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NO MUOS

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(10 Agosto 2013) Enzo Apicella
Un centinaio di manifestanti no-Muos è riuscito a sfondare la recinzione e ad entrare nella base militare americana di Niscemi, in Sicilia.

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(Il saccheggio del territorio)

Decima Malafede, una colata di cemento nell'agro romano

(10 Gennaio 2012)

malafede

Enti locali mal coordinati, danni ambientali, speculazione edilizia, lotte collettive, grida alla salvaguardia del tanto agognato “bene comune”. È un’altra di quelle storie che costellano la vita di Roma e del suo territorio verde. Stavolta si chiama Riserva naturale di Decima Malafede, sud-ovest del Grande raccordo anulare, a pochi chilometri dalla Via Pontina: oltre seimila ettari sotto la stretta di una stagione che continua a rivelarsi sempre più infausta. Da mesi proseguono i molteplici attacchi alla salute del territorio, vero e proprio polmone verde dalla fauna estremamente variegata.
IL CAMPUS BIO-MEDICO - Incombono massicci tagli boschivi, carenze delle strutture per la tutela ecologica, ripetuti insediamenti volti all’edificazione e alla trasformazione dell’area. Tra le vicende maggiormente scottanti, emerge quella riguardante l’estensione del Campus Bio-Medico nello spazio adiacente alla Cava della Selcetta, tre anni dopo l’inaugurazione del campus universitario di Trigoria. L’edificio in questione (rinominato “Trapezio” per la particolare forma della struttura) nasce come servizio didattico da parte dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: 4500 metri quadrati che si andranno ad aggiungere ai diecimila del policlinico universitario. “La Selcetta non è un punto qualunque della tenuta – come spiega Giuseppe Panuccio, impegnato nella lotta per il verde romano e nel caso Decima Malafede da molti anni – parliamo di una vera e propria ex-cava naturalizzata con un lago di falda, munito di un’interessante fauna”. Nonostante le note rassicuranti diffuse dall’Ateneo (si è parlato di “impatto ambientale zero”, pannelli fotovoltaici, riserve idriche e moderni sistemi di coibentazione sperimentale), la paura per la stabilità dell’ecosistema continua a motivare la voce delle iniziative impegnate nella tutela del territorio. Ma i problemi non si esauriscono qui.
L'OPUS DEI E LA SELCETTA - L’Opus Dei prosegue nella trasformazione del perimetro della Selcetta in “area a verde pubblico attrezzato, con tanto di ristorante e giochi per bambini”. La concessione, per opera dell’ente regionale Roma Natura, dei nulla osta n° 1941 e n° 3278 sta dando i suoi frutti: recinzioni e pali metallici lungo la cava, abbattimento di tre ettari boschivi come ceduo, adeguamento del fondo della cava con sistemazione idrogeologica dei versanti per la fruizione pubblica, edificazione del parco giochi e del suddetto ristorante. Un “giardinetto”, insomma. Questo è l’attuale stato delle cose, senza dimenticare la vicenda della discarica abusiva emersa lo scorso settembre, ennesima spina nel fianco nella storia di Decima Malafede. “Non dimentichiamoci nemmeno della zona del Risaro – prosegue Panuccio – dove ci sono lavori in corso per un depuratore (poco funzionante) che dovrebbe collegarsi con il fosso che arriva dai castelli per poi confluire nel Tevere. Insomma, un quadro davvero desolante. Pensiamo di organizzare, intorno marzo, un incontro a Decima. Sarà l’occasione per fare una breve relazione sullo stato della Riserva, schede ornitologiche, visita guidata e pranzo sociale”.

09 gennaio 2012

David Ceccarelli - www.paesesera.it

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