno del 2002 l'imprenditrice aveva acquisito la Virgin Retail Italy srl con idee di grandezza. La musica è stata tutta diversa e le perdite sono diventate una voragine.

Tra gennaio e marzo dell'anno scorso un terzo dei 45 dipendenti sono stati licenziati (falcidiati i punti vendita di Milano e Bologna).
I 15 ex dipendenti vantano un credito di 150 mila euro per liquidazioni non corrisposte e hanno chiesto il pignoramento dei beni della società.

Autogrill, che subaffitta a Virgin il sotterraneo nel palazzo in piazza Duomo di proprietà del Comune, vanta un anno di affitto arretrato e ha chiesto il fallimento di Virgin Italy.
Da ultimo, qualche settimana fa, Titan Sound è stata dichiarata fallita.
Questo bel quadretto lascia poche speranze ai lavoratori del megastore di piazza Duomo.

Martedì scorso i lavoratori hanno fatto un volantinaggio in piazza Duomo.

(2 gennaio 2004)

Centro di documentazione e lotta

Commenti (2)

"La fine del sogno"

Io parlo a nome di tanti ex dipendenti . Ho lavorato proprio per la Virgin di Milano dalla mitica estate del '99 all'autunno del 2000 e' non ho altre parole che mi fuoriescono dal cuore. E' uno scempio. Io non credo che un ambiente dove regnasse competenza, alta professionalita' del personale , grande varieta' di scelta dei prodotti e una atmosfera da grande megastore fantasioso potesse essere messa a tacere dalle scelte stupide, inopportune e bacate di un'unica mente distorta senza alcuna umilta'. E' finito un sogno grazie alle scelte di un'unica persona sbagliata. E la crisi che gia' dilagava nel mercato musicale certamente non aiutava di molto le cose.
Faccio un appello a tutti gli italiani. Ringraziamo tutti Lauretta Alessi per averci dato un perfetto esempio di "come non si deve gestire una societa'". Grazie Lauretta. Grazie per avere spento il nostro sogno...

(11 Febbraio 2004)

Simone "Virgindreamer" Sollazzo
(Impiegato Virgin '99)

ivens77@yahoo.it

fine di un sogno

Il mio compagno, oggi nel 2005, sta ancora pagando le conseguenze della scelleratezza della Sig.ra Alessi. Persone come lei dovrebbero essere bandite dalla faccia della terra.

(19 Febbraio 2005)

Rosy

muller89@libero.it

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