Capitale e lavoro :: Chi non occupa preoccupa

Sgomberata la Casa del Popolo del quartiere S.Giuseppe a Napoli

Nessuno sgombero! Nessuna repressione! Per l’autorganizzazione popolare! Occupazione!

(23 Maggio 2006)

Lo scorso 17 maggio, si è stretta l’azione repressiva della Provincia di Napoli a danno del Comitato popolare quart. S.Giuseppe-Porto: 80 poliziotti, agenti della Digos, una squadra di muratori al soldo della Giunta provinciale hanno sgomberato e murato lo stabile in via Gradini della Piazzetta n°2, occupato dal Comitato per farne una Casa del Popolo e restituire al quartiere ed alla città tutta un luogo di autorganizzazione sociale e popolare.
Dopo mesi di ristrutturazione, lo stabile occupato si presentava di fatto come punto di riaggregazione politica dei soggetti sociali di quel territorio. Ma, a fronte del recupero di liberi spazi sociali autogestiti, la Provincia ha risposto con l’ennesimo atto di privilegio di interessi speculativi estranei alle esigenze popolari, mostrandosi così sorda alle rivendicazioni di un quartiere autorganizzato nella lotta contro lo sfacelo generalizzato prodotto sul territorio da anni di politiche antioperaie ed antipopolari declinate in termini di disoccupazione cronica, precarietà di vita e di lavoro, emarginazione sociale.

A nulla è valso il presidio pubblico convocato lo stesso 17 maggio sotto i balconi della Provincia. A nulla nemmeno la mobilitazione spontanea di lavoratori, studenti, abitanti del quartiere che ieri mattina hanno nuovamente occupato lo stabile, restituendolo al quartiere per alcune ore in risposta al degrado e alla miseria indotta sui nostri quartieri dal malgoverno proprio ad amministrazioni autoreferenziali e clientelari, sempre più lontane dalle istanze popolari.
A fronte della richiesta del Comitato di revisionare la destinazione d’uso dello stabile – impraticabile, per condizioni strutturali e umidità, alla realizzazione del progetto in via di approvazione che vorrebbe proprio in quello stabile un “Museo dei Pupi” – la risposta della Provincia è stata il silenzio della vergogna. La prassi dell’arroganza. Ed il muro di mattoni a sbarramento dell’ingresso dello stabile è stato rialzato nell’arco delle ore successive alla mobilitazione. Tanta solerzia si spiega solo nella determinazione di un giro affari sotteso alla destinazione d’uso dello stabile, sgomberato con tanta urgenza in qualità di esempio primo di una strategia più complessiva di trasformazione a fini commerciali di quello spaccato di quartiere, per esigenze di mercato, gruppi di potere e di pressione.

In un quartiere dove mancano le più elementari misure di tutela sociale pubblica (scuole, asili nido, consultori famigliari...) la Giunta provinciale, la cui guida politica declama nei suoi programmi e promesse elettorali la riqualificazione ed il recupero del centro storico, ignora il progetto di riscatto sociale reale avviato dal Comitato proprio a partire dal centro cittadino. Come possono queste forze politiche che quotidianamente tradiscono gli interessi del Popolo chiedere ora, in campagna elettorale, il voto ed il sostegno del Popolo? Come possono partiti che si richiamano esplicitamente al Comunismo appoggiare tali Giunte e tali scelte, tradendo così le ragioni per cui hanno avuto mandato elettorale e chiederne il rinnovo?

Per tutto questo, per una dimostrazione di giustizia sociale necessaria, per riaffermare i diritti delle famiglie di un quartiere e di tutti i proletari, il Comitato Popolare quart. S. Giuseppe-Porto invita tutti gli abitanti del territorio, tutti i movimenti di lotta, la cittadinanza tutta a mobilitarsi per riacquisire quanto prima lo stabile di via Gradini della Piazzetta n°2 quale autonomo istituto d’iniziativa popolare.

ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA
MERCOLEDI 24 MAGGIO 2006
ore 19.00 presso T.N.T. OCCUPATO
(via Sedile di Porto)
Napoli lì 22/05/2006

COMITATO POPOLARE quart. S. GIUSEPPE-PORTO