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(Chi non occupa preoccupa)

SULLO SGOMBERO DEL TEATRO PINELLI OCCUPATO (Messina)

(16 Febbraio 2013)

Con un’eccezionale dispiegamento di mezzi e uomini dei reparti Celere di Reggio Calabria e Catania e della Digos di Messina è stato sgomberato Il Teatro Pinelli (Teatro in fiera)

Dopo circa due mesi dalla restituzione alla cittadinanza da parte dei giovani precari, studenti, artisti, lavoratori viene interrotta questa esperienza, che aveva scosso dal torpore questa città. Basti pensare alle tantissime iniziative artistiche, culturali e ricreative che hanno caratterizzato la vita del nuovo teatro. Come Partito Comunista dei Lavoratori restiamo ancora una volta sconcertati (ma non sorpresi) per come vengono trattati i beni comuni e i ragazzi che li difendono, che sono etichettati come imbrattatori di edifici e disturbatori dell’ordine e della sicurezza pubblica. Dicevamo non sorpresi: questo sgombero è la riprova di come la “democrazia”..borghese è una truffa.


COMUNICATO STAMPA
Con un’eccezionale dispiegamento di mezzi e uomini dei reparti Celere di Reggio Calabria e Catania e della Digos di Messina è stato sgomberato Il Teatro Pinelli (Teatro in fiera), come è stata ribattezzato, ricordando l’anarchico che “volò” (o fu fatto volare) giù da una finestra della Questura di Milano, dai ragazzi che l’avevano liberato provvisoriamente dall’incuria e dall’eventuale futura speculazione su quell’area. Dopo circa due mesi dalla restituzione alla cittadinanza da parte dei giovani precari, studenti, artisti, lavoratori viene interrotta questa esperienza, che aveva scosso dal torpore questa città. Basti pensare alle tantissime iniziative artistiche, culturali e ricreative che hanno caratterizzato la vita del nuovo teatro. Come Partito Comunista dei Lavoratori restiamo ancora una volta sconcertati (ma non sorpresi) per come vengono trattati i beni comuni e i ragazzi che li difendono, che sono etichettati come imbrattatori di edifici e disturbatori dell’ordine e della sicurezza pubblica. Dicevamo non sorpresi: questo sgombero è la riprova di come la “democrazia”..borghese è una truffa. Nell’economia e nella società del profitto gli interessi di pochi speculatori valgono di più dei diritti e degli interessi della maggioranza dei cittadini e dei lavoratori, che dovrebbero fruire di questi spazi pubblici. Come PCL ci chiediamo: che fine hanno fatto le belle promesse del “nuovo” governatore Crocetta e tutte le belle parole delle Istituzioni sui giovani che avevano risvegliato l’interesse per i beni comuni ? Nella società del profitto è “legale” utilizzare la repressione contro dei giovani, che prospettano una civiltà liberata dalla dittatura del profitto, mentre è “illegale” opporsi alla devastazione e allo scempio di intere aree destinate dai poteri forti alla speculazione. Quindi il Partito Comunista dei Lavoratori esprime la propria solidarietà alla lotta dei giovani del Teatro Pinelli e alle dieci persone colpite dagli avvisi di garanzia, “colpevoli” solo di avere difeso un bene comune. La lotta continua… anche perché il contagio non si arresta!!!!!

Giacomo Di Leo e Vito Giunta, per il coordinamento provinciale del PCL Messina

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