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Terroristi

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(4 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Dopo Pomigliano anche a Mirafiori il ricatto di Marchionne: o lavorare schiavi o non lavorare più

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    rivoluzione comunista 2

    L'insegnamento grandioso dell'aprile - maggio 2004: i 21 giorni di Sciopero alla Fiat Sata di Melfi.

    UN OPUSCOLO DI CLASSE di 20 anni addietro integrale link (FILE PDF) https://www.rivoluzionecomunista.org/images/archivio/opuscoli-libri/193-Melfi.pdf

    Presentazione
    L’opuscolo è dedicato alla rivolta operaia di Melfi. La rivolta, scoppiata il 19 aprile, si è conclusa - dopo 21 giorni di sciopero ad oltranza - il 9 maggio. Questa impetuosa mobilitazione operaia rappresenta, sul piano della combattività, il punto più alto toccato nell’anno in corso dal movimento operaio attivo. E costituisce l’esperienza più recente ed istruttiva sui metodi di lotta l’organizzazione autonoma la prospettiva di classe da perseguire per battere padroni polizia burocrati sindacali e agenti prezzolati vari e per ottenere successo. Essa merita quindi una riflessione attenta da parte di tutte le forze d’avanguardia e attive del proletariato.
    Gli insegnamenti fondamentali, che se ne ricavano da un attento esame, si possono compendiare in queste tre proposizioni: 1ª) per battere il padrone e la sbirraglia del padrone non basta l’unità di movimento dei lavoratori, la compattezza; occorre mettere in atto mezzi di azione energici, lo sciopero ad oltranza; 2ª) I lavoratori, per quanto cerchino di controllare dal basso i comportamenti sindacali, non possono tuttavia impedire di essere traditi, in un momento qualsiasi della lotta, dai sindacalisti senza organizzarsi autonomamente, ossia senza formare propri organismi di lotta e via via un sindacato di classe; 3ª) anche una rivolta imponente perde, una volta cessata la fase calda, la propria carica e i propri effetti sociali se non si ricollega a una prospettiva di potere. I lavoratori, per liberarsi dallo schiavismo tecnologico, non possono fare a meno di attaccare lo Stato e di battersi per il potere proletario.
    L’opuscolo è suddiviso in tre sezioni. Nella prima vengono riportati la cronaca l’analisi e gli apprezzamenti della lotta così come noi li abbiamo fatti a caldo, nell’incalzare degli avvenimenti, sul Murale e Supplemento. Nella seconda è riportata la risoluzione politica presa dal nostro Comitato Centrale il 18 maggio 2004, che esamina e valuta la rivolta di Melfi nel quadro più vasto della dinamica proletaria. Nella terza c’è una breve commemorazione del comp. Sergio a un anno dalla sua tragica morte.
    Questa commemorazione merita di stare in questo opuscolo per due ragioni. Prima perché Sergio ha dedicato la sua battaglia operaia alla formazione e sviluppo dell’organizzazione classista dei lavoratori e al collegamento di questa organizzazione e della lotta operaia a quella generale per il potere proletario. Seconda perché nella rivolta di Melfi c’è un seme della sua battaglia, avendo egli appoggiato e orientato, col suo intervento diretto a Melfi da Milano, i lavoratori della SATA negli anni più duri dello strapotere Fiat. Merita anche qui un ricordo il comp. Luciano Schielmann, travolto da una vettura un anno prima del comp. Sergio, per avere dedicato gli ultimi anni della vita sullo stesso fronte di azione e di prospettiva di quest’ultimo.
    I lavoratori e i compagni che intendono collegarsi con la nostra organizzazione possono prendere direttamente contatto con le nostre sedi oppure scrivendo alla sede
    centro di Milano P.za Morselli 3.
    Milano, 25 ottobre 2004

    L’Esecutivo di R.C.

    RIVOLUZIONE COMUNISTA

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