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Pecunia olet: occupate le sedi del Consorzio Nazionale dei Servizi (Lega Coop)

(1 Giugno 2007)

Questa mattina noi, attivisti dei Centri Sociali di Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Parma, Roma e Venezia, abbiamo invaso e picchettato le sedi del Consorzio Nazionale dei Servizi, struttura federata alla Lega Coop fino ad ottenere che la Direzione si impegnasse, pubblicamente e per iscritto, a non partecipare ad altri bandi per la gestione operativa di queste carceri etniche chiamati CPT. In buona sostanza abbiamo vinto una piccola ma importante battaglia. Non è poco e questa vittoria dimostra che ci sono ampi spazi politici per un agire autonomo e radicale, senza cadere nelle scorciatoie della rappresentanza, per poter incidere nel territorio, per trasformare concretamente i luoghi che abitiamo in posti meno razzisti, più sociali e più solidali.

Spesso “pecunia olet”, questo è il punto. Il denaro generato dal business della deportazione è denaro maledetto, ricavato dalla sofferenza di chi è nemico ed ostaggio solo perché non ha documenti. “Pecunia olet” anche nell'era in cui non c'è più l'ologramma Berlusconi, ma c'è un governo (locale e nazionale) che ha promesso cambiamenti e che non ha saputo e voluto introdurre elementi di discontinuità. ”Pecunia olet”, anche se a guadagnare sono dirigenti del centro sinistra in un territorio di centro sinistra.

Cambiare il mondo per noi è fermare la guerra, non finanziarla, abolire dal basso i CPT, appropriarsi socialmente di quella parte di ricchezza che ci spetta e che noi reclamiamo come reddito di cittadinanza. Sono elementi di un programma semplice, ma ambizioso, che sfida noi tutti, cittadini europei che ci troveremo a Rostock contro il G8, a Roma contro Bush, a Bologna il due giugno, a stringere un patto comune per la loro conquista.

Cs TPO Bologna, Lab AQ16 Reggio Emilia, Lab. Paz Rimini, Coll. Spam Parma, Esc atelier occupato Roma, Rete per l'Autoformazione Roma, cs Astra19 Roma,Centri Sociali del Nord Est.